SELVAGGIA LUCARELLI / CREPACUORE

“Quando non eravamo insieme sentivo uno strano disordine emotivo, una specie di febbre, di sete che dovevo placare. Vivevo le mie giornate senza di lui come un intervallo, una pausa dell’esistenza. Mi spegnevo, in attesa di riaccendermi quando lo avrei rivisto. Ero appena diventata una giovane tossica, convinta, al contrario, di aver colmato quella zona irrimediabilmente cava della mia esistenza.”Così Selvaggia Lucarelli descrive gli esordi di una relazione durata ben quattro anni in cui nulla, nella sua vita, ha avuto scampo: dal lavoro agli amici, l’ossessione per una storia che non aveva alcuna possibilità di funzionare, piano piano, come un fungo infestante, ha intaccato tutto quello che la circondava. Perfino l’amore per suo figlio, che finisce trascurato tra decisioni imprudenti e un’asfissiante sindrome abbandonica: “Oggi, guardandomi indietro, faccio ancora fatica ad ammetterlo, ma la felicità di mio figlio, la sua sicurezza perfino, erano la cosa più importante solo in quei rari momenti in cui sentivo di aver messo la mia relazione al sicuro. L’unico pericolo che avvertivo come costante e incombente era quello che lui mi lasciasse per la mia evidente inadeguatezza”.Con coraggio, senza fare sconti soprattutto a se stessa, racconta come un incontro tra un uomo che non vede nulla oltre se stesso e una donna che non vede nulla oltre lui può trasformarsi in una devastante dipendenza affettiva da cui la protagonista uscirà solo dopo aver toccato il fondo. Solo dopo aver compreso cos’era quel vuoto da colmare e perché ha coltivato la speranza distruttiva che qualcuno potesse colmarlo: “Siamo stati, insieme, una profezia feroce che per avverarsi aveva bisogno delle ferite di entrambi”.

Selvaggia Lucarelli è giornalista per radio, quotidiani e tv. Il suo podcast Proprio a me per Choramedia sulle dipendenze affettive è stato scaricato da un milione di persone. Ha un fidanzato che fa il cuoco, un figlio che ama i film horror, un cane cardiopatico e un gatto diabolico.


TLON / SCUOLA DI FILOSOFIE: FRANCO BATTIATO

Lo scopo di ‘Scuola di filosofie’ è pratico: riportare le riflessioni dei grandi pensatori scelti da Maura Gancitano e Andrea Colamedici nelle strade aperte e nelle dinamiche quotidiane. In questo incontro dedicato a Franco Battiato viene ripercorso il suo pensiero attraverso i testi, scritti permeati da una volontà filosofica netta e precisa e da una vera e propria funzione sociale: aumentare il livello di coscienza della popolazione italiana, continuamente immersa in una cultura vecchia, fatta di comportamenti ipocriti e finzioni, in cui ogni azione priva di etica viene giustificata dall’idea che così fan tutti. Battiato – sostengono i Tlon- è stato molto di più di un maestro, è stato un grande allievo.


LEONARDO CAFFO / ESSERE GIOVANI IL SIGNIFICATO DELL’ADOLESCENZA

Cos’è la gioventù? Cosa significa essere giovani? E diventare adulti, e invecchiare?
La giovinezza è un necessario momento di passaggio verso l’età adulta o è piuttosto uno stato, un modo d’essere e di vivere che può attraversare vari momenti delle nostre esistenze? In un’epoca in cui una falsa gioventù sembra prolungarsi indefinitamente e la maturità viene il più possibile procrastinata, Leonardo Caffo affronta queste domande con una profondità ben diversa. E lo fa in un originalissimo saggio narrativo nel quale l’aneddoto autobiografico e la ricerca storico-filosofica convivono felicemente. Jacques Brel diceva che serve talento “per essere vecchi senza essere adulti”. Perché fare filosofia, dice Caffo, “è pensare al senso della vita ma anche a un certo punto iniziare a vivere davvero”.


DANIELA COLLU / PERCHÉ NO?

Daniela Collu presenta il suo ultimo libro, Perché no? Il libro delle domande... che con le risposte sono tutti bravi.
Ogni oggetto oracolare ha le sue regole e questo libro non fa eccezione: di risposte qui dentro non troverete traccia, ma avrete solo domande, altre domande, decine di altre domande, altri dubbi, vagonate di incertezze e nuovi spunti su cui riflettere.

Ingresso libero fino a esaurimento posti dietro presentazione di green pass.


