AURÉLIEN LEHMANN (TIP TAP) E FRANÇOIS MOSCHETTA (PIANOFORTE) | TAP VIRTUOSO

Tap virtuoso segna l’incontro senza precedenti tra la musica classica e ‘la tap dance americana’. Il ballerino francese Aurélien Lehmann ridefinisce la danza del tip tap portando nuova vitalità ai capolavori del pianoforte classico, con alcuni dei brani più noti del repertorio, da Scarlatti a Gershwin, accompagnato al pianoforte dal pianista virtuoso François Moschetta.

Uno spettacolo di livello mondiale, poetico e potente, creato nel 2022 al Teatro del Châtelet di Parigi davanti a 2000 spettatori.

L’evento è prodotto dall’associazione parigina Musique et Toile, che quest’anno festeggia il suo 20° anniversario, con oltre 4.500 esibizioni al suo attivo.

Tap Virtuoso: la danza del tip tap come non l’avete mai vista né sentita prima!

Un estratto dello spettacolo: https://www.youtube.com/watch?v=sOGMpk4XjvY


PER FUTILI MOTIVI E FRATERNAL COMPAGNIA APS | UN CONCERTO PER DONNE INVISIBILI (O QUASI)

Christine de Pizan, Elizabeth Siddal, Carol Kaye.
Tre epoche diverse, tre storie di donne che nel mondo artistico hanno lasciato un segno, ma ce ne siamo accorti?
Fraternal Compagnia sceglie il coro “Per Futili Motivi” per un nuovo viaggio nell’universo femminile.
Dopo l’ultima rassegna intitolata ‘I Martedì dAlle (grandi) Donne’, l’incontro con il coro polifonico femminile aggiunge una nuova tappa al percorso dedicato alle pari opportunità già intrapreso da Fraternal
Compagnia da svariati anni.
Accomuna le due associazioni un’attenzione particolare al carattere popolare di quanto viene portato
in scena.
Brani suonati e soprattutto cantati accompagneranno letture dedicate alle nostre tre nuove protagoniste, per riscoprirne il prezioso contributo.

 


CRISTINA CHINAGLIA | DOTTORESSA, MIO FIGLIO SI MUOVE, È NORMALE?

Se pensate che il mestiere di genitore sia stressante, forse non avete mai provato quello di pediatra.
Non siete convinti?
Lo racconta un medico, Paola Di Turi, che negli anni ha raccolto i dialoghi più surreali, incredibili e significativi che le sono capitati nel suo ambulatorio pediatrico. Trasformandoli nel monologo Dottoressa, mio figlio si muove: è normale? curato dal giornalista Emilio Marrese e affidato alla verve satirica dell’attrice Cristina Chinaglia.
Siamo di fronte a quesiti imbarazzanti.
Come quello della mamma di Miriam, che chiede alla dottoressa, dal momento che alla sua piccola viene la tosse quando beve l’acqua con la bottiglia, mentre col bicchiere no, se può scegliere la seconda opzione.
Dia loghi stranianti, dubbi bizzarri.
Eppure… Eppure chiunque ci sia passato, chi abbia accompagnato il proprio pargolo dal pediatra, si sente chiamato in causa.
Perché è capitato a tutti il bisogno di rassicurazioni, umanissimo, ma talvolta portato al parossismo.


FABRIZIO BENTIVOGLIO E FERRUCCIO SPINETTI | LETTURA CLANDESTINA: LA SOLITUDINE DEL SATIRO DI ENNIO FLAIANO

Molto citato, ma quanto realmente conosciuto?
Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta.
I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social network, hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.
‘Lettura clandestina’ restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti, per raccontare la figura di un uomo che ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.

 


RADIOIMMAGINARIA | ROVESCIA!

Famiglia, amici, scuola, bullismo, disturbi alimentari, relazioni, amori, social, lavoro, futuro...
Sono tanti i temi affrontati da Rovescia! realizzato da Radioimmaginaria.
È un viaggio tra le dinamiche spesso incomprensibili degli adolescenti. O forse, un confronto utile a
sviscerare i tanti interrogativi presenti da sempre tra generazioni in evoluzione al fine di aprire, tra adulti e ragazzi, nuove vie di comprensione, agevolando un rapporto fra questa età e il resto del mondo.
Non è una lezione e nemmeno una conferenza scientifica quanto un’occasione inedita per orientarsi e spalancare una comunicazione fino ad ora difficile.
Radioimmaginaria, grazie alla propria community, incontra da sempre genitori, insegnanti e formatori che considerano strategico il contatto con questa fascia d’età, investendo sulle intelligenze.


