ANDREAS STAIER / FORTE-PIANO

Il recital al fortepiano di Andreas Staier, interprete tra i più rinomati al mondo, completa il percorso intorno agli strumenti a tastiera proposto quest’anno nel corso della rassegna Il Nuovo l’Antico. Nel mondo sonoro di Andreas Staier all’origine c’è come sempre il pianoforte. Ma ben presto si affacciano prima il clavicembalo e poi, verso la metà degli anni Ottanta, il fortepiano. È la scoperta di un suono “nuovo”, morbido, delicato, ma capace di improvvise variazioni di timbro, di dinamica, di fraseggio: la via più diretta per tornare alla purezza, alla “verità sonora”, della musica preclassica e di quella protoromantica. Con il suo fortepiano Staier illumina di luce nuova Haydn, Mozart e il più radicale, innovativo, sperimentale tra i figli di Bach: Carl Philipp Emanuel.


EMANUELE ARCIULI / AMERICAN LANDSCAPES PER 5 TASTIERE

Un pianista da solo, in scena. E intorno a lui un coro di cinque diversi strumenti “da tasto”: un pianoforte a coda, un pianoforte preparato, un clavicembalo, una tastiera elettronica e un toy piano. È musica per gli occhi, oltre che per le orecchie, il recital che Emanuele Arciuli dedica alla musica del Nuovo Mondo. Un continente vasto, eclettico, molteplice, percorso da tensioni opposte, del quale Arciuli possiede una profonda conoscenza. Nel suo programma scorre da John Cage a George Crumb, da Marga Richter a Julia Wolfe, Annie Gosfield e Missy Mazzoli. Accanto a lui, sullo stesso orizzonte, il raffinato “disegno del suono” di Nicola Monopoli. Precede il concerto un incontro con il pubblico tenuto da Arciuli, alle ore 18.30, nel vicino Museo di San Colombano: Keyboards Variety sarà un suggestivo viaggio in America, zigzagando tra tasti bianchi e tasti neri.


ROBOT FESTIVAL / SOPHIE BIRCH MARIO BATKOVIC

Il “rumore del mondo” può diventare intrigante melodia? La routine quotidiana può trasformarsi, processata in maniera obliqua con classe e delicatezza, in un racconto sonoro sorprendente? In mano a Sofie Birch, la risposta da dare a questi interrogativi diventa un’avventura artistica sottile, raffinata, affascinante, a più dimensioni, "aumentate" anche dal sassofono di Nana Pi, in questo concerto che è la prima presentazione live dell'ultima release discografica "Holotropica". Nel momento poi in cui, nel secondo concerto in programma nella serata, il bosniaco Mario Batkovic trasforma uno strumento tradizionale come la fisarmonica in un ipnotico strumento dell’ultra-futuro, allora davvero ci sono tutte le traiettorie e le coordinate per arrivare ad una dimensione inedita, sorprendente, superiore. Il secondo appuntamento realizzato in collaborazione col festival ROBOT esplora davvero terre sonore, culturali ed emotive preziose.


ROBOT FESTIVAL / CARMEN VILLAIN COURTESY

Un viaggio nella Scandinavia più eterea ed al tempo stesso più visionaria ed imprevedibile: Carmen Villain (origini a metà fra Cile e Norvegia per lei) e Courtesy (artista danese), in questo evento speciale pensato e realizzato dal festival ROBOT, sono pronte ad una esplorazione dove la musica ambient e la pratica del field recording raggiungono un livello semplicemente superiore, andando a scavare da un lato nella dimensione onirica ed ancestrale (Carmen Villain) dall’altro in quella più astratta, geometrica e debitrice della musica elettronica di matrice trance (Courtesy). Come da tradizione ed esplicito indirizzo del festival ROBOT, la musica elettronica non rappresenta solo una dimensione di loisir danzereccio ma diventa anche uno strumento per indagare le profondità dei sensi e le avventure artistiche più coraggiose. Per la Villain, poi, sarà la presentazione in anteprima dal vivo del suo nuovo lavoro, "Only Love From Now On", e lo stesso vale per Courtesy ("Night Journeys").


QUARTETTO PROMETEO / RIFRAZIONI SONORE

Per il Quartetto Prometeo, Leone d’Argento della Biennale Musica di Venezia nel 2012, la ricerca del suono nuovo non è solo una attitudine, un’intenzione, una volontà. Costituisce al contrario una necessità, una sorgente e un approdo ineludibili lungo la ricerca della propria identità. Non a caso è proprio attraverso il prisma della musica del nostro tempo che l’ensemble legge anche i grandi classici del repertorio. Questa logica si riflette alla perfezione nel programma di questo concerto che incastona il Quartetto op.18 n.3 di Beethoven tra il primo quartetto composto da Luca Francesconi nel 1977 e il suo più recente quartetto I voli di Niccolò del 2004. Qui, il classico e composto dialogare dei quattro archi diventa imprevedibile e acrobatico, come lo era Paganini.


