TERZA PUNTATA: LE CONCLUSIONI

Rievocando il tragico epilogo della propria vicenda, Semiramide si specchia nell’anima della donna che ha accompagnato e sorretto Rossini nell’ultima parte della sua vita. Olympe Pélissier, francese, cortigiana dal turbolento passato, amante di Sue e di Balzac, conobbe Rossini per caso. Iniziarono una relazione pubblica e, alla morte della Colbran, si sposarono. Olympe si prese cura di lui con dedizione assoluta, riuscendo anche a risollevarlo da una cupa depressione e riportandolo a comporre. Nel loro salotto, a Passy, si incontravano i maggiori artisti dell’epoca. Alla morte di Rossini visse per la sua memoria.


SECONDA PUNTATA: ACCADIMENTI E RIVELAZIONI

Raccontandosi madre di un figlio lontano, Semiramide incontra Anna Guidarini (1770-1827), madre di Rossini. La Guidarini, cantante non famosissima ma dotata, indirizzò il figlio allo studio della musica e si esibì con lui ancora bambino. All’arresto del marito Giuseppe, anch’egli suonatore di professione, reo di aver simpatizzato con i giacobini, Anna sostenne la famiglia con risolutezza. Tramite un imponente carteggio seguì sempre, da lontano, il figlio per il quale nutriva, ricambiata, un profondo affetto.


L’UTOPIA 50 ANNI DOPO / SOTTO I SAMPIETRINI C’È LA SPIAGGIA

Cos’è oggi un’utopia? Ce n’è ancora una? Se alcuni tra i nostri padri hanno vissuto e contemplato la possibilità di un cambiamento radicale e repentino della realtà, questo lusso noi non l’abbiamo vissuto mai. Kepler-452 camminerà ancora una volta domandando per le strade di Bologna, alla ricerca dell’utopia cinquanta anni dopo il ’68. Sotto i sampietrini è rimasta la spiaggia? E noi ci stiamo sdraiati?


MAX BERGAMI E ROBERTO GRANDI / COME SI PROMUOVE UNA CITTÀ: UN PERCORSO TRA MARKETING CULTURALE E TURISMO

Le città si promuovono sul mercato globale per acquisire quote sempre più significative di turisti. Questa competizione se non è guidata da una strategia che tende, in primo luogo, a definire e comunicare i tratti identitari di una città rischia di rivolgersi contro le città stesse che diventano mete di un turismo di massa indifferenziato. Cercare un equilibrio e una integrazione tra marketing culturale e marketing turistico può costituire un modo per promuovere e gestire in maniera sostenibile ed efficace una città.


IVANO MARESCOTTI/ ROALD DAHL & ALFRED HITCHCOCK / UMORISMO BIZZARRO, IRONIA DELLA SORTE E... PROSSIMAMENTE

Nel 2018 ricorrono i 60 anni della prima uscita in Italia dei telefilm Alfred Hitchcock Presents, realizzati dal 1958 al 1960. Ogni settimana il famoso profilo stilizzato di Hitch presentava ai telespettatori un episodio di umorismo bizzarro che trovava la sua spiegazione nell'ultima battuta o nell'estremo frammento dell'azione. Questi telefilm segnano la collaborazione di Hitchcock con Roald Dahl e lo fecero conoscere al pubblico italiano. Roald Dahl (la Fabbrica di Cioccolato, il GGG, Matilde) come Hitchcock è maestro dell'imprevedibile, con uno humor sofisticato, che lascia senza parole di fronte al repentino ribaltamento di situazioni della quotidianità. L'intento di entrambi è quello di sondare l'animo umano con risultati davvero inattesi. Ivano Marescotti interpreterà il racconto Cosciotto d'agnello di Roald Dahl e, a seguire, verrà proiettato l'adattamento con la regia di Alfred Hitchcock Come servire un agnello (Lamb to the slaughter, 1958)