MARINA PITTA E CARLA LAMA | MAMMA SONO TANTO FELICE...

A tre anni dalla scomparsa dell’autore, va in scena un testo giovanile di Gianfranco Rimondi, drammaturgo, docente e critico teatrale, a cui già l’anno passato l’Oratorio San Filippo Neri aveva rivolto un omaggio.
Il testo, Mamma sono tanto felice... è interpretato e diretto da Marina Pitta e Carla Lama. Scritto nel 1963, il copione coglie la squallida quotidianità di una madre e di una figlia chiuse nell’impossibilità di convivere. In un Dopoguerra quanto mai incerto, la madre si rifugia in fantasie letterarie, cercando di rimuovere un passato torbido. La figlia, invece, sogna fughe e evasioni dalla realtà soffocante. Non c’è amore ma un asfissiante bisogno di amore che riesce ad esprimersi solo attraverso un dialogo duro e maniacale. Le due donne non potranno che rotolare, tra le macerie che le circondano, verso un inevitabile e tragico epilogo.
Rimondi, a cui il Comunedestinò una ‘Turrita d’argento’, è stato il fondatore di Teatro Evento.


ANGELA MALFITANO | IL PITTORE BURATTINAIO

Un omaggio a Concetto Pozzati riproposto in forma rinnovata in occasione della mostra a lui dedicata a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni, con la curatela della figlia Maura.
Lo spettacolo, diretto e interpretato da Angela Malfitano con la partecipazione di Giuseppe Attanasio e Bianca Rapparini, è nato all’interno del progetto Inventario Pozzati realizzato fra il 2019 e il 2021 in vari luoghi della città.
La lingua di Pozzati arriva potente dai suoi scritti d’artista in una forma teatrale così come la sua voce di oratore e le sue opere in proiezione che si sovrappongono al corpo dei performer. Un testamento visionario che ci parla di futuro e del ruolo dell’arte.


CESAR BRIE | RACCONTAMI DI DOMANI

Attraverso il percorso della vita di due amiche, lo stimato regista internazionale Cesar Brie
racconta una poesia scenica sull’essere donna e sul trascorrere del tempo. É come se il pubblico spiasse le due protagoniste dalla serratura del bagno: conversano, si sistemano, si preparano. Scoprono i cambi della loro figura, si confessano, lavano il corpo e l’anima. In questo bagno gli oggetti più umili ci interpellano e diventano compagni di scena.
I volti ci guardano attraverso lo specchio affinché il reale si riveli come quelle verità che
si possono raccontare solo in segreto.
In scena le attrici Vera Dalla Pasqua e Rossella Guidotti.


CAPPELLA ARTEMISIA | MUSICA PROIBITA

Questo progetto racconta la storia di Eleonora d’Este, giovane badessa che seppe dare al convento di Santa Chiara a Carpi lo sfarzo di una corte rinascimentale.
Lo spettacolo racconterà l’emblematico caso di possessione diabolica nel convento carpigiano, le ambizioni della principessa, l’ansia di libertà delle monache e i giochi di potere che serpeggiavano dentro le mura del monastero.
Il concerto ricostruisce la vita musicale delle monache con brani sacri e profani da autori come Bottegari, Gesualdo, Trabaci, Guaitoli ed altri, nonché le compositrici Sulpitia Cesis e Raffaella Aleotti.


A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE

La seconda giornata si concentra sull’Opera dei Pupi siciliani, con uno spettacolo realizzato in collaborazione con il Museo delle Marionette ‘Antonio Pasqualino’ di Palermo.
Originariamente proclamato, nel 2001, tra i “Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”, il teatro dei burattini siciliani, noto come Opera dei Pupi, è iscritto nel 2008 nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.
Questo genere di spettacolo si è sviluppato agli inizi dell’Ottocento e ha vissuto un grande successo tra le classi lavoratrici dell’isola. I pupari hanno raccontato storie basate sulla letteratura cavalleresca medievale e su altre fonti, come le poesie italiane del Rinascimento, la vita dei santi e le storie di noti banditi.
I dialoghi in queste rappresentazioni furono in gran parte improvvisati dagli stessi pupari.