TASKAYALI / TOUR 2018

Continua il tour di Taskayali, compositore e pianista italo-turco.

Animo mediterraneo e cuore cosmopolita, Francesco Taskayali ha già raccolto consensi tra il pubblico dei quattro angoli del globo.

Nonostante la giovane età, Francesco Taskayali porta con sé un bagaglio musicale e culturale enorme, frutto delle sue origini e di una vita tutta spesa a suonare sui principali palchi internazionali: Londra, Parigi, Colonia, Caracas, Istanbul, Salonicco, Atene, Marsiglia, Addis Abeba, Nairobi, Bucarest, Jakarta, Berlino, Tbilisi, Kiev, Los Angeles sono solo alcune delle città che lo hanno visto protagonista. A Roma, dove si è già esibito numerose volte davanti a un pubblico foltissimo, è sold out la sua prima data all'Auditorium Parco della Musica il 7 dicembre 2017.

Proprio presso l’auditorium progettato da Renzo Piano l’artista tornerà il prossimo 10 ottobre.

Il suo talento, in grado di innestare sullo studio di autori classici stili moderni e contemporanei che vanno dal minimalismo di Ludovico Einaudi al jazz di Keith Jarrett, unito alla straordinaria capacità di sperimentazione di tecniche e stili di composizione musicale e ad una ispirazione sempre viva e sensibile lo rendono un compositore eclettico e di straordinaria contemporaneità.

Già autore di colonne sonore per il cinema e la televisione, ha all’attivo quattro album: Emre (2010), LeVent (2011) e Flying (2014). Il suo quarto album “Wayfaring” uscito il 19 Maggio 2017 per l’etichetta INRI Classic, nata dall’unione di intenti dell’etichetta indipendente INRI e Warner Music Italy è entrato direttamente nei 100 album più venduti della settimana. Già star del web,  registra quasi due milioni di stream su Spotify, che ha inserito Taksim fra gli 80 brani più belli della storia della musica.

 

 

TASKAYALI - Biografia

Francesco Taskayali (classe 1991) è un giovanissimo compositore e pianista italo-turco. Straordinariamente prolifico comincia a comporre dall’età di tredici anni potendo vantare ad oggi ben quattro produzioni discografiche e numerosissimi concerti in tutto il mondo. Emre (2010), Le Vent (2011) e Flying (2014) sono i titoli dei primi tre lavori che lo hanno portato all’attenzione del grande pubblico , attirando l’interesse della Warner Music Italy e dell’etichetta indipendente INRI sino alla produzione del nuovissimo album Wayfaring (INRI CLASSIC 2017 ) dove al suono del piano solo si aggiunge quello di arrangiamenti con strumenti a corda ed elettronica nei brani curati dal produttore Ale Bavo, colorando con una nuova profondità spaziale e musicale le melodie nate dalla brillante mente del compositore. 

Straordinaria capacità di sperimentazione di tecniche e stili di composizione musicale, ispirazione sempre viva e sensibile: questi i due tratti che rendono la sua personalità artistica in costante crescita. Il talento di Taskayali gli permette di innestare sullo studio di autori classici stili moderni e contemporanei, che vanno dal minimalismo di Ludovico Einaudi al jazz di Keith Jarrett , caratterizzandolo con un eclettismo che sorprende anche la Orquesta Sinfónica Simón Bolívar de Venezuela il 9 maggio 2012, in occasione del Festival Europeo de Piano 2012, organizzato dalla rappresentanza dell'Unione Europea a Caracas a celebrazione della Giornata dell'Europa, e che determina la sua elezione ad unico rappresentante artistico della delegazione italiana. 

Fra il 2011 e il 2012 ottiene riconoscimenti in numerosi festival, sottoscrive un contratto con la società anglosassone The Music Sales London Ltd. e cede brani per cortometraggi ai più vari committenti, fra i quali la società italiana di telefonia mobile Tim Italia S.p.a. La sua prima tournée internazionale lo conduce ad esibirsi a Londra, Parigi, Colonia, Roma, Istanbul, Salonicco, Atene, Marsiglia, Addis Abeba, Nairobi, Bucarest, Jakarta, Berlino, città, quest’ultima, dove il 2 giugno 2012 tiene un concerto in occasione della Festa della Repubblica Italiana. Il 12 dicembre dello stesso anno conclude il suo primo tour mondiale e riapre quello italiano nell’Auditorium della LUISS Guido Carli, davanti a una platea foltissima e incantata. Il concerto, che ha grande risonanza sia all'interno dell'Università che presso il pubblico esterno, è reso noto dai quotidiani "Il Messaggero", "La Repubblica" e il "Corriere della Sera". Il suo successo è tale da determinare la richiesta, un anno dopo, di una nuova performance. 

