TEATRO AKROPOLIS | LA PARTE MALEDETTA VIAGGIO AI CONFINI DEL TEATRO PAOLA BIANCHI

La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro, è un ciclo di film-documentari restituiti al pubblico in forma di conferenza spettacolo e dedicati a protagonisti dell’arte e della cultura che nel loro lavoro hanno messo in crisi il sistema delle distinzioni specialistiche delle varie discipline.
Ripercorrendo alcuni lavori per la scena e le numerose collaborazioni della coreografa e danzatrice Paola Bianchi con musicisti, registi, teatri e festival, il film si addentra nel cuore della creazione coreografica. Paola Bianchi ci guida nel racconto di un’interiorità animale capace di sovvertire l’ordine e mettere in crisi le regole del teatro, approdando alle sperimentazioni più estreme della performatività.

Durata: 46’


VITE STRAORDINARIE | CLAUDIO ABBADO

Con Helmut Failoni e Francesco Merini.

Musica Insieme conclude il ciclo Vite straordinarie con un tributo a un uomo e a un progetto che hanno fatto la storia: Claudio Abbado e l’Orchestra Mozart sono stati un’entità inscindibile, legata a doppio filo alla nostra città dal 2004 fino alla morte del Maestro, avvenuta il 20 gennaio 2014.
Gli autori Helmut Failoni e Francesco Merini – che saranno presenti in sala– in questo docu-film ci offrono uno spaccato di “vita d’orchestra”, ripercorrendone tournée, prove e trasferte, per conoscere le esperienze artistiche e di vita dei suoi componenti.
La proiezione celebra idealmente i vent’anni dalla fondazione dell’Orchestra Mozart.


VITE STRAORDINARIE | LEONARD BERNSTEIN

Il secondo appuntamento di Vite straordinarie punta i riflettori su uno dei massimi direttori e
intellettuali del Novecento: Leonard Bernstein, il cui Dono della musica è raccontato in un “ritratto intimo” affidato alla voce di una star dello schermo come Lauren Bacall, che gli fu molto vicina: celebre la sua “serenata” per i settant’anni dell’amico, The Saga of Lenny, cantata nel 1988 a Tanglewood sulle note di Stephen Sondheim.
Il film mostra momenti epocali come il concerto tenuto a Mosca nel 1959 con la “sua” New York Philharmonic, quando tra il pubblico sedevano Dmitrij Šostakovič e Boris Pasternak.
Completano il ritratto interviste inedite, estratti dalle apparizioni televisive di Bernstein e rarità preziose, fra cui quella che è forse la prima ripresa in assoluto del Grande Lennie, quando, appena ventottenne, rappresentò gli Stati Uniti al Festival della Primavera di Praga del 1947.


VITE STRAORDINARIE | L'ARTE DEL VIOLINO

La IV edizione di Vite straordinarie, il ciclo di proiezioni dedicato da Musica Insieme ai protagonisti della cultura e della società del Novecento grazie all’ospitalità della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si apre con un docu-film del regista francese Bruno Monsaingeon. Maestro dell’arte di “filmare la musica”, Monsaingeon ci ha regalato fra gli altri i ritratti preziosi di Richter e Rostropovič, Gould e Pollini, tutti proiettati nell’ambito di Vite straordinarie.
A coronamento di questa galleria di grandi personaggi, un film corale, L’arte del violino, che ci restituisce fotogrammi inediti dei massimi violinisti della storia, da Fritz Kreisler ed Eugène Ysaÿe a David Oistrakh, Yehudi Menuhin, Itzhak Perlman, Hilary Hahn e molti altri.


VITE STRAORDINARIE / NADIA BOULANGER

Musica Insieme conclude il ciclo Vite straordinarie con la prima pellicola mai realizzata da Bruno Monsaingeon, regista di riferimento per i suoi preziosi docu-film sui grandi Maestri della musica. Ne è protagonista Nadia Boulanger (1887-1979), di cui Monsaingeon coglie l’essenza tanto severa quanto illuminata dall’ispirazione, lasciandoci un documento ad oggi ancora fra i più importanti sulla leggendaria compositrice, direttrice d’orchestra e didatta parigina. Anche grazie alle testimonianze di alcuni fra i suoi più celebri discepoli, come Leonard Bernstein e Igor Markevitch, e a rari fotogrammi dei suoi “Mercoledì” musicali, a cui partecipavano allievi provenienti da tutto il mondo, emerge il ritratto di una donna che ha influenzato profondamente la vita culturale del XX secolo.


