IL NUOVO L’ANTICO / CORELLI IN ARCADIA
Arcangelo Corelli, Alessandro Scarlatti e Bernardo Pasquini, tra i musicisti più reputati nella Roma del Seicento, nel 1690 si affiliarono all’Accademia
dell’Arcadia, divenendo modello per una produzione strumentale ispirata ad ideali di felice eleganza e limpidezza. Il Caleidoscopio Ensemble– riunendo violino barocco (Lathika Vithanage), viola da gamba (Noelia Reverte Reche), arpa doppia (Flora Papadopoulos) e clavicembalo
(Valeria Montanari) – ce ne restituisce diversi esempi, secondo una prospettiva che intreccia l’indagine storica con la ricerca di inedite
suggestioni timbriche. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: WWW.bolognafestival.it – 0516493397
TEMPO, PSICHE, NUMERI / HANJO
Opera da camera per voci e ensemble ispirata ad un testo di Yukio Mishima, su libretto di Marcello Panni (versione da concerto). Come in Erwartung di Schoenberg il tema dell’attesa è presente in “Hanjo”, l’opera da camera sul
testo di Yukio Mishima, del compositore e direttore Marcello Panni che compie 80 anni nel 2020. Il linguaggio musicale di Hanjo mette sapientemente insieme la sobrietà stilistica del teatro Noh con le tradizioni vocali del primo novecento.
TUTTI GLI SPETTACOLI E LE CONFERENZE SONO A INGRESSO GRATUITO,A ECCEZIONE DI QUELLI INDICATI. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: E-mail: oratoriosanfilipponeri@mismaonda.eu Mob – SMS – whatsapp: 3497619232 da lunedì a venerdì: 10.30-13 e 15-17.30
BOLOGNA MODERN / TRIO DI PARMA I
“Bologna Modern” nasce nel 2016 per farsi vetrina delle migliori esperienze della musica d’oggi, con prime esecuzioni italiane e assolute. Per la V edizione del Festival, Musica Insieme propone un focus in tre concerti sul
trio con pianoforte, il cui repertorio è lastricato di capolavori. Sul palco il Trio di Parma, che proprio nel 2020 celebra i trent’anni dalla formazione. Con l’invitarlo, Musica Insieme ha inteso inoltre rendere omaggio all’importante investitura di Parma Capitale della Cultura. Il programma intreccia le melodie suadenti del Trio di Ravel e i temi popolari irlandesi di Frank Martin a due originali rivisitazioni mozartiane di Arvo Pärt e Gerhard Schedl. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: www.musicainsiemebologna.it – 051271932 – info@musicainsiemebologna.it
IL NUOVO L’ANTICO / MONTEVERDI E NONO
Vocalità tra passato e futuro: la “Messa a 4 voci da cappella” di Claudio Monteverdi e “Das atmende Klarsein” di Luigi Nono.
Il flautista Roberto Fabbriciani, primo interprete del lavoro di Nono al Maggio Musicale nel 1981, fa dialogare il flauto basso con otto voci e i live electronics elaborati da Alvise Vidolin: suoni puri, respiro primigenio
che percorre il metallo. L’ensemble vocale “La Stagione Armonica” di Sergio Balestracci legge con rigore e sensibilità la partitura monteverdiana che combina le quattro linee del canto in una costruzione polifonica di
esemplare chiarezza.
TUTTI GLI SPETTACOLI E LE CONFERENZE SONO A INGRESSO GRATUITO,
A ECCEZIONE DI QUELLI INDICATI. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: WWW.bolognafestival.it – 0516493397
IL NUOVO L’ANTICO / AL LUME DELLE STELLE
Torquato Tasso e la musica è il tema intorno a cui si costruisce il programma proposto dai musicisti dell’Accademia d’Arcadia.
Molti compositori attivi tra Cinquecento e Seicento per i loro madrigali scelsero passi tratti dalla “Gerusalemme liberata” o dalle “Rime“ del Tasso, ricercando con stile “magnifico, costante e grave” l’equilibrio perfetto tra
musica e parola. L’ensemble Accademia d’Arcadia, diretto e fondato da Alessandra Rossi Lürig, ha approfondito lo studio della prassi esecutiva storicamente informata e affronta con moderna sensibilità il vasto repertorio vocale rinascimentale e barocco. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: WWW.bolognafestival.it – 0516493397
IL NUOVO L’ANTICO / DARKNESSE VISIBLE
Illuminare l’oscurità, indagare sulle trasformazioni del colore attraverso immagini acustiche è il tema cui si ispira il programma proposto
da FontanaMix ensemble sotto la guida di Francesco La Licata. “Treize couleurs du soleil couchant” di Murail (1947) si interseca con “Darknesse visible” di Adès (1971), una rilettura della canzone “In Darknesse Let Mee
Dwell” scritta da Dowland nel 1610. Se Adès guarda a Dowland nella sua indagine sonora, in “Gesualdo senza parole” Sciarrino (1947) scava nelle viscere del suono di Gesualdo reinterpretandone la sostanza. Il brano “AUS.
