ELEONORA DANCO / INTRATTENIMENTO VIOLENTO

Un format teatrale che contiene testi, poesie, dialoghi e monologhi di un’attrice attenta al contemporaneo e alle nuove forme di ricerca come Eleonora Danco. Un mix dei cavalli di battaglia accompagnati da alcuni testi inediti che riportano alla luce personaggi incastrati nell’infanzia, stralci di strada, stati d’animo dal linguaggio spiazzante e diretto. In questo recital la donna non è un elemento tranquillizzante ma tocca tutti i punti della condizione umana, creando un’energia provocatoria e fisica. I personaggi raccontati, in slang romano, sono tutti invischiati in conflitti adolescenziali animati da un impulso, anche inconscio, di esprimersi senza memoria. Sono intrisi di vitalità, spinti dalla necessità di affermarsi ma incapaci di prendere una qualunque direzione.


TEATRO COMUNALE BOLOGNA MODERN / 2VI0LINI21

La musica d’oggi trae linfa anche dalle energie di giovani straordinari interpreti, e la scuola violinistica italiana in particolare si conferma una inesauribile fucina di talenti, dal Seicento al 2021. Laura Marzadori poi è un orgoglio tutto bolognese, scelta a soli 25 anni da una giuria presieduta da Daniel Barenboim come primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Insieme a lei, Andrea Obiso, a sua volta primo violino di spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e premiato in competizioni internazionali come il “Prix Ravel” e l’“ARD” di Monaco. Attraverso il dialogo fra le corde dei rispettivi strumenti, Marzadori e Obiso hanno voluto creare un “binario per il futuro”, un messaggio di unione e di rinascita che viaggia a sua volta sulle note dei grandi compositori degli ultimi due secoli.


TLON / SCUOLA DI FILOSOFIE: HANNAH ARENDT

Lo scopo di ‘Scuola di filosofie’ è pratico: riportare le riflessioni dei grandi pensatori scelti da Maura Gancitano e Andrea Colamedici nelle strade della città e nelle dinamiche quotidiane perché è proprio nelle piazze e fra le persone che è nata e prospera la filosofia. In questo incontro dedicato a Hannah Arendt, che più che filosofa preferiva farsi chiamare tecnica politica, si entra in un corpo a corpo con i concetti di azione e relazione, con la natura del potere e con la tendenza umana di andarsi a cacciare nei totalitarismi. Ecco perché è necessario riscoprire il senso di comunità e l’importanza di una vita attiva attraverso una spregiudicata analisi della società di massa e una denuncia dell’uomo contemporaneo condannato a una sostanziale solitudine.


FABIO TROIANO / IL DIO BAMBINO

Questo monologo, scritto nel 1993 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, racconta una normalissima storia d’amore che si sviluppa nell’arco di alcuni anni e che offre l’occasione agli autori di indagare sul lato più infantile del maschio. La domanda è: l’Uomo ce l’ha fatta a compiere il proprio percorso di crescita e a diventare adulto oppure è rimasto irrimediabilmente bambino? La regia di Giorgio Gallione, prezioso promotore di una nuova vita scenica dei copioni di Gaber (recente è ‘Il Grigio’ con Elio), valorizza un testo che ci parla ancora oggi con empatia e efficacia. Troiano, attore di teatro, cinema e tv, ci offre un’interpretazione funambolica, in un’appassionante lettura scenica che anticipa il debutto previsto a novembre. Dice Gallione: “Un resoconto teatrale di tragicomica e potente contemporaneità”.
Lorenzo Scuda degli Oblivion contrappunta il monologo con frammenti di canzoni di Gaber che sottolineano, evocano e guidano lo spettatore nell’interpretazione del racconto teatrale.


SIMONETTA AGNELLO HORNBY / PUNTO PIENO

Andrea Sorci, in preda a un accesso di rabbia, uccide la sua domestica “continentale”. L’omicidio viene insabbiato dal figlio illegittimo del barone Sorci, il potentissimo Peppe Vallo, altrimenti noto come l’Americano. Rico, nipote di Andrea, che sa ma non parla, è un uomo tormentato, deluso dalla Sicilia ferita del dopoguerra: vive accanto a Rita, che ama e non può fare a meno di tradire.
Eppure qualcosa si muove: tre donne, le zie che i Sorci hanno ribattezzato “le Tre Sagge”, fondano nella sagrestia della chiesa dei Santi Scalzi il Circolo del Punto Pieno, dove ricamano corredini, tovaglie, lenzuola, asciugamani. Dalla nobildonna alla monaca di casa, alla prostituta, in quel “tripudio febbrile delle dita” si dà forma a una sorta di adunanza femminile dove si discute, si commenta, ci si consola, si offre una speranza di cambiamento e si rammendano traumi sociali e famigliari. È una nuova sorellanza basata su una “separazione dal mondo fuori che solo le donne, quando sono insieme, riescono a creare e a difendere”.
Intanto, però, l’uomo vola sulla Luna, gli studenti si ribellano. E la tensione positiva dei movimenti a cavallo fra gli anni sessanta e settanta si scontra con le contraddizioni dell’isola.
Dal 1955 al 23 maggio del 1992, quando furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, Simonetta Agnello Hornby tiene stretto il filo della saga famigliare cominciata con Caffè amaro e proseguita con Piano nobile per consegnarci un appassionante ricamo di omicidi, ossessioni, amori, violenze della Sicilia uscita martoriata dal Secondo conflitto mondiale e pronta a patire, protagonista e vittima, altre guerre.

