VITO MANCUSO

Serve un'etica per i giorni difficili che stiamo vivendo. Più dell'energia del gas russo o di quella del sole e del vento; più dell'ennesimo vaccino; più di una legge elettorale che funzioni generando governi stabili; più di ogni altra urgenza sociale, politica e economica, noi abbiamo bisogno di etica. E' il pensiero di un intellettuale profondo come Vito Mancuso. “Credo che sia solo l'acqua ad essere più urgente dell'etica – scrive il teologo - Ma l'etica è l'acqua della nostra anima senza la quale l'interiorità inaridisce e alla fine muore. Quante sono le anime morte in corpi ancora vivi che si aggirano per le nostre città?”. E aggiunge: “Non so quanto sia attuale e condivisa questa mia ricerca di etica: a volte ho l'impressione che interessi a pochi, a volte a molti”. Di certo è un tema da indagare e sul quale avviare una profonda riflessione.


ORATORIO MANGANARO

ORATORIO MANGANARO
serata d'onore per Jean-Paul Manganaro in occasione della consegna del Premio Franco Quadri
Jean-Paul Manganaro, autore di Oratorio Carmelo Bene (il Saggiatore, 2022), sarà in dialogo con Luigi De Angelis (Fanny & Alexander). Modera il giornalista Claudio Cumani.

Lunedì 21 novembre 2022 / ore 20.30
BOLOGNA,
Oratorio San Filippo Neri
Via Manzoni 5


PAOLO VERDESCHI / SAN LORENZO SANTO STEFANO EXPRESS

Felice Ventresca, titolare di uno studio di architettura alquanto scalcinato, si ritrova ad indagare su alcune proprietà all’interno di uno dei palazzi bombardati il 19 luglio 1943 nel quartiere romano di San Lorenzo. La necessità di scoprire il proprietario e i suoi eredi è legata a un possibile incarico di ristrutturazione. Ventresca, il suo socio e la sua segretaria arriveranno a scoprire, non senza pericolo, una storia che nasce durante l’occupazione nazista di Roma: collaborazionismo, affari illeciti con le truppe occupanti ma anche resistenza nel nome della libertà e dell’arte. Verdeschi racconta con ironia Roma, il suo caos, i mille trucchi per destreggiarsi nella difficile quotidianità esistenziale e lavorativa nella Capitale, e parallelamente ricostruisce storie di sopravvivenza e salvezza durante l’occupazione nazista della città, di cui il palazzo bombardato e mai ricostruito è testimonianza.

PAOLO VERDESCHI
Nato a Roma nel 1952, si laurea in architettura nel 1979 e si occupa di restauro. Tra i suoi principali interventi, il restauro di villa La Saracena di Luigi Moretti a Santa Marinella (Roma). È nella commissione Osservatorio del ‘900 OAR e relatore a convegni e tiene conferenze nei corsi di Restauro del Moderno presso la Sapienza, Università di Roma. Ha pubblicato Un set A/9 con tie-break (Cicorivolta, 2014, introduzione di Nicola Pietrangeli) e il romanzo La saracena (CSA, 2017).


error day 2022

ERROR DAY 2022 / VIATICO PER DEVIATI spettacolo senza sottotitolo

“Zia a noi piacciono le cose brutte”

— Pietro 12 anni

Deviazioni, paesaggi alieni, istruzioni per smarrirsi e lasciare la via principale e dirigersi altrove, imboccando la strada di linguaggi creativi per divagare, nella letteratura condotti da Ermanno Cavazzoni, Alberto Piancastelli e da Stefano Tonietto, nella musica diretti da Massimo Privitera con i canoni di Padre Giovanni Battista Martini, nella moda con Antonio Saturnino (Ai ragazzi piacciono le cose brutte?) e altri declini. Cullati da “il mio Kant libero” delle MissErrabili, questa edizione dell’ErrorDay è prevalentemente destinata a un pubblico cui si vogliono offrire originali e difficili divagazioni per perdersi senza paura.

