BOLOGNA MODERN / LUDUS GRAVIS
Nuove sonorità per l’ensemble di soli contrabbassi fondato nel 2010 e diretto dal solista e compositore Daniele Roccato. La particolare formazione dell’ensemble si è fin da subito imposta come un’autentica novità nel panorama contemporaneo, attirando l’attenzione di autori che hanno segnato la storia della musica, come Henze, Riley, Bryars, Scodanibbio, e ricevendo inviti da molti dei più prestigiosi festival europei. Nel suo programma per Musica Insieme, Ludus Gravis coniuga innovazione e senso ludico, appunto, fra il sole danzante del Mirage di Sofia Gubaidulina e una prima assoluta di Tonino Battista.
Francesco Platoni, Giacomo Piermatti, Alessandro Schillaci, Paolo Di Gironimo, Andrea Passini, Mauro Tedesco, Rocco Castellani, Alessio Cordaro contrabbassi
Daniele Roccato direttore e solista
Musiche di Roccato, Perocco, Cifariello Ciardi, Sani, Bryars, Gubaidulina, Battista
SPACE INVADERS / CLAUDIO GIUNTA CON ENRICO FORNAROLI
A cinquant’anni dallo sbarco sulla luna, a quaranta dall’arrivo di Space Invaders nelle nostre camerette, cosa è successo tra noi e gli alieni: sono già arrivati e li abbiamo sconfitti? Sono tra noi e non li vediamo? Arriveranno domani?
Come gli alieni ci hanno conquistato:
Il graphic novel
Visivamente, l’invasione aliena è una manna per i disegnatori: perché il tema ha sì dei caratteri ‘obbligati’, ma lascia grande libertà a chi deve reinterpretarlo in una graphic novel. Conoscete L’eternauta di Oesterheld e Solano López, Nameless di Grant Morrison, Lake of Fire di Nathan Fairbairn e Matt Smith? No? Beh, dovreste, perché molto del nostro attuale immaginario sugli ‘invasori’ viene da lì…
IL MEDITERRANEO: L'ALTRA RIVA
Il primo appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna con un focus particolare sugli intrecci ininterrotti tra i popoli dei Paesi del bacino del Mediterraneo.
Il Mediterraneo è da migliaia di anni un luogo di incontro tra civiltà e culture diverse, che hanno lasciato sulle sue sponde tracce indelebili del loro passaggio, leggibili attraverso i monumenti, i siti archeologici e le città storiche. Senza parlare degli infiniti scambi culturali che si sono avuti in tutti i campi, dalla scienza alla cucina.
Queste testimonianze e queste tradizioni non sono solo tracce del passato, ma possono essere oggi uno strumento potente per la costruzione dell’identità comune dei popoli mediterranei.
QUARTETTO LYSKAMM / APOLOGIA DEL QUARTETTO IV
Nell’ampia letteratura novecentesca per quartetto d’archi il qualificato Quartetto Lyskamm si concentra sulle avanguardie internazionali del secondo dopoguerra, ormai canonizzate come voci del "classico moderno": Cage, Carter, Ligeti. Esegue il Quartetto 1950 di Cage e il secondo Quartetto di Carter, l’altra faccia della modernità americana, oltre alle cangianti Métamorphoses nocturnes di Ligeti. Si spinge sino ai nostri giorni con un lavoro di Marco Stroppa, propugnatore di un neo-umanesimo che unisce organici tradizionali a modernissime tecnologie. La vita immobile, dedicato al Quartetto Arditti e al Quartetto Lyskamm, è una composizione per archi articolata in sette piccole “macchine musicali” che sviluppano di volta in volta un solo tipo di atmosfera sonora.
musiche di Cage, Carter, Ligeti, Stroppa
MAURIZIO DE GIOVANNI / CANZONI PER IL COMMISSARIO RICCIARDI
Ci sono storie che sono come canzoni. Ci sono storie che scorrono tra le pieghe di altre storie. Storie dolcissime, disperate. Ci sono storie che segnano lo scorrere dei giorni. Nei romanzi di Maurizio de Giovanni ci sono storie così. Storie che spuntano tra le pagine di un'altra storia per regalare una sospensione struggente. Storie che i lettori hanno imparato ad amare e che aspettano di sbucare tra i meandri di un’indagine, tra gli incubi del commissario Ricciardi. Storie che hanno il colore, i ritmi, la poesia di Napoli e della vita che brulica tra vicoli e palazzi della città. Ci sono storie bellissime che chiedono di essere raccontate. E che solo chi le ha scritte può raccontare con gli accenti, le pause, i ritmi del cuore. Ci sono storie splendide che chiedono di essere cantate. E solo la musica nella quale si sciolgono le parole può farle vibrare davvero.
