IL RACCONTO DI FILIPPO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i tesori artistici che custodisce? Domande cui offre una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo itinerante che è un po’ visita guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta di un percorso spettacolare per gruppi ristretti di spettatori: tre attori conducono il pubblico negli angoli più suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni personaggi storici e fantastici legati al luogo, a partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno anche un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa donna scampata dai bombardamenti del 1944.
Biglietti acquistabili su Viva Ticket
GIADA MESSETTI / LA CINA OGGI
Cosa sappiamo della Cina? Che è la seconda potenza mondiale e che in un mondo multipolare il suo peso economico e politico è sempre più imprescindibile. Ma il racconto che si fa di questo Paese è troppo spesso legato a stereotipi o a luoghi comuni.
Giada Messetti da molti anni si occupa di Cina ed è diventata un punto di riferimento anche grazie ai saggi pubblicati. Al San Filippo Neri propone un viaggio originale e alla portata di tutti nella Cina odierna. Uno storytelling suggestivo accompagnato da immagini e video esplicativi per aiutarci a capire il Dragone.
MARCO CAVICCHIOLI E GUGLIELMO PAGNOZZI / L’URLO DELLA BEAT GENERATION
Continua la nostra cavalcata attraverso la bEAT Generation con altri due autori Allen Ginsberg e Gregory Corso di cui presentiamo due lunghe poesie.
L'urlo di Ginsberg che è un po' il ritratto di una generazione in lotta con gli Stati Uniti d'America che li ha partoriti e con questo sistema assolutamente autoritario è razzista.
La seconda è Bomba di Gregory Corso, una poesia sarcastico-ironica estremamente pacifista contro tutte le guerre e tutte le bombe che infestano il nostro pianeta.
BOLOGNA MODERN / ENSEMBLE ZIPANGU / XU FENGXIA / FABIO SPERANDIO ASIA E OCEANIA
Il viaggio di Bologna Modern alla scoperta delle musiche del mondo si conclude nel Paese del Sol Levante, ed è proprio da questi luoghi che l’Ensemble Zipangu trae il proprio nome, ispirandosi all’omonimo pezzo di Claude Vivier, a sua volta riferito alla descrizione del Giappone – Gipangu – data da Marco Polo nel suo Milione. Zipangu è prima di tutto una categoria della mente, il piacere della scoperta di panorami sonori nuovi, il coraggio di tentare là dove nessuno è ancora arrivato. Questa essenza si rispecchia nell’attività dell’Ensemble, formato dagli archi del Teatro Comunale di Bologna, che inserirà in programma ben tre importanti prime esecuzioni italiane: dal Concerto per gu-zheng (un tipico strumento a corde cinese) di Tan Dun a Birrung di George Lentz, per giungere ai colori dell’Oceania con la String Sonata No. 3 di Peter Sculthorpe.
IL RACCONTO DI FILIPPO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i tesori artistici che custodisce? Domande cui offre una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo itinerante che è un po’ visita guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta di un percorso spettacolare per gruppi ristretti di spettatori: tre attori conducono il pubblico negli angoli più suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni personaggi storici e fantastici legati al luogo, a partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno anche un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa donna scampata dai bombardamenti del 1944.
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MARCO CAPPATO
“Stasera vi parlerò di politica! Cosa ci può essere di più deprimente? Un tempo non era così: si parlava di politica al bar, in cucina al lavoro, ci si appassionava. Oggi chi parla di politica in una serata tra amici sa che la volta successiva non sarà più invitato. E invece… La politica può essere divertente e utile. Si può fare politica divertendosi. Si può fare politica anche senza eleggere nessuno e anche senza volere essere eletti.”
E’ la rivoluzione delle assemblee dei cittadini estratti a sorte. Marco Cappato, politico e attivista italiano, già esponente dei Radicali e attualmente Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e “Co-Presidente di Eumans, proverà a spiegarlo con un gioco interattivo che coinvolgerà il pubblico.
