SECONDA PUNTATA: ACCADIMENTI E RIVELAZIONI
Raccontandosi madre di un figlio lontano, Semiramide incontra Anna Guidarini (1770-1827), madre di Rossini. La Guidarini, cantante non famosissima ma dotata, indirizzò il figlio allo studio della musica e si esibì con lui ancora bambino. All’arresto del marito Giuseppe, anch’egli suonatore di professione, reo di aver simpatizzato con i giacobini, Anna sostenne la famiglia con risolutezza. Tramite un imponente carteggio seguì sempre, da lontano, il figlio per il quale nutriva, ricambiata, un profondo affetto.
L’UTOPIA 50 ANNI DOPO / SOTTO I SAMPIETRINI C’È LA SPIAGGIA
Cos’è oggi un’utopia? Ce n’è ancora una? Se alcuni tra i nostri padri hanno vissuto e contemplato la possibilità di un cambiamento radicale e repentino della realtà, questo lusso noi non l’abbiamo vissuto mai. Kepler-452 camminerà ancora una volta domandando per le strade di Bologna, alla ricerca dell’utopia cinquanta anni dopo il ’68. Sotto i sampietrini è rimasta la spiaggia? E noi ci stiamo sdraiati?
PRIMA PUNTATA: GLI ANTEFATTI
Anniversario importante e atteso quello del centocinquantenario della morte di Gioachino Rossini, al punto che il MiBACT lo ha nominato ambasciatore della Bellezza italiana per il 2018. Per ricordare questo caposaldo del teatro musicale italiano, Semiramide, Regina di Babilonia, narrerà in tre puntate la sua emblematica vicenda musicata da Rossini. Nel corso delle puntate, il personaggio giungerà a specchiarsi nelle tre figure femminili fondamentali della vita del compositore. Prima puntata. L’incontro sarà con Isabella Colbran celeberrima soprano, primadonna assoluta nei teatri d’Europa. Per lei e con lei Gioachino scrisse molti straordinari ruoli. Sinceramente innamorato, lui la sposò, ma a matrimonio esaurito lei, persa la voce, si ritrovò sola nella villa di Castenaso. Semiramide è stato l’ultimo ruolo che ha cantato.
L'ALTRA CARMEN
Carmen è il simbolo di una femminilità forte e attraente, ma allo stesso tempo è spesso vista come una “strega” che conduce l’uomo alla follia. Il tema è attuale: esistono attenuanti per chi uccide travolto dalla passione? Esistono comportamenti femminili che possano giustificare la violenza? Lo spettacolo propone una duplice visione della figura di Carmen, da un lato una donna capace di superare le convenzioni, mai incline a scendere a compromessi, dall'altro una donna incostante, egoista, seduttiva che mette a dura prova le sicurezze della società patriarcale.
LIVIA GROSSI / NONOSTANTE VOI. STORIE DI DONNE CORAGGIO
Il valore della donna come individuo al di là dei tradizionali ruoli sociali di madre, moglie e figlia. Il diritto di esistere e il prezzo che si paga. Un viaggio tra parole e musica che s’interroga sull’identità individuale e pubblica, sull’informazione e la sua reale condivisione. In scena riflessioni e testimonianze di donne italiane e straniere, e un ironico monologo sui requisiti necessari per ottenere la Carta d’identità di Donna. Storie di resistenza al femminile raccolte sul campo da Livia Grossi, giornalista del Corriere della Sera, qui proposte, in un unico reportage teatrale come pagine di un “Giornale Parlato”. Un reading in continuo aggiornamento. Tra le donne intervistate Pushka (Albania), vergine giurata che da oltre 40 anni ha deciso di diventare un “uomo” per difendere diritti e dignità; Maria (Sud America) rifugiata politica, arrestata con l'accusa di terrorismo e liberata in seguito alla sua riconosciuta innocenza dopo 8 anni di carcere; Marietu 'Ndaye (Senegal), una delle portavoce contro la mutilazione genitale femminile.
