PAOLA GASSMAN / MIO PADRE

Quest'anno si celebra il centenario della nascita di uno dei più grandi e popolari attori del mondo teatrale e cinematografico, Vittorio Gassman: Il Mattatore. Ma cosa si nascondeva dietro all'uomo di successo, al protagonista dei più importanti film italiani del secondo Novecento, al carismatico interprete degli eroi shakespeariano in palcoscenico? Paola Gassman, la primogenita nata dal matrimonio con un'altra importante attrice come Nora Ricci, porta una testimonianza affettuosa e sincera. “Nessuno come lui – racconta – sapeva conciliare il successo teatrale con quello cinematografico. La sua vera forza era la poliedricità”. Ma Paola, a sua volta attrice, rivela anche che il padre non aspirava al mestiere che poi l'ha consacrato: “Studiava legge e fu la madre a iscriversi all'Accademia per fargli vincere la timidezza”. Gassman è scomparso il 20 giugno 2000.


N.A.I.P. / NESSUN ARTISTA IN PARTICOLARE

Si chiama Michelangelo Mercuri, ha 29 anni, vive a Bologna ed è arrivato quarto nell'edizione 2020 di XFactor. L'acronimo del suo nome d'arte significa Nessun Artista In Particolare ma lui di particolarità ne ha molte, come ha dimostrato nel programma di Sky e come ben sa chi lo ha visto esibirsi dal vivo. Suona la chitarra, la batteria, il synth, il pianoforte e la loop station. Ha cominciato a fare musica a 16 anni, dopo aver organizzato una colletta in classe, a Lamezia Terme, per farsi regalare la prima chitarra elettrica. Il suo inedito è stato 'Attenti al loop'. Dice di lui: “Sono uno scrittore, un musicista, che si diverte a mettere insieme le cose e le riproduce in mezzo alle persone”. La domanda è: che cosa è cambiato dopo la lunga e fortunata esposizione televisiva per questo  'cantautore trasversale'? Cosa gli riserva il futuro? Ce lo racconta sul palco dandoci anche un saggio della sua poliedricità


UN PROFETA DELL'EUBIOSIA / DANTE E LA BIOETICA

Conversazione tra Carla Faralli e Marco Veglia

Intervengono

Luigi Bolondi, consigliere delegato alla ricerca scientifica e tecnologica della Fondazione del Monte

Silvia Varani, psicologo psicoterapeuta, responsabile Dipartimento Formazione e Ricerca Fondazione ANT

Daniela Bosoni, medico oncologo Coordinatore Area Ovest ANT Bologna

Letture di Gabriele Duma.


SELVAGGIA LUCARELLI / CREPACUORE

“Quando non eravamo insieme sentivo uno strano disordine emotivo, una specie di febbre, di sete che dovevo placare. Vivevo le mie giornate senza di lui come un intervallo, una pausa dell’esistenza. Mi spegnevo, in attesa di riaccendermi quando lo avrei rivisto. Ero appena diventata una giovane tossica, convinta, al contrario, di aver colmato quella zona irrimediabilmente cava della mia esistenza.”Così Selvaggia Lucarelli descrive gli esordi di una relazione durata ben quattro anni in cui nulla, nella sua vita, ha avuto scampo: dal lavoro agli amici, l’ossessione per una storia che non aveva alcuna possibilità di funzionare, piano piano, come un fungo infestante, ha intaccato tutto quello che la circondava. Perfino l’amore per suo figlio, che finisce trascurato tra decisioni imprudenti e un’asfissiante sindrome abbandonica: “Oggi, guardandomi indietro, faccio ancora fatica ad ammetterlo, ma la felicità di mio figlio, la sua sicurezza perfino, erano la cosa più importante solo in quei rari momenti in cui sentivo di aver messo la mia relazione al sicuro. L’unico pericolo che avvertivo come costante e incombente era quello che lui mi lasciasse per la mia evidente inadeguatezza”.Con coraggio, senza fare sconti soprattutto a se stessa, racconta come un incontro tra un uomo che non vede nulla oltre se stesso e una donna che non vede nulla oltre lui può trasformarsi in una devastante dipendenza affettiva da cui la protagonista uscirà solo dopo aver toccato il fondo. Solo dopo aver compreso cos’era quel vuoto da colmare e perché ha coltivato la speranza distruttiva che qualcuno potesse colmarlo: “Siamo stati, insieme, una profezia feroce che per avverarsi aveva bisogno delle ferite di entrambi”.

Selvaggia Lucarelli è giornalista per radio, quotidiani e tv. Il suo podcast Proprio a me per Choramedia sulle dipendenze affettive è stato scaricato da un milione di persone. Ha un fidanzato che fa il cuoco, un figlio che ama i film horror, un cane cardiopatico e un gatto diabolico.


