ARIANNA SCOMMEGNA | LA VITA DAVANTI A SÉ
“Avevano tutti e due bisogno di amore come non si era mai visto alla loro età, e dovevano unire le loro forze”.
È la storia raccontata in prima persona da un bambino, Momò, nella Belleville miserabile e multietnica degli anni ’70.
Momò vive al sesto piano, a casa di Madame Rosa, ex prostituta che accudisce bambini destinati altrimenti al brefotrofio. Momò è il preferito di Madame Rosa e tra loro si crea un rapporto sincero e stretto che li legherà per sempre.
È una storia che parla di cura e del significato della cura come atto di responsabilità. Momò ci mostra come nelle situazioni più tragiche e amare della vita si possa trovare la forza di sorridere. Il romanzo di Romain Gary La vita davanti a sé è un’iniezione di coraggio, speranza, tenerezza e cura per l’anima.
Il racconto prende forma attraverso la voce e l’interpretazione di Arianna Scommegna e la fisarmonica di Giulia Bertasi.
ÁNEMA | CARTOLINE DAL SUD
Per festeggiare i dieci anni di vita insieme fra Napoli e il teatro, Ánema sceglie di proporre un viaggio per i Sud del mondo: il Sud dell’Italia, ma anche il Sud del Mediterraneo e il Sud delle Americhe.
Troviamo echi di Napoli e di Sicilia, ma anche i ritmi dello chôro, del baião e del tango, come i colori del vicino Oriente. E questi echi si tradurranno in cartoline, cartoline sonore, firmate dai quattro componenti di Ánema e da amici illustri come Egberto Gismonti, Astor Piazzolla, Hermeto Pascoal, e da tutti gli altri che viaggeranno insieme per raccontare il Sud.
AURÉLIEN LEHMANN (TIP TAP) E FRANÇOIS MOSCHETTA (PIANOFORTE) | TAP VIRTUOSO
Tap virtuoso segna l’incontro senza precedenti tra la musica classica e ‘la tap dance americana’. Il ballerino francese Aurélien Lehmann ridefinisce la danza del tip tap portando nuova vitalità ai capolavori del pianoforte classico, con alcuni dei brani più noti del repertorio, da Scarlatti a Gershwin, accompagnato al pianoforte dal pianista virtuoso François Moschetta.
Uno spettacolo di livello mondiale, poetico e potente, creato nel 2022 al Teatro del Châtelet di Parigi davanti a 2000 spettatori.
L’evento è prodotto dall’associazione parigina Musique et Toile, che quest’anno festeggia il suo 20° anniversario, con oltre 4.500 esibizioni al suo attivo.
Tap Virtuoso: la danza del tip tap come non l’avete mai vista né sentita prima!
Un estratto dello spettacolo: https://www.youtube.com/watch?v=sOGMpk4XjvY
PER FUTILI MOTIVI E FRATERNAL COMPAGNIA APS | UN CONCERTO PER DONNE INVISIBILI (O QUASI)
Christine de Pizan, Elizabeth Siddal, Carol Kaye.
Tre epoche diverse, tre storie di donne che nel mondo artistico hanno lasciato un segno, ma ce ne siamo accorti?
Fraternal Compagnia sceglie il coro “Per Futili Motivi” per un nuovo viaggio nell’universo femminile.
Dopo l’ultima rassegna intitolata ‘I Martedì dAlle (grandi) Donne’, l’incontro con il coro polifonico femminile aggiunge una nuova tappa al percorso dedicato alle pari opportunità già intrapreso da Fraternal
Compagnia da svariati anni.
Accomuna le due associazioni un’attenzione particolare al carattere popolare di quanto viene portato
in scena.
Brani suonati e soprattutto cantati accompagneranno letture dedicate alle nostre tre nuove protagoniste, per riscoprirne il prezioso contributo.
CRISTINA CHINAGLIA | DOTTORESSA, MIO FIGLIO SI MUOVE, È NORMALE?
Se pensate che il mestiere di genitore sia stressante, forse non avete mai provato quello di pediatra.
Non siete convinti?
Lo racconta un medico, Paola Di Turi, che negli anni ha raccolto i dialoghi più surreali, incredibili e significativi che le sono capitati nel suo ambulatorio pediatrico. Trasformandoli nel monologo Dottoressa, mio figlio si muove: è normale? curato dal giornalista Emilio Marrese e affidato alla verve satirica dell’attrice Cristina Chinaglia.
Siamo di fronte a quesiti imbarazzanti.
Come quello della mamma di Miriam, che chiede alla dottoressa, dal momento che alla sua piccola viene la tosse quando beve l’acqua con la bottiglia, mentre col bicchiere no, se può scegliere la seconda opzione.
