N.A.I.P. / NESSUN ARTISTA IN PARTICOLARE
Si chiama Michelangelo Mercuri, ha 29 anni, vive a Bologna ed è arrivato quarto nell'edizione 2020 di XFactor. L'acronimo del suo nome d'arte significa Nessun Artista In Particolare ma lui di particolarità ne ha molte, come ha dimostrato nel programma di Sky e come ben sa chi lo ha visto esibirsi dal vivo. Suona la chitarra, la batteria, il synth, il pianoforte e la loop station. Ha cominciato a fare musica a 16 anni, dopo aver organizzato una colletta in classe, a Lamezia Terme, per farsi regalare la prima chitarra elettrica. Il suo inedito è stato 'Attenti al loop'. Dice di lui: “Sono uno scrittore, un musicista, che si diverte a mettere insieme le cose e le riproduce in mezzo alle persone”. La domanda è: che cosa è cambiato dopo la lunga e fortunata esposizione televisiva per questo 'cantautore trasversale'? Cosa gli riserva il futuro? Ce lo racconta sul palco dandoci anche un saggio della sua poliedricità
STEFANO PESCE / EDGARDO MORTARA - UNA CRONACA CITTADINA
Nel 1858, ultimo anno di regno pontificio a Bologna, un ragazzino ebreo viene portato via dalla sua famiglia, perché gira voce che sia stato battezzato qualche anno prima dalla domestica di casa mentre era gravemente malato. La sola notizia del battesimo basta ad innescare un meccanismo militare, sorretto dalla legge pontificia, che si infila in casa Mortara ed impone al giovane Edgardo un percorso che lo porterà alla conversione cattolica. La lettura degli atti del processo a Padre Feletti, autore morale del rapimento, ci porterà attraverso i luoghi cittadini ed i personaggi della vicenda.
Raccontare la storia poco conosciuta di Edgardo Mortara nasce dall'esigenza di fare capire come la cultura religiosa dominante influisca sulle scelte di vita e sull'identità di un individuo.
ANGELA DEMATTE' / IL COMPROMESSO
Ultima serata del progetto, ideato dall'associazione ‘Situazione drammatica’e incentrato su letture sceniche dedicate ad altrettanti testi di drammaturgia contemporanea. Sotto la guida di Tindaro Granata e alla presenza dell’autrice, i giovani allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna sono impegnati nella lettura interpretativa di un testo mentre il pubblico, armato di copione, può seguire lo svolgersi della vicenda. Che nella storia d’Italia viaggi il termine ‘compromesso’ di cui narra Angela Dematté è un dato di fatto a cui noi italiani siamo rassegnati. Se non altro, ce n’è stato uno recentemente chiamato ‘storico’, di cui tutti siamo a conoscenza. Il testo è innanzitutto un’indagine sul compromesso che parte dalla prima Guerra Mondiale. Un copione che è anche una riflessione sull'eredità e sull'identità. In cosa credevano i nostri padri? Cosa ci hanno trasmesso? A chi apparteniamo?
SERENA SINIGAGLIA / LA PESTE DI CAMUS
È un romanzo quello di Albert Camus che scandaglia a fondo l’animo umano e lo fa scegliendo un momento estremo, di assoluta emergenza, di sconvolgimento dell’ordinario. L’umanità di Camus è divertente, sorprendente, commovente e appassionante: l’autore francese ci guarda senza giudicarci mai, con occhi sempre nuovi. È da queste considerazioni che la regista Serena Sinigaglia si muove per realizzare una versione scenica del testo. L’amore laico e terreno è l’inaspettato protagonista di questa storia, il filo che unisce le vicende intercorse ad Orano negli anni ‘40. Appena pubblicata, l’opera, che rientra nel cosiddetto ‘Ciclo della rivolta’, riscosse un grande successo. Nel ‘Prima della prima’ lo si propone in forma di lettura, prima, appunto, che venga strutturato per la messinscena.
NICCOLO' MATCOVICH / TRITTICO DELLE BESTIE
Il progetto, ideato dall'associazione ‘Situazione drammatica’ incentrato su letture sceniche dedicate ad altrettanti testi di drammaturgia contemporanea. Sotto la guida di Tindaro Granata e alla presenza dell’autore, i giovani allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna sono impegnati nella lettura interpretativa di un testo mentre il pubblico, armato di copione, può seguire lo svolgersi della vicenda. In ‘Trittico delle bestie’ di Niccolò Matcovich ci soni tre ritorni: ritrovare la madre, incontrare il fratello, salutare il padre. Le origini, un abbraccio, un addio. Nella cornice pittorica di bestie antropomorfe, o uomini bestiali, le atmosfere si sospendono lungo una linea di simboli in cui le bestie (la capra, l cane, l’orso) trasfigurano i legami familiari e guidano l’azione.
