GIORGIO IERANÒ | OMERO. NAUSICAA E L’IDILLIO MANCATO
Introduce e modera Federico Condello.
Una principessa incontra un naufrago sulle spiagge di un regno lontano. L’uomo venuto dal mare è Odisseo, re di Itaca: ha conquistato città, guidato eserciti e conosce parole che sanno convincere la mente degli uomini e sedurre il cuore delle donne. Nel VI canto dell’Odissea incontra Nausicaa, non una dea o una maga, come Calipso e Circe; non sposa e madre, come la paziente Penelope. Ma un’adolescente nel cui carattere si alternano innocenza e desiderio, ingenuità e malizia.
Tra lei e Odisseo nasce un dialogo intessuto di ambiguità, da cui traspare la promessa di un futuro destinato a non realizzarsi.
CESAR BRIE | RACCONTAMI DI DOMANI
Attraverso il percorso della vita di due amiche, lo stimato regista internazionale Cesar Brie
racconta una poesia scenica sull’essere donna e sul trascorrere del tempo. É come se il pubblico spiasse le due protagoniste dalla serratura del bagno: conversano, si sistemano, si preparano. Scoprono i cambi della loro figura, si confessano, lavano il corpo e l’anima. In questo bagno gli oggetti più umili ci interpellano e diventano compagni di scena.
I volti ci guardano attraverso lo specchio affinché il reale si riveli come quelle verità che
si possono raccontare solo in segreto.
In scena le attrici Vera Dalla Pasqua e Rossella Guidotti.
CAPPELLA ARTEMISIA | MUSICA PROIBITA
Questo progetto racconta la storia di Eleonora d’Este, giovane badessa che seppe dare al convento di Santa Chiara a Carpi lo sfarzo di una corte rinascimentale.
Lo spettacolo racconterà l’emblematico caso di possessione diabolica nel convento carpigiano, le ambizioni della principessa, l’ansia di libertà delle monache e i giochi di potere che serpeggiavano dentro le mura del monastero.
Il concerto ricostruisce la vita musicale delle monache con brani sacri e profani da autori come Bottegari, Gesualdo, Trabaci, Guaitoli ed altri, nonché le compositrici Sulpitia Cesis e Raffaella Aleotti.
A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
La seconda giornata si concentra sull’Opera dei Pupi siciliani, con uno spettacolo realizzato in collaborazione con il Museo delle Marionette ‘Antonio Pasqualino’ di Palermo.
Originariamente proclamato, nel 2001, tra i “Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”, il teatro dei burattini siciliani, noto come Opera dei Pupi, è iscritto nel 2008 nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.
Questo genere di spettacolo si è sviluppato agli inizi dell’Ottocento e ha vissuto un grande successo tra le classi lavoratrici dell’isola. I pupari hanno raccontato storie basate sulla letteratura cavalleresca medievale e su altre fonti, come le poesie italiane del Rinascimento, la vita dei santi e le storie di noti banditi.
I dialoghi in queste rappresentazioni furono in gran parte improvvisati dagli stessi pupari.
A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
In occasione dei vent’anni dall’adozione della Convenzione UNESCO del 2003 sulla Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, in collaborazione con il Ministero della Cultura e il Comune di Bologna, presentano una giornata di studi e tre momenti performativi incentratisulle pratiche tutelate dall’UNESCO. Per questa prima giornata oltre al convegno ci sarà la rappresentazione di Teatro Nō con Umewaka Naohiko, attore professionista (shite) di una delle più rilevanti famiglie tradizionali, afferente alla scuola Kanze, e il percussionista Ko Seijiro, della prestigiosa Scuola Kosei, suonatore di piccolo tamburo (kotsuzumi).
A seguire canti polifonici sardi rappresentati dai cantori della Confraternita Oratorio di Santa Croce di Castelsardo.
MILA FUMINI | IL CANTO DELLE RICETTE
Mila Fumini è una storica impegnata nello studio dei ricettari di cucina femminili: fonti che sono solo l’ultimo epigono di una tradizione che affonda le sue radici in numerosi scritti di età medievale e rinascimentale come ad esempio il ricettario di Caterina Sforza che conteneva ricette di cibi, ma anche incantamenti o indicazioni di preparati per la cura della bellezza. Con i ricettari raccolti in questi anni Mila Fumini ha dato origine anche a un portale digitale, ‘RAGU-Reti e Archivi del Gusto’, derivato proprio da quella tradizione di scritture a lungo non indagata in maniera sistematica.
Attraverso questa ricerca sono stati raccolti decine di racconti delle autrici di questi scritti. Mila ha ricostruito le loro storie indagandole come a guardare dal buco della serratura di stanze che, questa sera, verranno aperte e approfondite.
VISITA GUIDATA ITINERANTE CON SPETTACOLO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è
un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i
tesori artistici che custodisce? Domande cui offre
una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo
itinerante che è un po’ visita guidata e un po’
performance teatrale. Si tratta di un percorso
spettacolare per gruppi ristretti di spettatori:
tre attori conducono il pubblico negli angoli più
suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni
personaggi storici e fantastici legati al luogo, a
partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia
che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno
anche un’immaginaria moglie di Ludovico
Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce
Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò
l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa
donna scampata dai bombardamenti del 1944.
LUCIANO CANFORA | TUCIDIDE. IL COLPO DI STATO
Introduce e modera Federico Condello.
Accade di rado che uno storico si trovi immerso nel cuore di una rivoluzione e ne esca vivo.
È quanto capitò a Tucidide, nell’anno 411 a.C.
Mentre era impegnato nella scrittura, in tempo reale, della interminabile guerra che condusse
al tracollo l’impero ateniese, lo storico si trovò coinvolto nel fuoco della effimera e sanguinosa rivoluzione oligarchico-radicale che mirava a stroncare lo strapotere popolare e a chiudere il conflitto abbracciando il nemico, assunto come modello e come alleato.
Nel bel mezzo della crisi, Tucidide poté dar vita a questo caso unico della storiografia antica, e non solo: la rivoluzione raccontata dall’interno e dall’osservatorio privilegiato delle più riservate posizioni di comando.
VISITA GUIDATA ITINERANTE CON SPETTACOLO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è
un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i
tesori artistici che custodisce? Domande cui offre
una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo
itinerante che è un po’ visita guidata e un po’
performance teatrale. Si tratta di un percorso
spettacolare per gruppi ristretti di spettatori:
tre attori conducono il pubblico negli angoli più
suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni
personaggi storici e fantastici legati al luogo, a
partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia
che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno
anche un’immaginaria moglie di Ludovico
Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce
Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò
l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa
donna scampata dai bombardamenti del 1944.
MICO – BOLOGNA MODERN | ICHOS PERCUSSION
L’appuntamento conclusivo di MICO – Bologna Modern riassume in una serata tutto il ritmo e la vitalità dei popoli mediterranei, unendo sotto il segno delle percussioni rituali africani e tamburelli baschi, improvvisazioni ispirate al genio di Keith Jarrett e brani di Philip Glass e John Psathas, divenuti classici di un repertorio pieno di fascino e ancora tutto da scoprire.
È proprio questa la missione dei giovani componenti del quintetto Ichos Percussion, nato nel 2016 e divenuto ben presto un ambasciatore riconosciuto della letteratura per percussioni, ospite regolare di Festival e sale internazionali dall’Italia alla Corea.
Un repertorio estremamente coinvolgente e in grado di unire popoli etradizioni apparentemente lontane, come nel brano che concluderà il programma, Dance of the Drums.