TLON / SCUOLA DI FILOSOFIE: JORGE LUIS BORGES

Lo scopo di ‘Scuola di filosofie’ è pratico: riportare le riflessioni dei grandi pensatori scelti da Maura Gancitano e Andrea Colamedici nella strade aperte delle città e nelle dinamiche quotidiane della vita perché è proprio nelle piazze e tra le persone che è nata e prosperata la filosofia. In questo incontro dedicato a Jorge Luis Borges viene affrontata la filosofia del grande poeta e scrittore argentino che ha saputo raccontare la magia e il rigore dell’esistenza umana insegnando l’arte di abitare il dubbio e la meraviglia. Uno sguardo che tenta di discernere tra il vero e il falso in un mondo alla rovescia, un mondo falso che viene creduto vero. Tlon è una scuola permanente di filosofia e immaginazione fondata da Maura Gancitano e Andrea Colamedici che è anche casa editrice, agenzia di eventi e catena di librerie.


TLON / SCUOLA DI FILOSOFIE: HANNAH ARENDT

Lo scopo di ‘Scuola di filosofie’ è pratico: riportare le riflessioni dei grandi pensatori scelti da Maura Gancitano e Andrea Colamedici nelle strade della città e nelle dinamiche quotidiane perché è proprio nelle piazze e fra le persone che è nata e prospera la filosofia. In questo incontro dedicato a Hannah Arendt, che più che filosofa preferiva farsi chiamare tecnica politica, si entra in un corpo a corpo con i concetti di azione e relazione, con la natura del potere e con la tendenza umana di andarsi a cacciare nei totalitarismi. Ecco perché è necessario riscoprire il senso di comunità e l’importanza di una vita attiva attraverso una spregiudicata analisi della società di massa e una denuncia dell’uomo contemporaneo condannato a una sostanziale solitudine.


DRUSILLA FOER / MI RACCONTO

Si può pensare che alla mia età si decida di scrivere un libro per fare il punto della situazione. Non ho mai sentito l’esigenza di mettere in successione gli eventi della mia esistenza come quando ci si mette in fila al cinema per vedere il film della propria vita.
Piuttosto ho colto questa preziosa occasione per riprendere contatto con i luoghi della memoria, ma soprattutto per rendere onore all’indelebile, agli incontri che mi hanno segnato, allo stupore dei sentimenti. Una vita randagia, emozionata e combattuta. Una vita non male.
Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile. Ve la resituisco senza vergogna, con l’intenzione di divertire o di ispirare, contando su un tenero perdono per la tonalità presuntuosa di questa speranza, tipica di una anziana signora forse un po’ vanesia.


STEFANO FRESI / SHANTARAM

Nel 1978 il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. E’ diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l’Australia come ricercato, vivere in nove Paesi differenti, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana. E raccontare la sua vita in un romanzo epico, ‘Shantaram’ appunto, di cui Stefano Fresi attore tra i più amati del cinema contemporaneo (“Smetto quando voglio”) ci da un saggio raccontandoci la sua esperienza nel mondo degli audiolibri.


MARCO BALIANI / LA PIETRA OSCURA

Sono cinque e sono inseparabili: c’è Ulisse che viene dal Senegal, Ago il minuscolo, Gemma magra magra e con una memoria invidiabile, Incon grande grosso e trasognato, Giorgio detto Stampa per via delle stampelle. Sono insieme in terza media, in un fine primavera che è l’ultimo da passare come una banda. Poi le loro strade si divideranno. Intanto però condividono tempo e passioni. Comincia così questa storia di fughe e inseguimenti, misteri e ipotesi in cui è chiaro che “le cose impossibili sono collegate fra loro” e che l’anima del mondo, la forza che tiene viva i vivi, è in pericolo. Marco Baliani, attore, regista, drammaturgo e scrittore, racconta il suo nuovo romanzo fatto di universi lontani, storie antiche, statue sacre e adulti ostili per un’avventura che ha la concretezza dell’amicizia vera.


UMBERTO GALIMBERTI / LE TRASFORMAZIONI CHE STIAMO VIVENDO

Qual è lo spazio per l’uomo nell’era della tecnica e della complessità? La sensazione è di essere in balia di un progresso più grande di noi, inarrestabile e imprevedibile. Eppure, al centro di tutte le trasformazioni che stiamo vivendo, resta sempre il fattore umano, quello che ci distingue dalle macchine e ci rende unici. Secondo il filosofo Umberto Galimberti l’errore più comune è pensare che la tecnologia sia solo uno strumento a nostra disposizione perché la tecnologia, invece, è diventato il soggetto della storia. Bisogna elaborare, insomma, un pensiero alternativo al pensiero che calcola soltanto se si vuole costruire spazi nuovi. La tecnica non è mai neutrale perché crea un mondo con caratteristiche che non possiamo evitare di assimilare. Il rischio è di mettere fuori gioco quello che ci rende veramente umani.