SAHARA: ABITARE IL DESERTO
Incontri in ricordo di Sebastiano Tusa
Il secondo appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna con un focus particolare sugli intrecci ininterrotti tra i popoli dei Paesi del bacino del Mediterraneo. ->Mancava punto
Il tema viene sviluppato su tre direttrici: terra, acqua e aria, semplici elementi delle cosmogonia classica. In realtà essi rappresentano le grandi risorse sulle quali hanno preso forma i saperi millenari che hanno consentito ai popoli del deserto non solo di sopravvivere a condizioni ambientali estreme, ma anche di creare civiltà e culture che, oggi più che mai, possono essere un inestimabile riferimento per l’uso appropriato delle risorse di cui la nostra cieca modernità ha smarrito la consapevolezza e ogni capacità di governo.
Intervengono: Guido Moretti e Yasmine Terki
MDI ENSEMBLE / APOLOGIA DEL QUARTETTO V
Il programma accosta l’intenso Quartetto per archi n.1 “Sonata a Kreutzer” di Janáček alla penetrante voce dell’Est di Sofia Gubaidulina; un frammento estatico di Brian Ferneyhough, Adagissimo, al Quartetto n.2 di Holliger legato all’avanguardia storica viennese. Chiude il concerto Black Angels, un pezzo di sontuoso postmodernismo dell’americano George Crumb.
MDI Ensemble, formatosi a Milano nel 2002, si è specializzato nel repertorio contemporaneo e affianca la collaborazione con affermati compositori alla proposta di prime esecuzioni assolute dedicate a giovani artisti emergenti.
musiche di Janáček, Gubaidulina, Ferneyhough, Holliger, Crumb
MARIO TOZZI E LORENZO BAGLIONI / CLIMA: TEMPO SCADUTO. FA UN POP PIÙ CALDO
Mario Tozzi è il geologo, ricercatore del CNR, che da anni in tv, radio e attraverso il suoi libri predica agli amministratori, ai politici e alla gente l’importanza di un comportamento consapevole e oculato per preservare il pianeta dai cataclismi ingenerati dallo sfruttamento irresponsabile delle risorse.
Lorenzo Baglioni, classe ‘86, è cantante, attore e matematico. Ha fatto confluire queste tre abilità in una vocazione: semplificare, ridurre ai minimi termini, con l’aiuto dell’ironia e della musica, i temi più ostici.
Dal loro incontro è nato il progetto di potenziare la forza divulgativa di entrambi mettendola al servizio dell’emergenza che ormai non possiamo più tacere: il cambiamento climatico.
CONVIVIO SPETTACOLARE QUANDO ESSERE IGNORANTI CREATIVI È MEGLIO CHE ESSERE ESPERTI
Il 3 novembre ci ritroveremo di nuovo insieme per una anticipazione della prossima edizione dell’ErrorDay dedicata ad Economia ed errore, introdotta da BYUROKRATIYA, la Danza Timbrale. Ci interrogheremo, camminando sul filo del rasoio dell’elogio all’arroganza, sull’importanza dell’essere ignoranti in un determinato campo per poter trattare il terribile tema dell’errore e della mancanza di visione degli esperti: con tutte le relative conseguenze sull’organizzazione e la diffusione della conoscenza.
A guidarci erroristi, luminari e, soprattutto, luminosi ospiti, tra cui il l’entomologo Gianumberto Accinelli, il prorettore al trasferimento tecnologico ed ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova, Fabrizio Dughiero, il musicologo Massimo Privitera (con chitarra) e Alberto Piancastelli (con matita).
SPETTACOLO COMICO MOLTO SERIO / L’IGNORANTE INNOVA MEGLIO. DILETTANTI E POTENZIALE DELL’IGNORANZA CREATIVA
Il 2 e il 3 novembre sono due giorni perfetti (facendo pure le corna!) per parlare dell’errore fatale che risorge nel suo contrario, trasformandosi in successo clamoroso. In questa edizione speciale dell’ErrorDay, il solito gruppo affiatato condotto da Clelia Sedda, insieme agli erroristi Roberta Giallo e Alberto Piancastelli si impegnerà in una riflessione comica molto seria sull’importanza dell’ignoranza per l’innovazione e la creatività con uno dei massimi studiosi italiani di economia dell’innovazione, Piero Formica, che canterà i creatori di percorsi verso innovazioni radicali (Guglielmo Marconi docet), Mario Pittalis, impiegato pubblico, con il suo “Hostile Design” e Annagiulia Gramenzi, medico e docente di storia della medicina che, partendo dal presupposto di come a priori Marconi e il ciarlatano siano indistinguibili, ci terrà una dotta e faceta conversazione dal titolo: “Comprate il mio specifico, per poco ve lo do”.
