MARCO DAMILANO | LA MIA PICCOLA PATRIA
Il racconto di ottant’anni di storia d’Italia, dal 1943 a oggi, dalla Resistenza alle nuove sfide.
Gli eventi, i luoghi, i miti, i leader, gli inizi e gli addii che hanno costruito per la prima volta un’identità comune senza eserciti stranieri o dittature.
È quello che Marco Damilano racconta in La mia piccola patria. Storia corale di un Paese che esiste.
Il Paese che esiste, ritratto nei passaggi cruciali della Repubblica, le conquiste collettive, le cadute, i passaggi oscuri, le tragedie, le rinascite.
Il Paese dalle tante appartenenze e dei molti popoli che si sono incrociati, si sono scontrati e avranno la possibilità di ritrovarsi solo partendo dal riconoscimento e dall’apertura.
Damilano, giornalista e saggista, è volto televisivo molto noto in quanto conduttore e opinionista.
È stato, tra l’altro, direttore de L’Espresso.
BARBARA STEFANELLI | LOVE HARDER
L’incontro sarà moderato dal giornalista e autore Federico Rampini e due studentesse della Scuola di teatro Galante Garrone di Bologna leggeranno alcuni brani tratti dal libro.
Nika, studentessa, 16 anni. È caduta da un palazzo, dice il regime. Aida, 36, medico.
Un amante abbandonato l’ha spinta giù dal cavalcavia, dice il regime. Reyaneh, ancora
teenager al suo ingresso in prigione. Lei in effetti è stata giustiziata, dopo sette inverni, perché giudicata colpevole di aver ucciso un uomo:questa volta il regime non mente, ma nasconde
che quell’uomo stava cercando di stuprarla.
Sono queste, e molte altre, le storie quotidiane delle ragazze iraniane lungo le strade della “loro” Rivoluzione, che dura da oltre quarant’anni e che sogna di aver imboccato il rettilineo finale.
Una generazione di giovani donne istruite che si rispecchiano nelle coetanee di Paesi
più liberi, ne condividono i desideri, aspirano agli stessi diritti.
Stefanelli, giornalista, vicedirettrice vicario del Corriere della Sera e direttrice del magazine 7, raccoglie in Love Harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi le storie delle ribelli iraniane e delle madri, dei fratelli, padri e compagni che ne hanno sostenuto la battaglia.
FRANCESCA FIALDINI | NELLA TANA DEL CONIGLIO
Si intitola Nella tana del coniglio. Quando la lotta con il cibo diventa un’ossessione il nuovo libro di Francesca Fialdini, conduttrice televisiva molto amata dal pubblico.
Alla luce delle sue inchieste giornalistiche, Fialdini racconta alcune delle storie personali di coloro che hanno combattuto contro i disturbi alimentari.
Sono storie di ragazzi e ragazze che hanno deciso di guarire dall’anoressia o dalla bulimia, patologie di cui in Italia soffrono circa tre milioni di persone.
Vicende di riscatto, di guerrieri e di persone qualunque che hanno saputo condividere nel tempo questa battaglia.
Per affrontare il tema, la giornalista si è avvalsa della collaborazione del dottor Leonardo Mendolicchio, grazie al quale ha approfondito la dimensione medica di quello che può essere considerato uno dei grandi mali del nostro secolo.
ALESSANDRO GORI | CANZONIERE DEI PARCHI ACQUATICI
L’incontro sarà moderato da Elia Tazzari, poeta, fotografo e sentierista ravennate.
Chi è il misterioso protagonista di questo Canzoniere, nonché autore delle 137 poesie che lo compongono?
E qual è il filo rosso sotteso se non un nome, Stefania, l’amore perduto da riconquistare mettendo in scena la versione più onesta di se stessi?
Alessandro Gori ci fa spiare nel buco della serratura che si apre sulla mente di un personaggio complesso e malmostoso, mentre le illustrazioni di Paolo Bacilieri raccontano il pianeta da cui proviene: alternando spensierate cartoline di un’eterna Arcadia a spore di un mondo desolato, dove animali ignari si aggirano per una riviera di conchiglie, matrioske, amanite muscarie e vecchi albi di Alan Ford.
Un libro che è un cocktail da buttare giù tutto d’un fiato.
Ingredienti: un quinto di gazzosa, quattro quinti di pangrattato. Servire con cannuccetta col ginocchino.
GIORGIO IERANÒ | OMERO. NAUSICAA E L’IDILLIO MANCATO
Introduce e modera Federico Condello.