DAVIDE ENIA / APPUNTI PER UN NAUFRAGIO
«Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Né io né mio padre riuscimmo a dire nulla. Era la Storia quella che ci stava accadendo davanti.” Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra la storia di un naufragio individuale e collettivo. Da un lato una moltitudine in movimento, che attraversa intere nazioni e il Mediterraneo, in condizioni al di là di ogni immaginazione. Dall’altro, a cercare di accoglierla, un pugno di uomini e donne sul confine di un’epoca e di un continente. Nel mezzo si è posto l’autore, per raccontare la scoperta di ciò che accade davvero in mare e in terra, e il fallimento delle parole che si inabissano nel tentativo di comprendere i paradossi del presente. A partire da una forte esperienza, dal toccare con mano la disumana tragedia degli sbarchi, Enia dà voce ai volontari, agli amici d’infanzia, alle testimonianze dei ragazzi che approdano miracolosamente sull’isola.
Da Appunti per un Naufragio di Davide Enia (Sellerio editore)
CARTA BIANCA A MONI OVADIA
Moni Ovadia, nasce in Bulgaria da una famiglia ebraico-sefardita. Ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi, è attore, autore e scrittore, uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura della scena italiana. Il suo teatro ha contribuito a fare conoscere la cultura Yiddish attraverso una lettura contemporanea, unica nel suo genere in Italia e in Europa. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il "vagabondaggio culturale e reale" proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell'immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro. Ma Moni Ovadia è anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace. In questo recital/monologo intratterrà il pubblico con riflessioni, letture e storielle ispirate al suo vastissimo repertorio.
FRANCESCO PICCOLO / MOMENTI DI TRASCURABILE (IN)FELICITÀ
Francesco Piccolo racconta e legge le storie tratte dai due libri gemelli, Momenti di trascurabile felicità (2010) e Momenti di trascurabile infelicità (2015), pubblicati da Einaudi e costantemente ristampati. Un'occasione per far parlare i libri stessi, con la voce inconfondibile di chi li ha scritti, in un modo di raccontare Momenti felici e infelici dell'esistenza quotidiana che ci accomunano tutti in un sorriso (a volte amaro), che sul palco vengono trasformati in un’ora divertente e a volte esilarante. Un catalogo di eventi trascurabili ma piantati nella vita di ognuno, che fanno sempre dire a chi sta in platea: è vero, è successo anche a me.
ANNAGAIA MARCHIORO / FAME MIA - QUASI UNA BIOGRAFIA
“La storia di una donna che aveva fame, che aveva così tanta fame, da smettere di mangiare. Quella donna ero io ed era anche Amélie Nothomb, e i tanti Giada, Marika, Riccardo e altri infiniti nomi. La fame è un paesaggio che ci accomuna tutti. Belli, brutti, storti, compiuti o incompiuti. La fame è un sentimento universale. La fame, ovviamente, non è solo di cibo, ma di amore, di vita, di storie, di riconoscimento.“ Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni, liberamente tratto da un romanzo di Amélie Nothomb, da cui ruba i momenti più alti e la crudele ironia, sfocandone i contorni, fino a farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice-attrice che la interpreta.
VINCENZO PIRROTTA E GABRIELE VACIS: SUPPLICI A PORTOPALO. DALLA TRAGEDIA DI ESCHILO ALLE PAROLE DEI RIFUGIATI
Sulla costa siciliana, frontiera delle rotte della disperazione del Mediterraneo, un coinvolgente racconto teatrale basato su Le Supplici di Eschilo, che mette in scena la difficile decisione della città di Portopalo di fronte alla richiesta di asilo di chi fugge dalla guerra e dalla fame. I versi di Eschilo si intrecciano e si confondono con i racconti dei migranti che approdano in Sicilia, dopo peripezie inenarrabili. Ma non bastano carità e pietà: solo la dimensione politica – insegna già Eschilo 2500 anni fa – può affrontare e risolvere positivamente, nel segno del bene comune, la difficoltà di migranti e cittadini. Il racconto teatrale si fa orazione civile e occasione di riflessione collettiva e il teatro recupera così la funzione originaria che aveva nell’Atene del V secolo a.C., agli albori della democrazia e della politica.