RACINES DE SONGE / ROOTS OF DREAM
Esperienza sensoriale, pittura vivente in cui lo spettatore può scegliere se essere guidato verso un mondo tutto suo. Racines de Songe è il primo scenario del solo coreografico Racines, che vuole rivelare la parte inferiore dei nostri iceberg invitandoci ad immergerci nella terra, la testa prima.
Un personaggio senza volto si muove attorno a un tavolo.
È un'impressione o la terra si muove sotto i suoi piedi?
Siamo nel suo laboratorio o nella sua camera da letto?
Come spettatori ci poniamo tutte queste domande, per lasciarci finalmente andare e immergerci nel terreno.
A seguire incontro con l’artista.
ROBERTA INVERNIZZI, FABIO BONIZZONI, LA RISONANZA ENSEMBLE / BACH versus HÄNDEL IV
Fra le Cantate per voce sola, strumenti e basso continuo firmate da Händel, quelle offerte nell'odierno programma sono scene drammatiche in miniatura, composte durante il soggiorno romano del 1707-1708 e presumibilmente destinate al soprano Margherita Durastanti, virtuosa di Casa Ruspoli nonché sua futura collaboratrice nei teatri veneziani e londinesi. Sotto la direzione storicamente informata di Fabio Bonizzoni, il soprano Roberta Invernizzi è da vari anni interprete d'elezione per questo repertorio, associando all'eccellenza tecnica una non comune intensità espressiva.
musiche di Händel, Corelli
RESTITUIRE. PICCOLO ATTO POETICO
Condivisione pubblica del laboratorio Corpo Memoria a cura di Frey Faust, Francesca Pedullà e Sandro Beltramo con i partecipanti e le partecipanti al laboratorio.
Per questo appuntamento, che vuole essere condivisione collettiva, verranno scelti alcuni dei momenti più significativi nati durante il laboratorio Corpo Memoria, percorso che fonde l’esperienza del movimento (Frey Faust e Francesca Pedullà) con quella del tratto grafico (Sandro Beltramo), che coniuga danza e disegno secondo i principi dell’Axis Syllabus per far affiorare memorie, riaffermarle, riconoscerle e continuare a conoscersi. Il pubblico avrà la possibilità di osservare semplicemente, di osservare partecipando - apportando la sua prospettiva attraverso la rappresentazione grafica - o di partecipare attivamente alle pratiche proposte.
IO SONO, QUEL TESSUTO CHE CONNETTE
All’interno di Scie, Festival internazionale di danza dedicato alla ricerca e all'incontro tra arti, scienze e culture, Frey Faust - autore del Network di ricerca internazionale Axis Syllabus - insieme alla danzatrice e ricercatrice Emanuela Iacopini, e all'artista visivo-performativo Jacques André Dupont, si incontrano in una lecture-performance dedicata alla fascia, il bianco involucro che «bisogna togliere per vedere qualcosa». Cenerentola della scienza, la fascia è oggi di grande interesse in campo medico e artistico in quanto forma una rete tensionale continua che attraversa tutto il corpo, rivestendo e connettendo ogni singolo organo, ogni muscolo, ogni nervo o cellula muscolare. La sua identità è ancora controversa, ma diversi congressi mondiali continuano ad approfondirne la conoscenza, il numero di pubblicazioni su riviste scientifiche cresce, così come le applicazioni terapeutiche e la sua influenza nello studio del movimento e della danza. Io sono, quel tessuto che connette, raccoglie esperienze tra arte e scienza sulle implicazioni generate dalla scoperta di questo nuovo organo.
CORPO MEMORIA / TRA DANZA E GESTO GRAFICO
Frey Faust - autore dell'Axis Syllabus - e Francesca Pedullà - da lungo tempo parte del Network di internazionale di ricerca Axis Syllabus - e Sandro Beltramo - artista visivo - condurranno Corpo Memoria. Il Corpo porta con sé tracce antiche e recenti dei suoi continui dialoghi con l’ambiente – fisico, sonoro, emotivo, sociale, culturale, politico. In questo senso è un archivio prezioso di informazioni, esperienze, storie. Danzare, da soli e insieme agli altri, può essere un modo per far affiorare memorie, riconoscerle, continuare a conoscersi. Nello stesso modo in cui danzando si possono evocare memorie, disegnando possono affiorare le figure della mente che provengono dalla memoria del corpo. Il laboratorio - che usa sia strumenti dell’Axis Syllabus che del disegno - è rivolto a danzatori, attori, musicisti, professionisti e amatori del movimento, artisti visivi e a tutti coloro che sono interessati a sperimentare un’accurata percezione del corpo e riscoprirne le potenzialità espressive. Il percorso prevede una restituzione pubblica alla sua conclusione.