Una principessa incontra un naufrago sulle spiagge di un regno lontano. L’uomo venuto dal mare è Odisseo, re di Itaca: ha conquistato città, guidato eserciti e conosce parole che sanno convincere la mente degli uomini e sedurre il cuore delle donne. Nel VI canto dell’Odissea incontra Nausicaa, non una dea o una maga, come Calipso e Circe; non sposa e madre, come la paziente Penelope. Ma un’adolescente nel cui carattere si alternano innocenza e desiderio, ingenuità e malizia.
Tra lei e Odisseo nasce un dialogo intessuto di ambiguità, da cui traspare la promessa di un futuro destinato a non realizzarsi.
A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
In occasione dei vent’anni dall’adozione della Convenzione UNESCO del 2003 sulla Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, in collaborazione con il Ministero della Cultura e il Comune di Bologna, presentano una giornata di studi e tre momenti performativi incentratisulle pratiche tutelate dall’UNESCO. Per questa prima giornata oltre al convegno ci sarà la rappresentazione di Teatro Nō con Umewaka Naohiko, attore professionista (shite) di una delle più rilevanti famiglie tradizionali, afferente alla scuola Kanze, e il percussionista Ko Seijiro, della prestigiosa Scuola Kosei, suonatore di piccolo tamburo (kotsuzumi).
A seguire canti polifonici sardi rappresentati dai cantori della Confraternita Oratorio di Santa Croce di Castelsardo.
MILA FUMINI | IL CANTO DELLE RICETTE
Mila Fumini è una storica impegnata nello studio dei ricettari di cucina femminili: fonti che sono solo l’ultimo epigono di una tradizione che affonda le sue radici in numerosi scritti di età medievale e rinascimentale come ad esempio il ricettario di Caterina Sforza che conteneva ricette di cibi, ma anche incantamenti o indicazioni di preparati per la cura della bellezza. Con i ricettari raccolti in questi anni Mila Fumini ha dato origine anche a un portale digitale, ‘RAGU-Reti e Archivi del Gusto’, derivato proprio da quella tradizione di scritture a lungo non indagata in maniera sistematica.
Attraverso questa ricerca sono stati raccolti decine di racconti delle autrici di questi scritti. Mila ha ricostruito le loro storie indagandole come a guardare dal buco della serratura di stanze che, questa sera, verranno aperte e approfondite.
LUCIANO CANFORA | TUCIDIDE. IL COLPO DI STATO
Introduce e modera Federico Condello.
Accade di rado che uno storico si trovi immerso nel cuore di una rivoluzione e ne esca vivo.
È quanto capitò a Tucidide, nell’anno 411 a.C.
Mentre era impegnato nella scrittura, in tempo reale, della interminabile guerra che condusse
al tracollo l’impero ateniese, lo storico si trovò coinvolto nel fuoco della effimera e sanguinosa rivoluzione oligarchico-radicale che mirava a stroncare lo strapotere popolare e a chiudere il conflitto abbracciando il nemico, assunto come modello e come alleato.
Nel bel mezzo della crisi, Tucidide poté dar vita a questo caso unico della storiografia antica, e non solo: la rivoluzione raccontata dall’interno e dall’osservatorio privilegiato delle più riservate posizioni di comando.
SERGIO GIVONE | I PRESOCRATICI. RITORNO ALLE ORIGINI
Introduce e modera Federico Condello.
Pensatori dell’inizio, i presocratici riflettono sul «principio» e al tempo stesso sulla fine, intesa come questione filosofica ma anche come disgregarsi della religiosità arcaica.
Ultimi eredi di una cultura in cui logos e mito erano strettamente intrecciati, essi non esiteranno a sciogliere quel legame, pur continuando ad appartenere a quel mondo.
Attraverso la lettura dei frammenti di autori presocratici si compie un viaggio alle origini, dove la riflessione sul vivente e la meditazione sull’uomo s’incontrano.
Un pensiero dell’identità e della differenza, dell’essere e del nulla, della realtà dispiegata non meno che inquietante e sfuggente; come immaginare un’avventura più attraente di questa?
SELENE CALLONI WILLIAMS | KINTSUGI
Dopo il grande successo del bestseller Wabi Sabi, la bellezza della vita imperfetta, Selene Calloni Williams ritorna ad affrontare un nuovo concetto fondamentale della saggezza giapponese, il Kintsugi.
Nel libro offre una lettura nuova e originale dei principi di questa filosofia in chiave spirituale.
In Giappone, il Kintsugi è l’arte di riparare gli oggetti rotti con l’oro. In senso lato, diviene l’abilità di fare delle nostre ferite fisiche ed emotive un prezioso patrimonio di forze
e possibilità.
L’autrice illustra nove leggi per riparare le ferite dell’anima, fondamentali per affrontare gli ostacoli e le difficoltà che la vita ci presenta e per trasformarli in opportunità di
crescita e cambiamento. Lo scopo è quello di iniziarci a pratiche meditative quotidiane.