Il 2013 vede Taskayali ancora autore di concerti in meravigliosi scenari italiani, fra cui Villa Pignatelli a Napoli, nell’ambito della rassegna artistica “Effetto Museo”. Nello stesso periodo, il giovane compositore firma la colonna sonora di documentari storici e d’attualità e di spot a finalità di comunicazione sociale, trasmessi soprattutto dai programmi Rai. Per il riconosciuto valore artistico e culturale del suo impegno musicale, diventa testimonial della LUISS Guido Carli: l'Ateneo acquista i diritti musicali e di immagine del compositore per lo spot “Insieme si diventa”, diffuso nel corso dell’anno.

Il 2014 si apre con la pubblicazione del terzo album, dal titolo Flying. Il 2 aprile, inoltre, per Francesco Taskayali è ancora una volta il momento di mettere l’arte al servizio dell’impegno sociale. Così, alcuni dei suoi brani diventano colonna sonora del film documentario “Ocho pasos adelante”, proiettato a New York presso la ECOSOC Chamber delle Nazioni Unite, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo. Nella stessa data, il documentario viene presentato all’Auditorio del Massimo di Roma, sul cui palco il Maestro si esibisce in concerto. 

Nel 2015 e nel 2016, Taskayali continua a suonare le proprie composizioni in importanti rassegne artistiche, in città come Vienna; Los Angeles, dove fornisce il contributo italiano alla Festa della Musica il 21 giugno 2016; Kiev e Leopoli, in occasione della XVI Edizione della Settimana della Cultura Italiana nel Mondo promossa dal MAECI; Milano, Maratea, Torino. A dicembre è invitato dall’artista georgiana Nino Surguladze ad esibirsi in un evento di beneficenza a Tbilisi, in presenza del Presidente.

L’evento viene mandato in onda sulla televisione nazionale mentre è datato 5 aprile 2017 il suo primo concerto in Cina in una delle sale più prestigiose di Hong Kong la Sai Wan Ho Civic Arena. Il 19 maggio viene pubblicato il quarto album Wayfaring , che entra direttamente nella classifica FIMI dei 100 album più venduti della settimana. L’uscita del disco è accompagnata da un instore tour di successo che tocca le città di Milano, Latina, Roma e Torino. I nuovi brani vengono presentati al pubblico anche in occasione di Piano City, dove il giovane pianista si esibisce nella cornice della Piano Night in uno Spazio BASE gremito.

Dopo lo straordinario concerto al Lucca Comix del novembre 2017, per il fumetto "Nottetempo" di Luca Russo, è sold out la prima data di Taskayali all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 7 dicembre 2017: una eccezionale conferma da parte del suo folto e caloroso pubblico, grazie al quale il compositore ha all'attivo quasi due milioni di stream su Spotify, che ha inserito Taksim fra gli 80 brani più belli della storia della musica.


PAOLO HENDEL / COLUI CHE LEGGERISSIMO ERA

La straordinaria ironia che tocca punte di squisita comicità, la profondità e la poesia di cui sono pervase le pagine de ‘Il barone rampante’ e ‘Il cavaliere inesistente’ conquistano e coinvolgono da sempre. Portare in scena un reading di testi di Italo Calvino, per Paolo Hendel, è in primo luogo il modo per condividere la grande felicità che dona la letteratura. Così l’attore toscano ha scelto una serie di brani. Nel segno della leggerezza. Perché, come lo scrittore ha chiarito in ‘Lezioni americane’, “nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna.


MARIO CUCINELLA CON GABRIELE VIA E STEFANIA TSCHANTRET / LE CITTÀ INVISIBILI

“Le città invisibili si presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fa a Kublai Kan imperatore dei Tartari.(...)sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, non soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.” (Italo Calvino)

Al testo di Calvino Gabriele Via ha dedicato uno spettacolo che offre una scrupolosa selezione di brani del libro e una serie di note canzoni interpretate da Stefania Tschantret. Così da restituire e integrare all’intelligenza delle città la loro viva emozione e la loro meraviglia, messe in scena dalla voce umana e dalla musica dal vivo.

Vedremo quindi la collaborazione fra teatro letteratura e architettura.

Lo spettacolo si divide in due pannelli e accoglie al centro la letio di un visionario d’eccezione: Mario Cucinella uno tra i più importanti architetti a livello internazionale, che ci offrirà la sua visione di città ideale.