Dia loghi stranianti, dubbi bizzarri.
Eppure… Eppure chiunque ci sia passato, chi abbia accompagnato il proprio pargolo dal pediatra, si sente chiamato in causa.
Perché è capitato a tutti il bisogno di rassicurazioni, umanissimo, ma talvolta portato al parossismo.
FABRIZIO BENTIVOGLIO E FERRUCCIO SPINETTI | LETTURA CLANDESTINA: LA SOLITUDINE DEL SATIRO DI ENNIO FLAIANO
Molto citato, ma quanto realmente conosciuto?
Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta.
I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social network, hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.
‘Lettura clandestina’ restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti, per raccontare la figura di un uomo che ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.
DAVIDE ENIA | ROBERTO BAGGIO
Roberto Baggio parla di cadute, di angoscia, di tormento. ù
La guerra è tornata nel nostro presente, i conflitti sociali sono sempre più accesi, la paura pulsa di nuovo dentro le vene.
Eppure, proprio dopo il crollo, a partire dal punto più basso, incomincia la risalita.
Roberto Baggio gioca a calcio con 200 punti interni di sutura al ginocchio e un menisco perforato, eppure diventa il calciatore più forte al mondo. Come si può trovare la luce nel buio del nostro tempo?
Dove trovare un approdo alla deriva, quando il mondo intero sta andando in fiamme?
Come si può segnare se le gambe fanno male e tutti gli avversari stanno lì, feroci, pronti a spezzartele
le gambe?
E poi accade qualcosa, una speranza, un’intuizione, un goal all’incrocio dei pali, e rimane, alla fine, solo ciò che davvero importa: il desiderio accolto, la purezza del gesto sportivo, la possibilità del racconto.
FANTATEATRO | IL RACCONTO DI FILIPPO
L’ORATORIO
FANTATEATRO
IL RACCONTO DI FILIPPO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è
un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono
i tesori artistici che custodisce? Domande cui
offre una risposta Il racconto di Filippo, spetta-
colo itinerante che è un po’ visita guidata e un
po’ performance teatrale. Si tratta di un per-
corso spettacolare per gruppi ristretti di spet-
tatori: tre attori conducono il pubblico negli
angoli più suggestivi dell’Oratorio, dando voce
ad alcuni personaggi storici e fantastici legati
al luogo, a partire da San Filippo Neri, il san-
to della gioia che terrà le fila della narrazione.
Ma appariranno anche un’immaginaria moglie
di Ludovico Carracci (di cui l’Oratorio ospita
il celebre Ecce Homo) il cardinale Lambertini
(che inaugurò l’Oratorio nel 1733) e la figura
di una misteriosa donna scampata dai bombar-
damenti del 1944.
ALESSANDRA SARCHI | IL RITORNO È LONTANO
L’incontro sarà moderato da Marco Antonio Bazzocchi, critico letterario, saggista e docente universitario.
Sara è un’archivista di mezza età, adagiata nella sua routine bolognese, con una spina nel cuore:
la lontananza di Nina, l’unica figlia che è andata a studiare in Germania e ha preso parte ad un movimento ecologista.
Un problema di salute, induce Sara a cercare di riempire il vuoto che Nina ha lasciato in casa: lei e il marito Paolo decidono di accogliere in affido Pietro, un bambino pronto a respingere le attenzioni della sua nuova famiglia. Le difficoltà crescono, come cresce per Nina, estrema e veemente come lo sono i giovani, la fatica di giustificare e difendere le proprie scelte, giuste per principio, difficili da
calare nella vita quotidiana.
Una vacanza tutti insieme in un bosco tedesco, con un pericolo che incombe, sarà il nodo drammatico che divide – e forse avvicina – quattro persone sole.
ENRICO GIOVANNINI CON FILIPPO SOLIBELLO | LO SVILUPPO SOSTENIBILE: UTOPIA O DOVERE COMUNE?
Enrico Giovannini, professore all’Università di Roma “Tor Vergata” e co-fondatore e direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) sogna di cambiare il mondo da quando, studente del secondo anno del corso di laurea in economia, lesse un libro che descriveva i rischi di un collasso del sistema umano intorno alla metà del XXI secolo.
“Decisi di diventare un economista per dare il mio contributo a cambiare il mondo”, racconta Giovannini
nel libro Utopia sostenibile del 2018. Non qualcosa di impossibile da perseguire.
Giovannini dialogherà con Filippo Solibello, conduttore radiofonico che da anni cerca di salvare il pianeta Terra dalla sua più grossa minaccia: l’uomo.
Durante la serata si registerà una puntata live di Rumors d’ambiente – Alla ricerca della sostenibilità, un podcast di Repower.