UMBERTO FIORELLI E DONATELLA ALLEGRO | GRAZIE MARCONI!
Nell’ambito della rassegna Classici antichi e nuovi - I saperi dell’Alma Mater, quattro Dipartimenti di area medica e ingegneristica dell’Università di Bologna propongono un omaggio a Guglielmo Marconi in occasione del 150° della sua nascita. Nasce così Grazie Marconi!, uno spettacolo il cui sottotitolo Dalle telecomunicazioni alla telemedicina spiega perfettamente l’attualità e la complessità del pensiero dell’inventore bolognese. Nel corso di una intervista impossibile, il format portato al successo in radio negli anni ‘70 da Alberto Arbasino, Marconi si racconta. In un immaginario studio televisivo una giornalista intervista lo scienziato, toccando i temi cardine delle sue ricerche, ma anche condividendo con lui alcune delle tecnologie che senza di esse oggi non esisterebbero.
Protagonisti gli attori Umberto Fiorelli e Donatella Allegro, la regia è di Sandra Bertuzzi su testo di Claudio Cumani. Video a cura di Visual Lab. Produzione Mismaonda.
Per maggiori informazioni: https://eventi.unibo.it/classici-antichi-nuovi
MAURIZIO CARDILLO | LA SOLITUDINE IN PANTOFOLE
Il reading scenico di Maurizio Cardillo si basa sul libro di Michele Mellara Sociopatici in cerca d’affetto (Ed. Bollati Boringhieri). In scena troviamo un buffo interprete della solitudine umana. I suoi monologhi interiori esprimono le contorsioni mentali di chi è solo e rinuncia per timidezza, per apatia o semplicemente per paura a ciò che chiamiamo “socialità”. La testa di questo ometto è “una stanzetta a pigione in una pensione, che peraltro non ha neppure il bagno in stanza”. Da questo spazio angusto i suoi pensieri si avvitano intorno a semplici accadimenti della vita quotidiana: fare o non fare una doccia, alzarsi o no dalla poltrona, uscire o no per andare a fare la spesa, senza tralasciare i grandi temi della vita: l’esistenza di Dio, l’amore, la morte. Alcune canzoni sul tema dell’essere soli si alternano alla prosa, componendo un quadro sospeso tra il ridicolo e il dramma.
FRANCESCA SARTEANESI | NIKITA - DIALOGHI SULLA VITA, ALL'OMBRA DI UNA RUOTA PANORAMICA
Per i compleanni, matrimoni e altre occasioni Nikita arriva con un regalo impacchettato perfettamente dentro una carta a fiori blu. L’aspettativa di chi riceve il regalo è alta poiché il pacchetto è veramente confezionato bene. Eppure, in breve, l’eccitazione lascia campo libero alla delusione. Nikita assiste sempre allo spacchettamento. Il regalo è più o meno ogni volta lo stesso: un centrotavola di porcellana spaccato in più parti. “Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace”. La frase è confezionata meglio del regalo. La immaginiamo a incartare un porta caramelle di ceramica, fare un bel fiocco al centro e poi colpire il regalo in parti strategiche con il batticarne, che tra l’altro ha comprato apposta. Nella sua 17° edizione perAspera presenta in prima regionale il nuovo spettacolo di Francesca Sarteanesi, autrice e attrice finalista ai Premi UBU 2021.
TEATRO AKROPOLIS | LA PARTE MALEDETTA VIAGGIO AI CONFINI DEL TEATRO PAOLA BIANCHI
La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro, è un ciclo di film-documentari restituiti al pubblico in forma di conferenza spettacolo e dedicati a protagonisti dell’arte e della cultura che nel loro lavoro hanno messo in crisi il sistema delle distinzioni specialistiche delle varie discipline.
Ripercorrendo alcuni lavori per la scena e le numerose collaborazioni della coreografa e danzatrice Paola Bianchi con musicisti, registi, teatri e festival, il film si addentra nel cuore della creazione coreografica. Paola Bianchi ci guida nel racconto di un’interiorità animale capace di sovvertire l’ordine e mettere in crisi le regole del teatro, approdando alle sperimentazioni più estreme della performatività.
Durata: 46’
INSTABILI VAGANTI | CONFINI
La performance è il frutto di un’indagine artistica sul tema del ‘confine’ sviluppata da Instabili Vaganti con il coinvolgimento di giovani danzatori del progetto internazionale Beyond Borders e la partecipazione di performer e coreografi internazionali.
Distanza, lontananza, assenza, impotenza dinanzi ad un limite invalicabile, sono le sensazioni che muovono i corpi dei performer nello spazio innescando una danza in costante equilibrio su quelle linee sottili e invisibili che ci separano e che abbiamo chiamato: Confini.
Una performance capace di coinvolgere il pubblico in una danza liberatoria finale, come in un rituale che trova il suo naturale compimento nella ritrovata unione dei corpi.
MARCO SGROSSO | A COLPI D’ASCIA
Di questo testo, tratto dal romanzo di Thomas Bernhard, Marco Sgrosso ha curato la riduzione
e la regia, oltre ad esserne straordinario interprete, con l’accompagnamento musicale del polistrumentista Cristiano Arcelli.