CAROLINE BAGLIONI / PLAY
Il progetto, ideato dall’associazione ‘Situazione drammatica’ si sviluppa in tre serate di lettura scenica dedicate ad altrettanti testi di drammaturgia contemporanea. Sotto la guida di Tindaro Granata e alla presenza dell’autrice, i giovani allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna sono impegnati nella lettura interpretativa di un testo mentre il pubblico, armato di copione, può seguire lo svolgersi della vicenda. In ‘Play’ di Caroline Baglioni, un’attrice si reca a casa di un regista per fare un provino di cinema ma, durante il colloquio, le richieste del regista diventano sempre più ambigue. Lui entra nella vita privata di lei e sconvolge le regole del loro incontro professionale. A quel punto è la donna, inizialmente in difficoltà, a ribaltare la situazione proponendo un’improvvisazione. I due cominceranno a parlare, fra fantasia e realtà, confondendo i piani e parlandosi in modo specifico.
ELEONORA DANCO / INTRATTENIMENTO VIOLENTO
Un format teatrale che contiene testi, poesie, dialoghi e monologhi di un’attrice attenta al contemporaneo e alle nuove forme di ricerca come Eleonora Danco. Un mix dei cavalli di battaglia accompagnati da alcuni testi inediti che riportano alla luce personaggi incastrati nell’infanzia, stralci di strada, stati d’animo dal linguaggio spiazzante e diretto. In questo recital la donna non è un elemento tranquillizzante ma tocca tutti i punti della condizione umana, creando un’energia provocatoria e fisica. I personaggi raccontati, in slang romano, sono tutti invischiati in conflitti adolescenziali animati da un impulso, anche inconscio, di esprimersi senza memoria. Sono intrisi di vitalità, spinti dalla necessità di affermarsi ma incapaci di prendere una qualunque direzione.
FABIO TROIANO / IL DIO BAMBINO
Questo monologo, scritto nel 1993 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, racconta una normalissima storia d’amore che si sviluppa nell’arco di alcuni anni e che offre l’occasione agli autori di indagare sul lato più infantile del maschio. La domanda è: l’Uomo ce l’ha fatta a compiere il proprio percorso di crescita e a diventare adulto oppure è rimasto irrimediabilmente bambino? La regia di Giorgio Gallione, prezioso promotore di una nuova vita scenica dei copioni di Gaber (recente è ‘Il Grigio’ con Elio), valorizza un testo che ci parla ancora oggi con empatia e efficacia. Troiano, attore di teatro, cinema e tv, ci offre un’interpretazione funambolica, in un’appassionante lettura scenica che anticipa il debutto previsto a novembre. Dice Gallione: “Un resoconto teatrale di tragicomica e potente contemporaneità”.
Lorenzo Scuda degli Oblivion contrappunta il monologo con frammenti di canzoni di Gaber che sottolineano, evocano e guidano lo spettatore nell’interpretazione del racconto teatrale.
STORIE DI ARTISTE FUORI DAL COMUNE / JANE AUSTEN, SIBILLA ALERAMO E NICO
Liliana Rampello, critica letteraria e saggista, affronta una figura di spicco della narrativa inglese: la grande Jane Austen, accompagnata dalle letture della performer e attrice Chiara Bersani. Mentre Maria Serena Sapegno dedica il proprio ritratto all’italiana Sibilla Aleramo, con le letture dell’attrice e regista Fiorenza Menni. Nel corso della serata le cantautrici Angela Baraldi e Diana Tejera renderanno omaggio all’eccentrica voce di Nico dei Velvet Underground.
STORIE DI ARTISTE FUORI DAL COMUNE / VIRGINIA WOOLF, MARÍA ZAMBRANO E SOF’JA KOVALEVSKAJA
Eccentriche sono le donne, le artiste, le scrittrici che hanno attraversato la storia in maniera divergente con il coraggio di scelte impopolari.
Il festival, con la direzione artistica di Sara De Simone, dedica due serate alle storie di queste donne del passato raccontate da donne del presente: note critiche letterarie, scrittrici e artiste italiane offrono di ogni eccentrica un ritratto inedito e originale. Nadia Fusini, accademica, critica letteraria, scrittrice e traduttrice, focalizza la propria attenzione su un’intellettuale iconica come Virginia Woolf, accompagnata dalle letture dell’attrice Laura Pizzirani.
Mentre Elisa Casseri, scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga (ha vinto il premio Riccione nel 2015), racconta Sof’ja Kovalevskaja, prima matematica russa nonché la prima donna del suo paese ad ottenere una cattedra universitaria, accompagnata dalle letture dell’attrice e performer Eva Geatti. Nel corso della serata la danzatrice e performer Simona Bertozzi renderà omaggio alla grande filosofa andalusa María Zambrano.