TLON / BURNOUT
L’idea che il lavoro sia l’essenza della vita umana è una superstizione moderna che sta mettendo in crisi la salute mentale di milioni di persone. Burnout, dimissioni, ansia e attacchi di panico sono all’ordine del giorno e sempre più persone hanno messo in discussione il proprio rapporto con il lavoro. In questo nuovo ciclo di incontri intitolato ‘Ripensare il Lavoro’, Maura Gancitano e Andrea Colamedici descrivono la situazione attuale e offrono suggerimenti per liberarsi dall’ansia da prestazione e dall’idea che il lavoro renda liberi.
Formazione filosofica per la fioritura personale: Tlon è la scuola permanente di filosofia e
immaginazione condotta da Maura Gancitano e Andrea Colamedici.
DONATELLA ALLEGRO - OSCAR DE SUMMA - TITA RUGGERI - ANDREA SANTONASTASO / ECO PERIFERICA
Nel mese di luglio quattro zone (via Mameli a Borgo Panigale, piazzale antistante il Treno della Barca, giardino del Pilastro e piazza dei Colori) sono state al centro del progetto comunale di Bologna Estate dedicato alle periferie, curato da Mismaonda, ‘Circolare periferica’. Su un palco mobile quattro attori hanno proposto di volta
in volta la narrazione dei quattro quartieri, illustrandone la storia recente, le vocazioni dei residenti e le peculiarità. Ad alcuni mesi da quell’evento i quattro protagonisti di quell’avventura si ritrovano nel cuore della città, all’Oratorio di San Filippo Neri, per riproporre riflessioni, riassumere il senso di quel lavoro e ripensare le dinamiche sociali ed emergenziali legate alla geografia della città.
FANTATEATRO / IL RACCONTO DI FILIPPO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i tesori artistici che custodisce? Domande cui offre una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo itinerante che è un po’ visita guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta di un percorso spettacolare per gruppi ristretti di spettatori: tre attori conducono il pubblico negli angoli più suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni personaggi storici e fantastici
legati al luogo, a partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno anche un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce Homo’) il cardinale
Lambertini (che inaugurò l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa donna scampata dai bombardamenti del 1944.
TLON / SPEZZARE L’INCANTESIMO DEL LAVORO
L’idea che il lavoro sia l’essenza della vita umana è una superstizione moderna che sta mettendo in crisi la salute mentale di milioni di persone. Burnout, dimissioni, ansia e attacchi di panico sono all’ordine del giorno e sempre più persone hanno messo in discussione il proprio rapporto con il lavoro. In questo nuovo ciclo di incontri intitolato ‘Ripensare il Lavoro’, Maura Gancitano e Andrea Colamedici descrivono la situazione attuale e offrono suggerimenti per liberarsi dall’ansia da prestazione e dall’idea che il lavoro renda liberi.
Formazione filosofica per la fioritura personale: Tlon è la scuola permanente di filosofia e
immaginazione condotta da Maura Gancitano e Andrea Colamedici.
DANIEL PENNAC / CAPOLINEA MALAUSSÈNE
Compagnie Mia presenta Capolinea Malaussène, un reading teatrale tratto dall'ultimo libro di Daniel Pennac Capolinea Malaussène. Il caso Malaussène 2, Giangiacomo Feltrinelli Editore in prossima uscita a marzo 2023. Pennac lavora da anni con un gruppo di collaboratori, che fanno parte di Compagnie Mia, con cui produce e realizza reading e spettacoli teatrali.
Sul palco del San Filippo Neri in scena con l'autore anche Pako Ioffredo e Demi Licata, accompagnati dalle musiche di Alice Loup. La mise en espace è a cura di Pako Ioffredo.
L'evento è realizzato in collaborazione con Giangiacomo Feltrinelli Editore e Alliance Française Bologna.
“Non sapevo che i miei ragazzi avessero rischiato di farsi ammazzare nel caso Lapietà. Quando ho scoperto che c’era di mezzo Nonnino, ho capito una cosa: chi non conosce Nonnino non sa di cosa è capace l’essere umano.” - Benjamin Malaussène
La tribù Malaussène è tornata.
