MICHELA MURGIA E MARCELLO FOIS: ASPETTANDO QUASI GRAZIA
Una lettura che precede la rappresentazione dello spettacolo Quasi Grazia, scritto da Marcello Fois, che vede per la prima volta in veste di attrice Michela Murgia. Un momento di confronto tra l'autore, la protagonista e gli attori della Compagnia per indagare i percorsi singoli e collettivi che li hanno condotti a convergere sulla figura ormai archetipica della scrittrice sarda Grazia Deledda. Unica donna italiana ad avere vinto il premio Nobel per la letteratura, ha consegnato un'eredità morale importante alla “questione femminile” contemporanea.
LA VENEXIANA
Il primo dei concerti dedicati a Claudio Monteverdi, nel 450° anniversario della nascita, ruota intorno al tema dell’amore, nelle sue più diverse sfaccettature. Ardenti sospiri, tradite speranze, aspri tormenti e dolorosi passi: come in una ideale raffigurazione amorosa l’ensemble La Venexiana – gruppo vocale e strumentale di fama internazionale, specializzato nell’interpretazione della musica di Monteverdi – intona madrigali dal Settimo Libro, lo struggente “Lamento di Arianna”, il celebre duetto di Nerone e Poppea “Pur ti miro” dall’opera L’incoronazione di Poppea, in alternanza con brani strumentali di Frescobaldi e Kapsberger per tiorba, arpa e cembalo.
DAL 10 AL 16 GIUGNO - BIOGRAFILM FESTIVAL
Il LabOratorio di San Filippo Neri ospita gli incontri, le interviste, le conferenze di Biografilm Festival | International Celebration of Lives. Evento cinematografico internazionale interamente dedicato alle biografie e ai racconti di vita, che da oltre 10 anni inaugura l’estate bolognese con 11 giorni di cinema e 21 giorni di concerti musicali e party a tema (Bio Parco, dal 1 al 21 giugno 2017). La 13ma edizione si svolgerà a Bologna dal 9 al 19 giugno 2017 nella splendida cornice della Manifattura delle Arti, nelle sale del Cinema Lumière, negli spazi del Cinema Arlecchino, Cinema Jolly, Cinema Europa e, per la prima volta, anche all’interno dell’Oratorio di San Filippo Neri. Durante il Festival, Biografilm
organizza anche, in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Biografilm School rivolto a giovani under 25.
COMIZI D’AMORE KEPLER-452
Realizzato da un gruppo di attori e registi, selezionati attraverso una open call pubblica,
e gli abitanti di tre comunità bolognesi. Come nascono i bambini? Quanto è importante
il problema sessuale nella tua vita? Vorresti essere un Don Giovanni? Che cosa ne pensi
degli invertiti? Queste sono alcune delle domande che Pasolini poneva agli Italiani quasi cinquant’anni fa. Spesso ci troviamo a domandarci come gli altri vivano le proprie relazioni, la coppia, il sesso. È insolito trovarsi a parlarne, soprattutto in pubblico, soprattutto prendendo posizione sul proprio privato. A cinquant’anni di distanza dall’indagine di Pasolini parlare di amore e sessualità, al di là della superficie del fenomeno, rimane difficile. Kepler-452, compagnia organizzatrice anche di Festival 20 30, tenterà di portare in scena gli abitanti di tre diverse comunità bolognesi, profondamente disomogenee tra loro, continuando a porre loro le domande di Comizi d’amore ed altre ancora, nuove. Il progetto si aprirà con una open call riservata
ad attori e registi under 35, che servirà a selezionare la squadra che si occuperà dell’indagine sul territorio. In questo modo la compagnia stabile di Kepler-452, specializzata nell’incontro e nella messa in scena delle biografie di non professionisti, sarà affiancata da nuove energie, tentando, da una parte, di “esportare” il proprio metodo di lavoro e, dall’altra, di lasciarsi influenzare da altre esperienze artistiche. Ad ognuno dei registi selezionati verrà affidata una comunità da incontrare, interrogare,
mettere in scena, attraverso le voci e i corpi dei propri abitanti. Gli attori si occuperanno
invece di realizzare dei reportage teatrali maturati nel corso delle esplorazioni
condotte insieme ai registi. L’esito di Comizi d’amore, mentre scriviamo, è del tutto imprevedibile. Non sappiamo ancora chi saranno i registi e gli attori coinvolti, né
abbiamo idea di quali saranno i non professionisti che porteremo in scena. Sarà proprio lo stupore dell’incontro e della conoscenza reciproca ad animare ciò che accadrà sul palcoscenico, come accade nelle storie d’amore. Tre serate di primavera per confrontarci pubblicamente, in modo dunque politico, su ciò che ci attraversa in privato.