VITE STRAORDINARIE / GENNADIJ ROŽDESTVENSKIJ

Il secondo appuntamento di Vite straordinarie prevede la presenza a Bologna del grande regista francese Bruno Monsaingeon, che introdurrà al pubblico il suo affresco di uno degli ambienti culturali più intensi e ricchi del XX secolo, un fiore raro e prezioso cresciuto nell’Unione Sovietica del Terrore staliniano, della censura, delle deportazioni e delle epurazioni. Con mano magistrale, Monsaingeon ci offre da una parte rari frammenti incentrati su Prokof’ev, Šostakovič, Stravinskij, mentre dall’altra compare minaccioso Stalin, che rende più che mai vivido il senso dell’oppressione inflitta a musicisti e artisti in genere dal dittatore. A raccontarci questo momento storico è Gennadij Roždestvenskij (1931-2018), ultimo rappresentante dei direttori d’orchestra dell’era sovietica, che accosta con umorismo e sincerità la sua poetica della musica agli aneddoti su Tichon Chrennikov, il famigerato segretario generale dell’Unione dei Compositori Sovietici.

INTRODUCE BRUNO MONSAINGEON


VITE STRAORDINARIE/ DIETRICH FISCHER-DIESKAU

La III edizione di Vite straordinarie, il ciclo di proiezioni dedicato da Musica Insieme ai protagonisti della cultura e della società del Novecento grazie all’ospitalità della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si apre con il ritratto di Dietrich Fischer-Dieskau (1925-2012), interprete fra i più importanti del XX secolo. Con la sua voce baritonale e una leggendaria padronanza tecnico-espressiva, Fischer-Dieskau è protagonista del più gran numero di incisioni del Novecento, ma compare anche sulle scene mondiali con i massimi direttori, a cominciare da Wilhelm Furtwängler. Il Lied è una vera fede per il baritono tedesco, che fu anche docente, musicologo, direttore d’orchestra e pittore. Quella di Fischer-Dieskau è una personalità eccezionale, pari solo all'umiltà con cui affronta il proprio ruolo, come racconta a Monsaingeon: «L’importante è scoprire la musica attraverso i musicisti, e non i musicisti attraverso la musica».


VITE STRAORDINARE / YEHUDI MENUHIN

Violinista e umanista, uomo di pace, cittadino del mondo. Questa, in estrema sintesi, la vita straordinaria di Yehudi Menuhin (1916-1999),
non soltanto un grande interprete che nella sua carriera ha collaborato con George Enescu e Wilhelm Furtwängler, Arturo Toscanini e Bruno Walter, ma anche coraggioso sostenitore delle battaglie per i diritti umani del Novecento, al fianco di Rostropovič e Oïstrakh negli anni più bui del regime sovietico, e fondatore di una scuola e di un concorso musicale per coltivare e sostenere i giovani talenti. Ma nel suo omaggio Bruno Monsaingeon sa far parlare anche l’uomo Menuhin, dall’esperienza della seconda guerra mondiale al conferimento del titolo di Lord da parte della Corona britannica, rivelandone la
generosità e l’intelligenza grazie ad affascinanti aneddoti. Il film sarà sottotitolato in italiano per la prima volta a cura di Musica Insieme.
Attesa la presenza in sala di Bruno Monsaingeon, che ha accettato con entusiasmo di dialogare col pubblico in occasione della proiezione.


VITE STRAORDINARIE / GLENN GOULD

Interprete leggendario, noto per il suo spirito anticonvenzionale e per la profonda caratura intellettuale, Glenn Gould (1932-1982) ha ispirato a Bruno Monsaingeon addirittura un nuovo genere di narrazione. Il documentario infatti, come dichiara lo stesso regista, non sarebbe stato sufficiente a rendere conto di una figura di per sé già cinematografica e ricca di spunti non soltanto musicali, ma anche letterari e filosofici. Basandosi su una preziosa documentazione e portando alla luce numerosi materiali inediti, Hereafter immortala Glenn Gould come protagonista di un vero e proprio film, del quale il pianista è insieme narratore e attore, allo scopo di rappresentare al meglio la grande suggestione e l’influenza del suo genio su un’intera generazione di musicisti e appassionati.


VITE STRAORDINARIE / DAVID OÏSTRAKH

Al via la seconda edizione del ciclo di proiezioni ideate da Musica Insieme per raccontare i grandi maestri dei nostri tempi con lo sguardo acuto quanto appassionato del celebre regista francese Bruno Monsaingeon. Dopo i ritratti di Pollini, Rostropovič e Richter, accolti dal pubblico con grande partecipazione nel 2020, ad aprire la nuova rassegna sarà il docufilm su David Oïstrakh (1908-1974), uno dei massimi violinisti del Novecento. “Re David”, raccontato attraverso preziosi documenti musicali e testimonianze di amici come Menuhin e Rostropovič, rimase sempre fedele al regime anche a costo di grandi privazioni, oltrepassando la Cortina di Ferro solo in età matura. Il film sarà sottotitolato in italiano per la prima volta a cura di Musica Insieme.