Di e con Clelia Sedda, Ermanno Cavazzoni, Massimo Privitera, Antonio Saturnino, Alberto Piancastelli, Stefano Tonietto, le MissErrabili, Alessandra Giura Longo e altri illustri   erroristi.

ERROR DAY SYMPOSIUM. Incontri di approfondimento guidati da Clelia Sedda, Annagiulia Gramenzi, Vittorio Riguzzi ed altri ospiti, per riflettere sulla differenza storica tra normale e patologico e su come la storia del pensiero occidentale sia tracciata da grandi errori e grandi “eretici”, folli, visionari, sobillatori o “poveri di spirito” che poi hanno cambiato il mondo.

L’ERRORDAY si articola in una serie di incontri sul tema dell’errore e su come questo concetto influenzi ambiti della cultura e della ricerca, offrendo contenuti e linguaggi creativi. Le precedenti edizioni sono state ospitate nelle sedi di istituzioni quali la Cineteca, l’Aula magna dell’Accademia di Belle Arti, la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, il Foyer Rossini col terrazzo del Teatro Comunale, l’Aula Biagi della Sala Borsa, l’Oratorio di San Filippo Neri. Per il 2022 la manifestazione si articolerà nella Giornata mondiale dell’errore e in due giornate di approfondimento, i simposi, guidati da Clelia Sedda con Annagiulia Gramenzi e altri ospiti d’errore. Il primo simposio si terrà a novembre.

 

Stefano Tonietto (Padova, 1960), è poeta comicavalleresco (Olimpio da Vetrego, poema in ottave di 37.000 endecasillabi, Inchiostro 2010), fingitore di cultura classica (Letteratura latina inesistente, Quodlibet 2017; Altri dodici Cesari, Exòrma 2022) e traduttore di Dante in italiano lipogrammatico (Il Divino Intreccio. Inferno, in riga 2021).

Massimo Privitera è un musicologo dell'Università di Palermo, che abita prevalentemente la polifonia del tardo Rinascimento, ma frequenta anche il café-concert, la canzone napoletana, i musical cinematografici. In trent'anni di attività ha diretto cori di varia formazione, e ha fondato il Gruppo vocale Tens Clar (Bologna) e il Coro polifonico dell'Università della Calabria (Cosenza).

Antonio Saturnino, a seguito di un percorso di studi Umanistici, nel 2005 si dedica al sartoriale/custom-made e alla produzione industriale degli accessori, soprattutto calzature. La sua attività professionale include l’organizzazione di workshop e corsi di alta formazione. ll suo nuovo progetto di linea sartoriale femminile Antonio Saturnino© è un invito al confronto sistematico con le tematiche della sostenibilità, della circolarità e dell’inclusività.

 
www.errorday.it
www.erroracademy.it/


GIOVANNI BRIZZI E FULVIO CAMMARANO CON MICHELA PONZANI / LE TANTE MARCE SU ROMA NELLA STORIA

Da Brenno a Silla, fino a Giulio Cesare, l’antichità è ricca di marce e superamenti di confini, sacri e militari. Il racconto di Giovanni Brizzi, professore emerito di Storia romana, incontra quello sulle marce risorgimentali del 1831 e poi del 1867 fino a quel fatidico 28 ottobre 1922 di Fulvio Cammarano, professore di Storia contemporanea.


GABRIELE ROMAGNOLI / SOGNO BIANCO

Un romanzo potente e visionario che racconta, attraverso una famiglia e tre generazioni, la scomparsa del più importante ghiacciaio italiano.

Il Ghiacciaio M ha una storia millenaria, e sui suoi fianchi l’uomo ha imparato ad abitare e a sopravvivere in condizioni difficili. Lo sanno bene i tre discendenti della famiglia Darman, le cui esistenze si avvicendano sempre a confronto con la montagna gelata. Un soldato rischia la vita nella città di ghiaccio e tra le trincee innevate a inizio Novecento, una guida alpina combatte l’invasione turistica negli anni Ottanta, una donna fa i conti con un mondo che sta morendo in un futuro troppo vicino.