“Fuochi d’artificio per dire addio a Benjamin e alla sua tribù.”
Le Temps
SONIA BERGAMASCO E MARCO SCOLASTRA / PAOLINA LEOPARDI RACCONTA MOZART
Per celebrare il 250° anniversario dei viaggi di Mozart in Italia Sonia Bergamasco offre un recital per attrice e pianoforte. Una serata che si snoda attraverso la voce di una testimone d’eccezione e che combina l’ascolto di brani mozartiani con la lettura di testi sulla vita e sul carattere del musicista salisburghese, scritti da Paolina Leopardi, l’amata sorella di Giacomo. Scrive Giovanni Vigliar: “La sorella ripercorre la vicenda terrena di Wolfgang e vi trova analogie con quella di Giacomo: la breve vita, l’odio tenace verso la soffocante città natale, il rapporto problematico con il padre, la mancanza di mezzi che rende difficile la vita del genio”.
Quattro copie del libro di Paolina Leopardi, uscito nel 1837 a Bologna, sono conservate nella biblioteca dell’Archiginnasio.
una proposta di Nino Criscenti
dal libro Mozart di Paolina Leopardi
musiche di Wolfgang Amadeus Mozart
drammaturgia di Sonia Bergamasco
FEDERICA FRACASSI / VIVE! ALBERTINE
Nato come podcast, ‘Vive!’, scritto da Alessandra Sarchi, qui anche in scena, è diventato un libro in cui i destini di dieci protagoniste della letteratura vengono riscritti. Il progetto prova a immaginare un finale diverso per queste figure femminili svincolate da gabbie o convenzioni. Albertine viene nominata più di 2360 volte nel capolavoro di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto. Eppure rimane il personaggio più misterioso, ambiguo e metaforico dell’intera opera.
La sua morte avviene lontano dal narratore che la apprende per telegramma. Niente funerale.
Siamo sicuri che Albertine sia davvero morta? E ancora: chi era Albertine? Un uomo, una donna o entrambi?
CLAUDIA DE LILLO / ELASTICAMENTE PARLANDO
È la prima, l’inimitabile, l’unica Elasti-mamma. Per oltre dieci anni Claudia de Lillo ha firmato una rubrica settimanale su D - la Repubblica che ha conquistato un pubblico sempre più vasto. Amori, viaggi, ansie, famiglia,
scoperte, gioie, pianti, vita: un diario in pubblico. Con umorismo, senso di partecipazione
e inimitabile leggerezza. Ha scritto di tutto, ma soprattutto di sé e della sua famiglia; e attraverso di sé ha parlato di tutto ciò che ci rende uguali e diversi. Il libro raccoglie il meglio di un’esperienza di condivisione non comune.
“La condivisione del proprio privato – scrive – produce sublimi reazioni a catena. Basta spogliarsi perché altri lo facciano. Basta mostrare i propri angoli oscuri per avere accesso a quelli altrui”
FANTATEATRO / IL RACCONTO DI FILIPPO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i tesori artistici che custodisce? Domande cui offre una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo itinerante che è un po’ visita guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta di un percorso spettacolare per gruppi ristretti di spettatori: tre attori conducono il pubblico negli angoli più suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni personaggi storici e fantastici
legati al luogo, a partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno anche un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce Homo’) il cardinale
Lambertini (che inaugurò l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa donna scampata dai bombardamenti del 1944.
FEDERICA FRACASSI / VIVE! MADAME BOVARY
Nato come podcast, ‘Vive!’, scritto da Alessandra Sarchi, qui anche in scena, è diventato un libro in cui i destini di dieci protagoniste dellaletteratura vengono riscritti. Il progetto prova a immaginare un finale diverso per queste figure femminili svincolate da gabbie o convenzioni. Madame Bovary, pur non essendo la peggiore dei personaggi piccolo borghesi che popolano l’omonimo romanzo di Gustave Flaubert, è colei alla quale l’autore riserva un’agonia atroce.
Emma è un alter-ego dello scrittore su cui lui riversa molte delle sue inclinazioni e fantasie. Ma anziché soffocare nel nero dell’arsenico, Emma avrebbe potuto ribellarsi e a sua volta impugnare la penna.