BOLOGNA FESTIVAL.TALENTI: ELENA NEFEDOVA
Come si riconosce un talento musicale? Cosa ci fa dire che abbiamo ascoltato qualcosa di
diverso? La giovane Elena Nefedova proviene dalla leggendaria scuola pianistica russa e si è aggiudicata il Premio Venezia. Come d’abitudine Bologna Festival ne ospita il vincitore nella sua rassegna dedicata alle nuove promesse del concertismo odierno. La Nefedova si cimenta con le complessità interpretative della Sonata op.27 “Quasi una fantasia” di Beethoven, con la temperie emotiva dello Scherzo op.3 di Chopin o con il sognante intimismo dei Notturni op.48; dà prova di bravura virtuosistica nei Giochi d’acqua alla Villa d'Este, nel Sonetto 104 del Petrarca e nella Parafrasi da concerto sul "Rigoletto" di Verdi, tra i brani più noti di Franz Liszt.
IL CRATERE DI PANAREA: UN VIAGGIO NEL MARE DEL FUTURO
Quale sarà il destino dei nostri mari? Un’immersione virtuale nel cratere vulcanico sottomarino di Panarea rivela il destino dei nostri mari alla fine del secolo. Il cratere ha caratteristiche geofisiche uniche al mondo, con una continua emissione a temperatura ambiente di anidride carbonica, il principale gas serra responsabile del surriscaldamento e dell’acidificazione del mare: questo laboratorio naturale consente di osservare già oggi questi effetti, ricreando le condizioni previste dai climatologi più autorevoli. Un vero e proprio viaggio nel blu, in cui il pubblico entrerà in contatto con diversi aspetti della ricerca scientifica, partendo dal lavoro in campo fino all’interpretazione dei risultati ottenuti.
COSTANTINO D’ORAZIO: MA LIBERACI DAL MALE
Da Caravaggio a Raffaello, a Michelangelo, a Leonardo da Vinci, quello dello svelamento
dei misteri nascosti nelle vite e nelle opere dei grandi personaggi della storia dell'arte è una vera e propria passione per Costantino D’Orazio, saggista, studioso, personaggio televisivo e radiofonico. Dopo il successo di Caravaggio segreto e Michelangelo. Io sono il fuoco, torna all'Oratorio di San Filippo Neri per presentare il suo primo romanzo dedicato allo svelamento dei segreti di Roma. Un giallo ad ambientazione artistica che si svolge in un misterioso luogo di Roma all'interno del quale viene ritrovato un capolavoro che rivoluzionerà la storia dell'arte. (Edizioni Sperling&Kupfer).
RACCONTARE LA CITTÀ: DA MARZABOTTO A POMPEI
Alcune città antiche non sono sopravvissute sino a noi e anzi sono state sepolte. Da molti anni gli Archeologi dell’Università di Bologna sono impegnati sul campo in tanti siti del mondo per riportare in luce le storie delle città abbandonate e dei loro abitanti. Quali storie narrano Marzabotto e Pompei? La prima è una città nata con un complesso rituale di fondazione, tipico della disciplina etrusca ma che è alla base della genesi di tante città antiche e della stessa Roma. L’altra venne abbandonata repentinamente a causa di una improvvisa calamità naturale. In entrambi i casi l’archeologia, il racconto degli antichi e il supporto delle nuove tecnologie possono aiutarci a ricostruirne la storia.
LELLA COSTA LEGGE NATALIA ASPESI: QUESTIONI DI CUORE
Le lettere del cuore di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica dopo essere state raccolte nel libro Amore mio ti odio (Edizioni Il Saggiatore) diventano uno spettacolo. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent'anni.
I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei alla donna che ama essere picchiata, dalla signora che s’innamora di un sacerdote alla moglie tradita e abbandonata, dal giovane che si scopre gay al maschio orgoglioso della sua mascolinità.
Tutti hanno imbracciato la penna (più recentemente la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte, argute, comprensive, feroci, spesso sono più gustose dal leggere delle domande. A dare voce, colore, sfumatura e diversi gradi d'intensità sul palco a questa corrispondenza silenziosa Lella Costa.