1918 - 2018 | 100 ANNI CHE NON PASSANO / L’EREDITÀ DELLA GRANDE GUERRA TRA RICERCA E INNOVAZIONE

100 anni. Abbiamo studiato e ricercato, inventato e creato, in questo secolo. Eppure c’è qualcosa che è rimasto tale e quale. Quanto hanno inciso 100 anni di ricerca e innovazione in ciò che usiamo tutti i giorni e in ciò che percepiamo come ‘normale’? Cosa di rivoluzionario, inimmaginabile al tempo della Grande Guerra oggi, invece, esiste?!! Ricercatrici e ricercatori lo racconteranno sfidando il tempo. 12 minuti a disposizione per ciascuno per illustrare cosa nella loro disciplina è identico a 100 anni fa, cosa è stato innovato e cosa non c’era e ora c’è, grazie anche alla ricerca dell’Università di Bologna. Saranno 5 racconti veloci, brillanti e chiari. E sarà il pubblico in sala a decretare il vincitore!


MICHELA ANDREOZZI / NON ME LO CHIEDETE PIÙ

Michela Andreozzi, attrice, regista, sceneggiatrice e conduttrice radiofonica racconta come a “quarant’anni e spicci” è arrivata alla consapevolezza di essere una childfree, cioè senza figli per scelta e senza sensi di colpa. Concetto ben diverso da childless, cioè priva di figli. Il suo pensiero è chiaro, e non l’ha mai nascosto per paura dei giudizi o di non rispondere a quel cliché, ancora tanto in voga, della donna che si “completa” solo come moglie prima, e madre poi. Il libro è una piccola rivoluzione gentile, un inno alla libertà di scelta, allo spezzare le catene della pressione sociale che, dice, “è un vero e proprio mobbing. Sottile, fatto di giudizi, paragoni, allusioni, confronti, sfide”. Perché nella nostra società è concesso non avere figli, se non si possono avere, ma non ti è permesso rifiutarne l’idea.


CLYDE CHABOT / SICILIA

Una grande tavolata attorno alla quale ogni sera trovano posto 35 persone. A capotavola l’attrice francese Clyde Chabot racconta di una donna che decide di intraprendere un viaggio verso la sua terra di origine, la Sicilia appunto. Possiede sporadiche informazioni sulla sua famiglia e poche cose di una tradizione perduta su cui fare conto: nomi, oggetti, cibi, luoghi galleggiano nella sua memoria senza trovare una collocazione ordinata. La donna parte con la figlia (la sua moderna e francese discendenza) in cerca di luoghi, di lingue e di tradizioni. Modernità ed arcaismo si incontrano in un viaggio il cui unico scopo è forse quello di perdersi. Autrice, attrice e regista francese (classe 1966), Clyde Chabot fonda la sua compagnia, la Communauté inavouable, nel 1992. Al centro dei suoi lavori la caduta delle utopie, l’identità e le origini.

Spettacolo recitato in italiano con accesso limitato, solo prenotazione:

oratoriosanfilipponeri@mismaonda.eu


MARZIA CAMARDA / UNA SAVIA BAMBINA: GIANNI RODARI E I MODELLI FEMMINILI

Fa parte di Teatro Arcobaleno, progetto sull’educazione alle differenze di genere rivolto a infanzia, adolescenza, famiglie e insegnanti, il reading che l’autrice Marzia Camarda propone dal suo libro. Una rilettura ed una analisi dei testi di Gianni Rodari con particolare riferimento al tema dell’equilibrio di genere. Questo suo approccio didattico e letterario, ancora inesplorato, è un fil rouge che ha attraversato tutta la sua produzione letteraria e che ha creato straordinari personaggi femminili e, soprattutto, narrazioni di grande qualità. Le eroine a cui ha dato vita (Atalanta, Alice cascherina, la valletta Sabina e tutte le altre) costituiscono un modello positivo tanto per le bambine che per i bambini. Marzia Camarda è imprenditrice della cultura ed esperta di letteratura comparata.


CADA DIE TEATRO - ROSSELLA DASSU / RAPTUS. DAL MITO GRECO AL FEMMINICIDIO.

“È stato un raptus”. Così si giustifica la violenza sulle donne: gli stupri, le aggressioni, i femminicidi. Nell’ambito del Festival “La violenza illustrata” Rossella Dassu propone uno spettacolo che collega un tema purtroppo sempre più attuale con il mito greco. Un percorso a ritroso che ci consente di identificare le origini storiche e culturali dei gesti violenti contemporanei, che continuano ad essere reiterati ad ogni latitudine. Per scoprire che “spesso accanto ad eroi dalle gesta gloriose si alternano figure femminili puramente al servizio dei protagonisti maschili, talvolta da questi tradite e abbandonate, talvolta spinte all’azione e definite quindi come pericolose”. Orfeo ed Euridice, Clitemnestra, Oreste: davanti a loro il pubblico diventa giudice in un processo ideale.