Intrecciata alle loro vite, la storia di un secolo italiano e la fine impressionante e velocissima del gigante bianco.

Gabriele Romagnoli, in una narrazione appassionante che non assomiglia a nessun’altra, inventa un’epica umana e ambientale.

Un racconto di uomini e donne immersi in una natura che cambia, e colmi di paure e speranze, come noi.


TEO TEOCOLI / EL PIEDE DE DIOS

La vera storia di Brigitte Lampion, calciatore gentiluomo

Se nasci a Talavera de la Reina, a sette anni sei alto un metro e settanta e le scarpe te le confeziona un maniscalco, avere come passione il calcio può sembrare una scelta infelice. Ma è la scelta di Brigitte Lampion, un gigante buono, generoso e un po’ rompiballe a causa dell’abitudine impopolare di intonare canzoni arabe della durata media di centosette minuti. Dalla Spagna alla periferia di Parigi all’Italia, Lampion insegue il sogno di conquistare gli stadi del mondo indossando i colori di una squadra famosa. La sua avventura conosce alti e bassi fino ai quarant’anni quando il successo arriva grazie al suo celebre tiro rasoterra. Alla partita d’addio di anni Lampion ne ha settanta. Un fenomeno in tutti i sensi, la cui storia Teo Teocoli ci racconta in una narrazione capace di stupire, di azione in azione, fino all’ultimo gol.


FEDERICO TADDIA CON SISSI / DEDICATO A MARGHERITA HACK

Federico Taddia e Sissi si incontrano per raccontare la figura dell'astrofisica di fama mondiale scomparsa nel giugno 2013. Scienziata, accademica, divulgatrice, attivista: ha vissuto tante vite questa straordinaria donna divenuta icona popolare. A lei l'artista Sissi ha dedicato una statua in bronzo (alta 270 centimetri) collocata in largo Richini a Milano. Federico Taddia è invece l'autore di un libro, Nata in via delle cento stelle (Mondadori), che ripercorre la sua eccezionale vita. Hack ha avuto molti sogni: dall'atletica, in cui sperava di conquistare una medaglia alle Olimpiadi, alla bicicletta fino alle stelle. Stelle scoperte a scuola un po' per caso che le hanno illuminato il cammino fino ad arrivare alla guida dell'osservatorio astronomico di Trieste. Divenendo la prima direttrice donna in Italia.


SIMONE RUBINO / THE WAVE

Torinese, 29 anni, Simone Rubino è una felice anomalia sulla scena musicale europea. Nelle sue mani, e attraverso il suo corpo, l’insieme degli strumenti a percussione è diventato un universo in perenne espansione. Piatti, gong, marimbe, tamburi, temple-block, xilofoni, claves si sono trasformati da attori secondari in protagonisti, in voci soliste: lo dimostra un brano come The Wave della compositrice giapponese Keiko Abe, dove la marimba acquista la potenza d’attrazione di un pianoforte gran coda. Simone Rubino monta il suo programma senza distinzione di genere, epoca, stile, appartenenza: accanto ai “classici” (Cage, Xenakis), troviamo intersezioni con la poesia di Mariangela Gualtieri (Curtoni), l’elettronica (Cangelosi) e il barocco (Bach). L’espansione continua.


ANTONIO SCURATI LE MARCE SU ROMA, 28 OTTOBRE 1922

Il 28 ottobre 1922, circa 25.000 camicie nere si diressero sulla capitale rivendicando dal sovrano la guida politica del Regno d’Italia e minacciando, in caso contrario, la presa del potere con la violenza. Antonio Scurati, professore all’Università IULM, editorialista del «Corriere della Sera» e autore dei romanzi della saga di M. dedicati a Mussolini e al fascismo, condurrà il pubblico in quelle giornate convulse e soprattutto a tutto quanto dopo quel 28 ottobre 1922 non è più stato lo stesso.

Antonio Scurati dialogherà con Antonio Franchini, autore e direttore editoriale di Giunti