“Siamo fragili, e siamo imperfetti. Imperfetto è il mondo, non l’amore. E noi ricamiamo, continuiamo a ricamare, con amore.”

Evento a cura di Feltrinelli Ravegnana - Prenotazioni su eventbrite a questo link


@PIUTTOSTO_CHE PIERLUCA MARITI / HO FATTO IL LICEO CLASSICO

Pierluca Mariti, o meglio @Piuttosto-Che, influencer e nuovo esponente della comicità social, arriva per la prima volta a Bologna per raccontare qualcosa di sé con una serie di letture intitolate ‘Ho fatto il liceo classico’. Si tratta di testi ironici e dissacranti che prendono le mosse da ricordi personali (in cui sarà facile riconoscersi) e note di costume. Bersaglio preferito non può non essere, in chiave scherzosa, la cultura di quei grandi classici sempre presenti nei programmi scolastici italiani. Dice Mariti: “Prendo tutto con ironia e autoironia perché si può essere leggeri anche su argomenti molto seri. Ride bene chi ride di sé”. Lo spettacolo fa parte di Uni Reading, rassegna di letture non convenzionali organizzate da We Reading e dalle associazioni studentesche dell’università di Bologna.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:
E' possibile prenotare i posti in sala per l'evento a cura We Reading inviando una mail a bologna@wereading.it

In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, per poter accedere sarà necessario presentare il Green Pass.


TEATRO COMUNALE BOLOGNA MODERN / LA QUINTA STAGIONE

Grazie alla maestria dell’ensemble barocco L’Astrée e alla creatività di Fabrizio Festa, Le Quattro Stagioni di Vivaldi, capolavoro fra i più celebri e amati della storia,saranno “attraversate” da una Quinta Stagione, ispirata al calendario cinese e affidata al violino elettrico di Francesco D’Orazio, in un dialogo ricco di suggestioni.
In occasione del concerto, il pubblico potrà assistere ad uno straordinario esperimento di Musical Artificial Intelligence, ovvero l’applicazione di un nuovo metodo,il Brain Computer Interface, in grado di tradurre in suono direttamente le onde cerebrali.

Biglietti in vendita sul circuito Vivaticket. Nelle giornate di concerto, la biglietteria sarà aperta presso l’Oratorio di San Filippo Neri a partire dalle 19.
Posto unico € 15.
Abbonati Musica Insieme e Teatro Comunale, titolari Card Cultura e tessera dell’Istituzione Biblioteche di Bologna € 10.
Under 30, Studenti Università e Conservatorio € 5.
Info: 051 271932 – www.musicainsiemebologna.it –info@musicainsiemebologna.it – App MusicaInsieme

In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, per poter accedere sarà necessario presentare il Green Pass.


DRUSILLA FOER / MI RACCONTO

Si può pensare che alla mia età si decida di scrivere un libro per fare il punto della situazione. Non ho mai sentito l’esigenza di mettere in successione gli eventi della mia esistenza come quando ci si mette in fila al cinema per vedere il film della propria vita.
Piuttosto ho colto questa preziosa occasione per riprendere contatto con i luoghi della memoria, ma soprattutto per rendere onore all’indelebile, agli incontri che mi hanno segnato, allo stupore dei sentimenti. Una vita randagia, emozionata e combattuta. Una vita non male.
Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile. Ve la resituisco senza vergogna, con l’intenzione di divertire o di ispirare, contando su un tenero perdono per la tonalità presuntuosa di questa speranza, tipica di una anziana signora forse un po’ vanesia.


STEFANO FRESI / SHANTARAM

Nel 1978 il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. E’ diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l’Australia come ricercato, vivere in nove Paesi differenti, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana. E raccontare la sua vita in un romanzo epico, ‘Shantaram’ appunto, di cui Stefano Fresi attore tra i più amati del cinema contemporaneo (“Smetto quando voglio”) ci da un saggio raccontandoci la sua esperienza nel mondo degli audiolibri.


GIOELE DIX / LEGGENDO BUZZATI

Il ciclo di incontri dedicato agli interpreti più importanti della scena italiana e al loro rapporto con la letteratura ci porta ad un incontro straordinario: Gioele Dix che legge in audiolibro l’opera di Dino Buzzati. Una serata costruita su una chiacchierata e su una testimonianza del lavoro svolto. Gioele Dix ha reso omaggio a ‘Il deserto dei tartari’ e ‘Il segreto del Bosco Vecchio’, in vari modi: in presenza (ad esempio al teatro Franco Parenti a Milano) e soprattutto on line (sui suoi social). Una serie di pillole letterarie che hanno incantato il pubblico. L’attore ha letto anche alcuni dei romanzi più famosi dello scrittore, da ‘Un amore’ a, appunto, ‘Il deserto dei tartari’. ‘Il Colombre’ e i ‘Sessanta Racconti’, restituendoci il mondo di Buzzati uno dei più importanti scrittori fantastici del ‘900: magico misterioso e attraente.