MICO – BOLOGNA MODERN | AXEL TROLESE E MARTA ROVERATO
La finestra aperta da MICO – Bologna Modern sulle musiche del mondo mostrerà perl’edizione 2023 un panorama mediterraneo, con tre focus sulle affascinanti tradizioni dei popoli che si affacciano sul Mare Nostrum.
Si comincia dalla Spagna, con un originale connubio di musica e danza che vede sul palco un giovane pianista e una bailaora flamenca: Axel Trolese, perfezionatosi fra gli altri con Louis Lortie, Maurizio Baglini e Benedetto Lupo, e ospite di sale come la Millennium Concert Hall di Pechino e la Cappella Paolina del Quirinale, e Marta Roverato, vera e propria ambasciatrice del flamenco, che racconterà la “voce dell’anima” dei popoli gitani che hanno attraversato il Medio Oriente e il Mediterraneo.
TIZIANO SCARPA | LA VERITÀ E LA BIRO
Provate a pensare a chi, nella vita, vi ha detto davvero come stavano le cose.
Tiziano Scarpa, per esempio, non potrà mai dimenticare la Studentessa di Filosofia, quella compagna di università così sincera da raccontargli ogni suo tormento d’amore, proprio mentre era a letto con lui.
Sono pagine esilaranti e spudorate, con l’incredibile energia della rivelazione: erotica, sentimentale, a volte anche professionale. Ma la partita in gioco è di quelle che possono cambiarti la vita.
Quello che avete per le mani è un libro che non assomiglia a nessun altro. Un romanzo, un saggio, un memoir, o una dissertazione gioviale e serissima intorno ad alcuni temi cardine del nostro tempo.
Un oggetto narrativo ad aria compressa, che resterà scolpito nella memoria di chi ha sete di verità, ma troppo spesso subisce il contagio della sua malattia cronica: la reticenza.
VITE STRAORDINARIE | LEONARD BERNSTEIN
Il secondo appuntamento di Vite straordinarie punta i riflettori su uno dei massimi direttori e
intellettuali del Novecento: Leonard Bernstein, il cui Dono della musica è raccontato in un “ritratto intimo” affidato alla voce di una star dello schermo come Lauren Bacall, che gli fu molto vicina: celebre la sua “serenata” per i settant’anni dell’amico, The Saga of Lenny, cantata nel 1988 a Tanglewood sulle note di Stephen Sondheim.
Il film mostra momenti epocali come il concerto tenuto a Mosca nel 1959 con la “sua” New York Philharmonic, quando tra il pubblico sedevano Dmitrij Šostakovič e Boris Pasternak.
Completano il ritratto interviste inedite, estratti dalle apparizioni televisive di Bernstein e rarità preziose, fra cui quella che è forse la prima ripresa in assoluto del Grande Lennie, quando, appena ventottenne, rappresentò gli Stati Uniti al Festival della Primavera di Praga del 1947.
TETRAKTIS PERCUSSIONI E ENRICO BAIANO | MUSICA ASSOLUTA E STRUMENTI BEN TEMPERATI
Pensando a Bach. I musicisti del quartetto Tetraktis, inventivo e originale ensemble di percussioni, hanno chiesto a sei compositori italiani viventi di ripensare altrettanti Preludi e Fughe del Clavicembalo ben temperato per il timbro, il suono e i colori dei loro strumenti.
Il progetto si avvale della collaborazione del clavicembalista Enrico Baiano che pone ciascuna di queste ‘reinvenzioni’ di fronte allo ‘specchio’ delle rispettive versioni originali.
In alternanza ai preludi e alle fughe di Bach si ascoltano opere dal linguaggio attuale che cercano di “rendere vivo” un grande compositore del passato, interpretandolo in modo innovativo.
VISITA GUIDATA ITINERANTE CON SPETTACOLO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è
un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i
tesori artistici che custodisce? Domande cui offre
una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo
itinerante che è un po’ visita guidata e un po’
performance teatrale. Si tratta di un percorso
spettacolare per gruppi ristretti di spettatori:
tre attori conducono il pubblico negli angoli più
suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni
personaggi storici e fantastici legati al luogo, a
partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia
che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno
anche un’immaginaria moglie di Ludovico
Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce
Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò
l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa
donna scampata dai bombardamenti del 1944.