PEPPA PIG PRENDE COSCIENZA DI ESSERE UN SUINO

Come può un giovane padre single educare una bambina di quattro anni e mezzo quasi cinque, in questa società consumista? E come può un artista fare i soldi con il teatro? Un attore guadagna di più facendo cinema o lavorando all’Esselunga di viale Papiniano?
Un viaggio che inizia raccontando gioie e dolori della (mal)educazione infantile e termina in un’amara riflessione sulla perdita del valoredel gesto artistico nella nostra società. Una macelleria di persone e animali, parole affilate che tagliano come coltelli una realtà grondante sangue epropongono una satira del nostro gusto contemporaneo: le mode di mercato a cui i nostri figli sono esposti, lo spettacolocome intrattenimento fine a se stesso, l’amore/odio nei confronti della televisione, della filosofia tedesca e dell’Esselunga (vero centro di nuova produzione delle risorse umane).
Passando da Peppa Pig alle trasmissioni di Marzullo (Sottovoce però, non Applausi che è sfigata), dalle Pussy Riot a Vittorio Sgarbi, da Angelica Liddell a Linsday Lohan, l’io narrante protagonista di questo monologo arriverà a scoprire che solo dopo aver toccato il punto più basso della sua carriera potrà capire cosa significa davvero mettere in gioco se stesso: come attore e come individuo.Facendo pensare, sì; ma anche facendo ridere.
Perché non c’è miglior stimolo alla riflessione che il divertimento.

IL FESTIVAL 20 30

Chi ha tra i venti e i trent’anni oggi è nei guai. I giovani non lavorano. I giovani non hanno voglia di lavorare. I giovani lavorano gratis, vivono di rendita, sono già stanchi, sono sottovalutati, sono sopravvalutati, non hanno potere, non hanno rispetto, non ce la faranno mai, saranno precari a vita, non avranno la pensione, sono degli sdraiati, sono pessimisti, sono troppo ottimisti, sono choosy, bevono troppo, sono strozzati da una società gerontocratica, non è colpa loro, non si interessano di politica, sono estremisti, hanno pochi diritti, hanno troppi diritti, stanno sempre attaccati al computer, escono tutte le sere, non sono pronti, pazienti, elastici. Questo dicono di noi. Quelli che hanno il doppio dei nostri anni. Giunto alla quinta edizione, Festival20/30 continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance. Tutto scandalosamente gratis.

FESTIVAL 20 30
https://festival2030.com/p/festival
389 6308310

 


COLLETTIVO CONTROCAMPO / SEMPRE DOMENICA

"Il lavoro come tale costituisce la migliore polizia e tiene ciascuno a freno e riesce a impedire vali-damente il potenziarsi della ragione, della cupidità, del desiderio di indipendenza.

Esso logora straordinariamente una gran quantità di energia nervosa, e la sottrae al riflettere, allo scervellarsi, al sognare, al preoccuparsi, all'amare, all'odiare".

Sempre domenica è un lavoro sul lavoro.
È un lavoro sul tempo, l’energia e i sogni che il lavoro quotidianamente mangia, consuma, sottrae.
Sul palco sei attori su sei sedie, che tessono insieme una trama di storie, che aprono squarci di e-sistenze incrociate.
Sono vite affaccendate nei quotidiani affanni, vite che si arrovellano e intanto si consumano, che a tratti si ribellano eppure poi si arrendono, perché in questo carosello di moti e fallimenti è il lavoro a suonare la melodia più forte, quella dell’ineluttabile, dell’inevitabile, del così è sempre stato e del sempre così sarà.
Sempre domenica è un coro di anime, una sinfonia di destini.
Ma è – soprattutto - un canto d’amore per gli esseri umani, per il nostro starcene qui frementi ep-pure inchiodati, nell’immobilità di una condizione che una tenace ideologia ci fa credere da secoli non tanto la migliore, quanto l’unica – davvero? – possibile.

IL FESTIVAL 20 30

Chi ha tra i venti e i trent’anni oggi è nei guai. I giovani non lavorano. I giovani non hanno voglia di lavorare. I giovani lavorano gratis, vivono di rendita, sono già stanchi, sono sottovalutati, sono sopravvalutati, non hanno potere, non hanno rispetto, non ce la faranno mai, saranno precari a vita, non avranno la pensione, sono degli sdraiati, sono pessimisti, sono troppo ottimisti, sono choosy, bevono troppo, sono strozzati da una società gerontocratica, non è colpa loro, non si interessano di politica, sono estremisti, hanno pochi diritti, hanno troppi diritti, stanno sempre attaccati al computer, escono tutte le sere, non sono pronti, pazienti, elastici. Questo dicono di noi. Quelli che hanno il doppio dei nostri anni. Giunto alla quinta edizione, Festival20/30 continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance. Tutto scandalosamente gratis.

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