DORI GHEZZI / ANCHE LE PAROLE SONO NOMADI
Anche le parole sono nomadi: i vinti e i futuri vincitori cantati da Fabrizio De André nei testi delle canzoni e nei suoi interventi in pubblico.
Il libro, con la postfazione di Erri De Luca, nasce dal desiderio di leggere, insieme e di nuovo, quei testi, scritti da Fabrizio De André o insieme ai suoi preziosi collaboratori, per riflettere sui contenuti che ha posto alla sua e alla nostra attenzione: gli ultimi, gli emarginati, il potere, la libertà, l'anarchia, la guerra, solo per citarne alcuni.
In queste pagine sono raccolti più di quaranta brani che si sviluppano seguendo un nuovo percorso, curato dalla Fondazione De André Onlus, in cui le storie, i volti e i sentimenti cantati da Fabrizio De André non ci parlano solo di vite negate e di vite subite, ma anche di riscatto. Ad accompagnare i testi delle canzoni, le introduzioni e le riflessioni con cui De André presentava i brani in scaletta durante i concerti.
ELINOR FREY - PATXI MONTERO - PAOLA PONCET / BACH versus HÄNDEL III
Elinor Frey (violoncello a cinque corde), Patxi Montero (viola da gamba) e Paola Poncet (clavicembalo) mettono in scena scambi e ibridazioni di repertorio tra violoncello e viola da gamba, due strumenti cugini che sul finire del Seicento – specie in Francia, Germania e Inghilterra – si sono contesi il primato nelle sale di corte. Il violoncello, mirabolante invenzione di strumentisti emiliani e napoletani, gareggiava con l'aristocratica viola da gamba dal suono alonato. Così, nel presente programma, la Suite per violoncello n.2 di Bach viene eseguita da Montero sulla viola da gamba, mentre la Partita n.2 per violino viene trasposta dalla Frey sul violoncello. Vicina all’esplicita indicazione bachiana per strumento “a cing acordes” l’esecuzione della Suite n.6 BWV 1012. Sono giochi timbrici suggestivi, di sicuro effetto per le nostre orecchie.
musiche di J.S. Bach, C.Ph.E. Bach
BOLOGNA MODERN / LUBOMYR MELNYK
Alla vigilia dell’uscita del suo ultimo album, Musica Insieme porta per la prima volta a Bologna Lubomyr Melnyk, interprete e compositore di origini ucraine, noto anche come “il profeta del piano” per la sua devozione allo strumento. Attivo sin dagli anni Settanta, autore in particolare di produzioni legate alla danza sulle geniali coreografie di Carolyn Carlson, Melnyk è anche l’inventore della continuous music, ovvero “un flusso ininterrotto di note che scorrono velocissime, un magico fluire connesso alla natura, un fiume in piena di estatica energia”. Melnyk si appresta a celebrare il settantesimo compleanno con il suo tour europeo: il pubblico potrà così ascoltare la sua inedita tecnica, che egli stesso ha spesso paragonato alle arti marziali.
pianoforte Lubomyr Melnyk
STEFANO MASSINI / LADIES FOOTBALL CLUB
Il fenomeno del calcio femminile nacque in Inghilterra, negli anni della Prima Guerra Mondiale. Squadre, divenute poi leggendarie come le Dick Kerr’s Ladies, si formarono fra le operaie di stabilimenti tessili o di munizioni, e in breve tempo crebbero a dismisura nell’affetto e nel seguito del pubblico, procurandosi l’aperta ostilità delle istituzioni maschili del calcio.
Molte di queste squadre furono dunque costrette a sciogliersi per legge, dopo pochi anni di incredibili successi. Questa è la storia di una di loro.
LELLA COSTA / CIO' CHE POSSIAMO FARE. LA LIBERTÀ DI EDITH STEIN E LO SPIRITO DELL'EUROPA
Una donna. Che nasce ebrea e muore in quanto ebrea e sarà santificata dalla Chiesa cattolica. Che diventa l’allieva prediletta di uno dei più grandi filosofi del Novecento e a cui verrà negata la carriera accademica. Che si impegna per i diritti delle donne e si farà suora di clausura. Una vita sempre in prima linea: dalle aule universitarie agli ospedali da campo della Prima guerra mondiale, dalla scelta appassionata della conversione all’orrore di Auschwitz.
Lella Costa si confronta con Edith Stein in un libro che ne ripercorre la parabola umana e si misura con il suo pensiero, un ideale dialogo a distanza tra due donne di buona volontà: diversissime, ma alleate per tutto ciò che conta.