ROBERTO MERCADINI | LA DONNA CHE RISE DI DIO
Può sembrare incredibile ma nella Bibbia quando Dio sceglie una persona per affidarle una missione si tratta quasi sempre della persona più sbagliata che si possa immaginare.
Del resto, le figure venerabili dell’Antico Testamento sono in realtà segnate da una moltitudine di colpe e destinate a coprirsi di ridicolo.
Qual è il senso di tutto ciò? Mercadini lo racconta, trascinandoci in una carrellata di prescelti improbabili, guidandoci tra le pagine ardenti delle Scritture e invitandoci a riflettere sulla lezione che si nasconde inciascun versetto.
Non disperare se davanti a un’impresa ti senti impreparato: nessuno puòdavvero conoscere la volontà divina. E magari Dio ha voluto scegliere proprio te.
LORENZO GASPARRINI | CI SCALDEREMO AL FUOCO DELLE VOSTRE CODE DI PAGLIA
Oggi la libertà di parola è chiamata in causa a sproposito soprattutto da chi non ha voglia di assumersi la responsabilità delle parole che sceglie.
Lo stereotipo della femminista fanatica, aggressiva e polemica resiste ma le voci più pedanti, lagnose e insistenti sono proprio quelle di chi si ostina a non riconoscere i problemi di genere.
Nel raccontare e promuovere il pensiero filosofico femminista, Gasparrini ha imparato a riconoscere gli argomenti e gli atteggiamenti dei suoi critici.
Il libro è una collezione di tipi umani ricorrenti, smontati uno per uno, mostrati in tutta la loro inconsistenza e debolezza dialettica. Un pamphlet infuocato per non porgere l’altra guancia.
L’incontro sarà animato da Valeria Fonte, dottoressa magistrale in Italianistica, scrittrice, divulgatrice e militante contro le narrazioni misogine dei media.
ELENA BUCCI | TERRA MATER MATRIGNA
Un lavoro dedicato a Ivano Marescotti, amico e artista che, della Romagna, è stato un meraviglioso cantore.
Scrive Bucci: “Sono cresciuta in una casa di campagna incastrata dentro un paese che cambiava in fretta, fra donne burbere e uomini dalle mani grandi che non mi hanno trasmesso il loro patrimonio di gesti e parole. Sono fuggita, sono tornata e ho scoperto quanto poco sapessi della mia terra mater matrigna che, gelosa del mio girovagare, mi ha afferrato per non lasciarmi più: ogni angolo di paesaggio mi parla, ogni persona è un romanzo”
GIOVANNI GNOCCHI E NURIT STARK | REJOICE!
Giovanni Gnocchi, violoncellista italiano che guarda di frequente anche al repertorio per viola da gamba, e Nurit Stark, violinista di origine israeliana specializzata nel repertorio contemporaneo.
Due interpreti con storie diverse che incrociano i loro archi declinando un programma musicale che abbraccia diversi secoli di musica: repertori antichi proiettati nel presente si intersecano con pagine legate al pensiero del nostro tempo. È un canto a voce sola o a due voci che approda nella sonata per violino e violoncello Rejoice! di Sofia Gubaidulina, ampia pagina del 1981, frutto di una profonda meditazione filosofica.
NICCOLÒ FETTARAPPA E NICOLA BORGHESI | DEI PADRI E DI ALTRE CATASTROFI
É un progetto pensato per l’Oratorio di San Filippo Neri questa proposta formulata da due giovani attori e registi come Nicola Borghesi e Niccolò Fettarappa Sandri.
Si tratta di una indagine attorno al padre (biologico e putativo, politico e spirituale) a partire da tracce biografiche e storiche, descrivendone le sue spigolosità e bassezze morali, la sua tragica marginalità contemporanea e la sua passata centralità al comando.
Un processo ai papà, alle loro mancanze e al loro essere ingombranti, al loro impero morale in decadenza.
Cosa rimpiangiamo e cosa respingiamo di questa figura così imponente e conflittuale?
Bisogna uccidere o amare il proprio padre?
Ma soprattutto, si chiedono i due attori, vogliamo noi essere ancora padri?