TLON / SCUOLA DI FILOSOFIE: FRANCO BATTIATO

Lo scopo di ‘Scuola di filosofie’ è pratico: riportare le riflessioni dei grandi pensatori scelti da Maura Gancitano e Andrea Colamedici nelle strade aperte e nelle dinamiche quotidiane. In questo incontro dedicato a Franco Battiato viene ripercorso il suo pensiero attraverso i testi, scritti permeati da una volontà filosofica netta e precisa e da una vera e propria funzione sociale: aumentare il livello di coscienza della popolazione italiana, continuamente immersa in una cultura vecchia, fatta di comportamenti ipocriti e finzioni, in cui ogni azione priva di etica viene giustificata dall’idea che così fan tutti. Battiato – sostengono i Tlon- è stato molto di più di un maestro, è stato un grande allievo.


LEONARDO CAFFO / ESSERE GIOVANI IL SIGNIFICATO DELL’ADOLESCENZA

Cos’è la gioventù? Cosa significa essere giovani? E diventare adulti, e invecchiare?
La giovinezza è un necessario momento di passaggio verso l’età adulta o è piuttosto uno stato, un modo d’essere e di vivere che può attraversare vari momenti delle nostre esistenze? In un’epoca in cui una falsa gioventù sembra prolungarsi indefinitamente e la maturità viene il più possibile procrastinata, Leonardo Caffo affronta queste domande con una profondità ben diversa. E lo fa in un originalissimo saggio narrativo nel quale l’aneddoto autobiografico e la ricerca storico-filosofica convivono felicemente. Jacques Brel diceva che serve talento “per essere vecchi senza essere adulti”. Perché fare filosofia, dice Caffo, “è pensare al senso della vita ma anche a un certo punto iniziare a vivere davvero”.


DANIELA COLLU / PERCHÉ NO?

Daniela Collu presenta il suo ultimo libro, Perché no? Il libro delle domande... che con le risposte sono tutti bravi.
Ogni oggetto oracolare ha le sue regole e questo libro non fa eccezione: di risposte qui dentro non troverete traccia, ma avrete solo domande, altre domande, decine di altre domande, altri dubbi, vagonate di incertezze e nuovi spunti su cui riflettere.

Ingresso libero fino a esaurimento posti dietro presentazione di green pass.


TLON / SCUOLA DI FILOSOFIE: JORGE LUIS BORGES

Lo scopo di ‘Scuola di filosofie’ è pratico: riportare le riflessioni dei grandi pensatori scelti da Maura Gancitano e Andrea Colamedici nella strade aperte delle città e nelle dinamiche quotidiane della vita perché è proprio nelle piazze e tra le persone che è nata e prosperata la filosofia. In questo incontro dedicato a Jorge Luis Borges viene affrontata la filosofia del grande poeta e scrittore argentino che ha saputo raccontare la magia e il rigore dell’esistenza umana insegnando l’arte di abitare il dubbio e la meraviglia. Uno sguardo che tenta di discernere tra il vero e il falso in un mondo alla rovescia, un mondo falso che viene creduto vero. Tlon è una scuola permanente di filosofia e immaginazione fondata da Maura Gancitano e Andrea Colamedici che è anche casa editrice, agenzia di eventi e catena di librerie.


TLON / SCUOLA DI FILOSOFIE: HANNAH ARENDT

Lo scopo di ‘Scuola di filosofie’ è pratico: riportare le riflessioni dei grandi pensatori scelti da Maura Gancitano e Andrea Colamedici nelle strade della città e nelle dinamiche quotidiane perché è proprio nelle piazze e fra le persone che è nata e prospera la filosofia. In questo incontro dedicato a Hannah Arendt, che più che filosofa preferiva farsi chiamare tecnica politica, si entra in un corpo a corpo con i concetti di azione e relazione, con la natura del potere e con la tendenza umana di andarsi a cacciare nei totalitarismi. Ecco perché è necessario riscoprire il senso di comunità e l’importanza di una vita attiva attraverso una spregiudicata analisi della società di massa e una denuncia dell’uomo contemporaneo condannato a una sostanziale solitudine.


DRUSILLA FOER / MI RACCONTO

Si può pensare che alla mia età si decida di scrivere un libro per fare il punto della situazione. Non ho mai sentito l’esigenza di mettere in successione gli eventi della mia esistenza come quando ci si mette in fila al cinema per vedere il film della propria vita.
Piuttosto ho colto questa preziosa occasione per riprendere contatto con i luoghi della memoria, ma soprattutto per rendere onore all’indelebile, agli incontri che mi hanno segnato, allo stupore dei sentimenti. Una vita randagia, emozionata e combattuta. Una vita non male.
Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile. Ve la resituisco senza vergogna, con l’intenzione di divertire o di ispirare, contando su un tenero perdono per la tonalità presuntuosa di questa speranza, tipica di una anziana signora forse un po’ vanesia.