Scrive Sgrosso: “Incantato dallo stile fulmineo e ridondante di Berhard, dall’intreccio di reiterazioni, assonanze e dissonanze che rendono i suoi testi simili a partiture musicali, sono rimasto affascinato
dalla figura del narratore: uomo tormentato, aggressivo ma vulnerabile, simile ad un animale
braccato.
Mi ha profondamente coinvolto l’analisi della figura dell’artista in conflitto, con se stesso prima ancora che con gli altri, e tanto più incatenato al suo universo quanto più fortemente vorrebbe fuggirlo”.
Con la sua ironia caustica e spietata, Bernhard scandaglia miserie, perfidie e ipocrisie dell’ambiente artistico della sua amata e odiata Vienna, ma il livido quadro finale che emerge da questo vorticoso pamphlet non ha confini geografici.
ALESSIO BONI E MARCELLO PRAYER | CANTO DEGLI ESCLUSI
“Io non fui originata ma balzai prepotente dalle trame del buio per allacciarmi ad ogni confusione”.
Sono versi di Alda Merini, la ‘poetessa dei Navigli’ scomparsa nel 2009 a 78 anni. A lei e al suo patrimonio letterario Alessio Boni e Marcello Prayer dedicano un reading (o meglio un concertato a due) intitolato Canto degli esclusi.
Dopo Pavese e Pasolini, i due attori hanno deciso di continuare “il gioco” della poesia nella nudità scenica con Alda Merini: le loro voci si alternano e si intrecciano come sempre per diventare una nell’intento di cadenzare la ritmicità del verso di Alda.
Un verso di forte intensità emotiva nel grumo di contraddizioni che l’hanno abitata. Scrivono Boni e Prayer: “Abbiamo immaginato la sua voce dettarci, come gli antichi rapsodi, il Libro di Poesia da mettere in voce: così è nata la necessità di questo altro viaggio”.
TEATRO DEI BORGIA | GIACOMO
Al termine dello spettacolo si terrà l’incontro I parlamenti di Matteotti, un dibattito sul processo compositivo dello spettacolo tra Gerardo Guccini, docente di Storia del teatro e dello spettacolo al DAMS di Bologna, nonché attento studioso e profondo conoscitore della teatro di narrazione e fondatore della rivista letteraria “Prove di drammaturgia” e Gianpiero Borgia, co-fondatore di Teatro dei Borgia e regista dello spettacolo.
“Un intervento d’arte drammatica in ambito politico”. Così Elena Cotugno (interprete) e Gianpiero Alighiero Borgia (regista) del Teatro dei Borgia raccontano il loro spettacolo Giacomo, tratto dai testi che Giacomo Matteotti lesse in Parlamento il 31 gennaio 1921 e il 30 maggio 1924.
Nel primo il politico denunciava le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, nel secondo contestava i risultati delle elezioni di aprile di quell’anno.
Come si sa, Matteotti sarebbe poi stato ucciso il 10 giugno e quest’anno ricorre il centenario.
In scena vengono riproposti i discorsi di un martire nella loro nuda e terrificante verità: un invito a riflettere sul senso della militanza politica, sui diritti di cittadinanza, sulla possibilità di opporsi alla violenza fascista. “È un richiamo – dice la compagnia - ai valori di libertà e democrazia ma anche al ruolo che il teatro ha nella società”.
AURÉLIEN LEHMANN (TIP TAP) E FRANÇOIS MOSCHETTA (PIANOFORTE) | TAP VIRTUOSO
Tap virtuoso segna l’incontro senza precedenti tra la musica classica e ‘la tap dance americana’. Il ballerino francese Aurélien Lehmann ridefinisce la danza del tip tap portando nuova vitalità ai capolavori del pianoforte classico, con alcuni dei brani più noti del repertorio, da Scarlatti a Gershwin, accompagnato al pianoforte dal pianista virtuoso François Moschetta.
Uno spettacolo di livello mondiale, poetico e potente, creato nel 2022 al Teatro del Châtelet di Parigi davanti a 2000 spettatori.
L’evento è prodotto dall’associazione parigina Musique et Toile, che quest’anno festeggia il suo 20° anniversario, con oltre 4.500 esibizioni al suo attivo.
Tap Virtuoso: la danza del tip tap come non l’avete mai vista né sentita prima!
Un estratto dello spettacolo: https://www.youtube.com/watch?v=sOGMpk4XjvY
PER FUTILI MOTIVI E FRATERNAL COMPAGNIA APS | UN CONCERTO PER DONNE INVISIBILI (O QUASI)
Christine de Pizan, Elizabeth Siddal, Carol Kaye.
Tre epoche diverse, tre storie di donne che nel mondo artistico hanno lasciato un segno, ma ce ne siamo accorti?
Fraternal Compagnia sceglie il coro “Per Futili Motivi” per un nuovo viaggio nell’universo femminile.
Dopo l’ultima rassegna intitolata ‘I Martedì dAlle (grandi) Donne’, l’incontro con il coro polifonico femminile aggiunge una nuova tappa al percorso dedicato alle pari opportunità già intrapreso da Fraternal
Compagnia da svariati anni.
Accomuna le due associazioni un’attenzione particolare al carattere popolare di quanto viene portato
in scena.
Brani suonati e soprattutto cantati accompagneranno letture dedicate alle nostre tre nuove protagoniste, per riscoprirne il prezioso contributo.