WEG” di Haas (1953), è un titolo dal significato volutamente ambiguo, una molteplicità di interpretazioni innescata dal termine “Weg”: “via d’uscita”, “fermalo, vai via” o qualsiasi altro significato.
TUTTI GLI SPETTACOLI E LE CONFERENZE SONO A INGRESSO GRATUITO,
A ECCEZIONE DI QUELLI INDICATI. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
IL NUOVO L’ANTICO / BREATHTAKING
Il primo appuntamento della rassegna “Il Nuovo l’Antico” è dedicato al repertorio per cornetto, strumento principe in epoca rinascimentale
e barocca, capace di imitare tutte le sfumature espressive della voce umana. Artisti di fama internazionale quali il cornettista Bruce Dickey, statunitense di nascita ma bolognese d’adozione, il soprano Hana Blažíková, Mieneke van der Velden (viola da gamba), Jakob Lindberg (tiorba) e Kris Verhelst (organo e clavicembalo) collaborano insieme ad un programma di assoluta originalità: “Breathtaking” (mozzafiato) perché voce umana e cornetto gareggiano sul fiato, e anche perché il virtuosismo di entrambi i protagonisti non mancherà di mozzare il fiato agli ascoltatori.
ALESSIO PIANELLI / VIOLONCELLO
È uno dei migliori violoncellisti della nuova generazione, forte di una padronanza tecnica eccezionale e di una creatività vulcanica. Alessio Pianelli ha studiato al Conservatorio di Palermo con Giovanni Sollima e poi alla Hochschule für Musik di Basilea con Thomas Demenga. Come solista si è già esibito con orchestre come la Sinfonieorchester Basel o l’Orchestra RAI di Torino. Apre il programma con la Sonata op.102 n.1 di Beethoven, una “sonata libera” che si emancipa dalle regole della forma classica, per poi passare all’appassionata freschezza dell’“Adagio e Allegro” di Schumann; completa il programma con la Sonata op.119 di Prokof’ev e la Sonata op.40 di Šostakovič, tra le pagine per violoncello più significative nella prima metà del Novecento.
CLARISSA BEVILACQUA / VIOLINO
Enfant prodige, Clarissa Bevilacqua ha suonato per la prima volta in pubblico all’età di nove anni e si è diplomata al Conservatorio di Piacenza a sedici. Allieva di Boris Belkin e Pavel Vernikov, si sta perfezionando al Mozarteum di Salisburgo con Pierre Amoyal. La grazia dello stile e una grande abilità comunicativa sono solo alcune delle sue doti; interprete appassionata già domina un repertorio solistico da virtuosa del violino: dalla Sonata n.1 BWV 1001 di Bach alla Sonata op.31 n.2 composta da Paul Hindemith nel 1924; da “Paganiniana”, variazioni per violino solo scritte dal celebre violinista Natha Milstein, alla Sonata n.2 “Jacques Thibaud” di EugèneYsaÿe, autentico monumento alla tecnica violinistica moderna.
ELIA CECINO / PIANOFORTE
Ogni anno, nell’ambito della rassegna “Talenti”, Bologna Festival ospita il vincitore del “Premio Venezia”, il concorso pianistico che premia i migliori diplomati dei Conservatori italiani. Quest’anno il primo classificato è il diciottenne Elia Cecino, pianista di talento avviato ad una brillante carriera mentre continua a perfezionarsi sotto la guida di Eliso Virsaladze alla Scuola di Musica di Fiesole. Cecino ha iniziato a suonare all’età di nove anni e a quindici si è esibito su Rai Uno in una serata a favore dell’Unicef. Per il debutto bolognese propone un programma all’insegna della classicità, con un omaggio a Beethoven, nella ricorrenza dei 250 anni della nascita: la Sonata op.31 n.1 di Beethoven contornata dalla Sonata Hob.XVI:34 di Haydn e le “Varations Sérieuses “di Mendelssohn.