FONTANAMIX / PERFORMING XENAKIS
In collaborazione con il Convegno “Xenakis Rimane - Venezia”
Con contributi musicologi a cura di:
Alhambra Superchi direttore
Se è vero che la musica è un gioco da bambini, la musica contemporanea, specie quella in cui è maggiormente presente la dimensione di indeterminatezza, è un campo di azione ideale per lo sviluppo dell’esperienza sonora nell’infanzia e nei giovanissimi musicisti. All’interno del “Portrait Xenakis” FontanaMIX propone un progetto speciale dedicato al tema del rapporto fra giovanissimi interpreti e la musica contemporanea. Allievi della HEAR-Haute Ecole des Arts du Rhin e del Conservatorio di Milano e i giovani cantori del Teatro Comunale di Bologna si cimentano nel complesso universo della musica di Iannis Xenakis. Le loro esecuzioni si alterneranno tra i vari contributi musicologi dedicati al grande compositore greco/francese. In prospettiva questa idea vuole creare un occasione per sviluppare un progetto più ampio che possa mettere in relazione lo spettacolo con la formazione, ma anche la comunità e le culture contemporanee.
Con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea.
FONTANAMIX / À L’ÎLE DE GORÉE
Françoise Kubler soprano
Wilhem Latchoumia clavicembalo, pianoforte
Francesco La Licata direttore
Accroche Note ensemble
Armand Angster, clarinetto
Lomic Lamouroux, fagotto
Martin Angster, corno
Louis Bussière, tromba
Elodie Haas, violino
FontanaMIXensemble
Lavinia Guillari, flauti
Riccardo Guerra oboe
Marco Ignoti, clarinetto
Valentino Corvino, violino
Corrado Carnevali, viola
Sebastiano Severi, violoncello
Riccardo Gatti, trombone
Vanessa Matamoros, contrabbasso
Franco Venturini, pianoforte
Programma
Iannis Xenakis
Zyia, soprano, clarinetto e pianoforte (1952) - 15’ - (Accroche Note + FMIX)
Akanthos, per soprano e 8 musicisti (1977) - 12’ (FontanaMIX)
Evryali, per pianoforte (1973) - 11’ - (FontanaMIX)
Charisma, per clarinetto et violoncello (1971) - 4’ - (Accroche Note)
A l’Ile de Gorée, per clavicembalo amplificato et dodici musicisti (1986) - 16’ - (Accroche Note + FMIX)
Due ensemble storici, Accroche Note di Strasburgo e FontanaMIX di Bologna, s’incontrano e rendono omaggio, suonando anche insieme, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande al compositore greco/francese Iannis Xenakis, il cui pensiero musicale, nell’unità di suono, spazio e scienza, è ancora una delle eredità più vive del ‘900.
Il programma, tutto dedicato ad opere da camera, si chiude con una delle partiture più affascinanti di Xenakis, A l’Ile de Gorée, l’isola luogo simbolo della storia non soltanto africana, tristemente nota per essere stata uno dei tanti centri di smistamento e di commercio degli schiavi.
Con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea.
VITO MANCUSO
Serve un'etica per i giorni difficili che stiamo vivendo. Più dell'energia del gas russo o di quella del sole e del vento; più dell'ennesimo vaccino; più di una legge elettorale che funzioni generando governi stabili; più di ogni altra urgenza sociale, politica e economica, noi abbiamo bisogno di etica. E' il pensiero di un intellettuale profondo come Vito Mancuso. “Credo che sia solo l'acqua ad essere più urgente dell'etica – scrive il teologo - Ma l'etica è l'acqua della nostra anima senza la quale l'interiorità inaridisce e alla fine muore. Quante sono le anime morte in corpi ancora vivi che si aggirano per le nostre città?”. E aggiunge: “Non so quanto sia attuale e condivisa questa mia ricerca di etica: a volte ho l'impressione che interessi a pochi, a volte a molti”. Di certo è un tema da indagare e sul quale avviare una profonda riflessione.
ORATORIO MANGANARO
ORATORIO MANGANARO
serata d'onore per Jean-Paul Manganaro in occasione della consegna del Premio Franco Quadri
Jean-Paul Manganaro, autore di Oratorio Carmelo Bene (il Saggiatore, 2022), sarà in dialogo con Luigi De Angelis (Fanny & Alexander). Modera il giornalista Claudio Cumani.
Lunedì 21 novembre 2022 / ore 20.30
BOLOGNA,
Oratorio San Filippo Neri
Via Manzoni 5