PRIMA PUNTATA: GLI ANTEFATTI

Anniversario importante e atteso quello del centocinquantenario della morte di Gioachino Rossini, al punto che il MiBACT lo ha nominato ambasciatore della Bellezza italiana per il 2018. Per ricordare questo caposaldo del teatro musicale italiano, Semiramide, Regina di Babilonia, narrerà in tre puntate la sua emblematica vicenda musicata da Rossini. Nel corso delle puntate, il personaggio giungerà a specchiarsi nelle tre figure femminili fondamentali della vita del compositore. Prima puntata. L’incontro sarà con Isabella Colbran celeberrima soprano, primadonna assoluta nei teatri d’Europa. Per lei e con lei Gioachino scrisse molti straordinari ruoli. Sinceramente innamorato, lui la sposò, ma a matrimonio esaurito lei, persa la voce, si ritrovò sola nella villa di Castenaso. Semiramide è stato l’ultimo ruolo che ha cantato.


FILIPPO GORINI

Ventidue anni, cresciuto pianisticamente seguendo i consigli di Alfred Brendel, Alexander Lonquich, Pavel Gililov e Andrei Gavrilov, Filippo Gorini si è aggiudicato il primo premio al Concorso Beethoven di Bonn e al Concorso Neuhaus di Mosca. Apre il suo programma con le visionarie Geistervariationen (Variazioni sul tema degli spiriti) di Schumann passando, in ideale continuità, alle sette Fantasie op.116 di Brahms. In finale, l’immensa Sonata op.106 “Hammerklavier”, vera e propria sfida per ogni interprete beethoveniano.


FRANCESCO GRANATA

La rassegna Talenti ogni anno ospita il vincitore del Premio Venezia, uno dei più importanti concorsi pianistici nazionali, competizione cui sono ammessi soltanto i diplomati a pieni voti dei Conservatori italiani. Francesco Granata, classe 1998, ha studiato al Conservatorio di Milano ed è il primo classificato dell’edizione 2017. Tra i suoi maestri, Benedetto Lupo e Leonid Margarius. Enfant prodige, ha tenuto il suo primo concerto a otto anni; con piglio virtuosistico impagina un programma che accosta due brani di Liszt, Vallé d’Obermann e Cloches de Genève, agli evocativi Miroirs di Ravel, per concludere con gli impressionistici Preludi di Debussy.


UMBERTO BOTTAZZINI E MARCO ANTONIO BAZZOCCHI / NUMERI. IL FASCINO DELL’INFINITO

Uno, due, tre… conosciamo a memoria la successione dei numeri, ma cosa sono? E da dove vengono? Sono forse un dono del buon Dio, come disse una volta con una battuta un grande matematico. La storia di un’idea straordinaria che ha preso forma migliaia di anni fa nelle civiltà babilonese ed egizia, in Cina, nelle culture azteca e maya, per poi diffondersi nel resto del mondo. Sulle coste calabre i seguaci di Pitagora scoprono numeri indicibili. Nelle regioni dell’India si inventa un simbolo per il nulla, nelle mani dei mercanti trovano senso numeri negativi, e nella fantasia dei matematici numeri immaginari e transfiniti. La storia continua....


STEFANO MASSINI / L’INTERPRETATORE DEI SOGNI

Immaginato come un quaderno-diario di Sigmund Freud, questo affascinante romanzo edito da Mondadori, scritto da Stefano Massini (drammaturgo e scrittore dal 2015 consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano) in oltre sette anni di appunti e studi, è a tutti gli effetti un geniale clamoroso falso letterario. Perché nessuno ha osato origliare dentro i segreti di quel volume – L’interpretazione dei sogni – destinato a rivoluzionare la nostra percezione del mondo. Cosa c’è oltre quel libro? E soprattutto chi c’è dietro? Per rispondere, Massini indaga l’animo dell’indagatore stesso e conduce il lettore alla scoperta di un Sigmund Freud reinventato, un personaggio meno scienziato e più Prometeo. Il tutto all’insegna di una grande domanda: come si legge un sogno? Dal libro è stato tratto uno spettacolo teatrale diretto da Federico Tiezzi andato in scena a gennaio al Piccolo Tearo di Milano.