MARIA GRAZIA BELLOCCHIO / AFORISMI

La storica rassegna Il Nuovo l’Antico di Bologna Festival riserva quest’anno una particolare attenzione agli strumenti a tastiera, antichi e moderni, tradizionali o preparati, elettronici o giocattolo. Nei concerti dei pianisti Maria Grazia Bellocchio ed Emanuele Arciuli e del fortepianista Andreas Staier vengono proposti repertori che intrecciano diversi secoli di musica. Apre questa “indagine” a tutto campo la Bellocchio, ideando un programma che ruota intorno ad uno dei monumenta del secondo Novecento, Játékok (Giochi) di György Kurtág: una raccolta vivente di fogli d’album, memorie, trascrizioni, dediche, improvvisazioni. E proprio come se i “giochi” del compositore ungherese fossero un albero, il recital innesta, nel tronco principale, i rami generati dalla sua linfa: Scarlatti, Schubert, Couperin, Bach, Šostakovič…


TETSEO SITERS / TAFMA Task Force for Music and Arts

Le Tetseo Sisters sono le più acclamate rappresentanti della musica folk del Nagaland, regione tribale a nord est dell’India e le antesignane dell'industria musicale Naga. Con centinaia di concerti in diversi paesi, hanno esportato la cultura Naga in tutto il mondo suscitando l’interesse di molti ricercatori e studiosi della cultura Naga. I loro brani sono la celebrazione dello stile di vita unico dei Naga, e fondono tradizione e contemporaneo, Folk e Fusion. Hanno vinto numerosi premi tra cui il Nagaland Governor's Award per l'eccellenza nella musica. Per la prima volta in Italia e in esclusiva per il festival PerformAzioni, Tetseo Sisters presenterà un concerto con brani che spaziano dal proprio repertorio alle novità dell’ensemble Naga.

Prima nazionale


TEATRO COMUNALE BOLOGNA MODERN / DUO SABATINI RUGANI

A concludere la VI edizione di Bologna Modern e il suo excursus sul violino contemporaneo saranno due brillanti solisti come Daniele Sabatini e Simone Rugani, vincitori del contest #iorestoacasa e #suonoperte, indetto durante il lockdown dal Divertimento Ensemble di Sandro Gorli e sostenuto da Musica Insieme proprio per offrire occasioni di esibirsi ai giovani interpreti. Se nella storia della musica il duo di violino e pianoforte ha ispirato grandissimi capolavori, fino alle propaggini novecentesche di Ravel e Schnittke, che incorniciano il programma della serata, non poteva mancare in cartellone una prima esecuzione assoluta di Maria Vincenza Cabizza, già selezionata alla Biennale College di Venezia 2021 e laureata al Conservatorio di Milano con una tesi dal titolo emblematico: “Come combattere gli stereotipi sulla musica contemporanea, in poche semplici mosse”.

 

 


GIORGIO VACCHI / COMPOSIZIONI PER CORO

Giorgio Vacchi (1932-2008) ha dedicato la sua attività di musicista al mondo corale e alla trascrizione e armonizzazione dei canti popolari, a partire da quelli alpini che tanto amava. Esce oggi, pubblicata da Pendragon, una raccolta che riunisce tutte le partiture che Vacchi ha elaborato per coro maschile o misto e femminile in cinquant’anni di lavoro. Molti brani furono scritti per il Coro Stelutis, vero e proprio laboratorio permanente delle idee musicali di Vacchi; altri furono elaborati per i tanti cori che, spesso dietro il suo impulso, fecero ricerca nel proprio territorio. In due corposi volumi Silvia Vacchi, figlia di Giorgio, ha raccolto un totale di 204 partiture che, per l’occasione, sono state anche oggetto di revisione, grazie all’esperienza diretta acquisita alla guida del coro Stelutis.


TEATRO COMUNALE BOLOGNA MODERN / FOCUS SOLBIATI

In Italia, un ruolo fondamentale nella costruzione di un nuovo repertorio, di nuovi interpreti, e soprattutto di un nuovo pubblico, è svolto dal Divertimento Ensemble e da progetti come IDEA, a cui Musica Insieme riconferma il proprio sostegno e che permette, con la guida di una musicista e didatta straordinaria come Maria Grazia Bellocchio, di approfondire ogni anno lo studio di un diverso compositore.
Dopo le integrali pianistiche dedicate a Ligeti e Kagel, nel 2021 la Call for Young Performers di questo importante progetto europeo si concentrerà su uno dei nostri massimi compositori: Alessandro Solbiati, che parteciperà al concerto, incontrando il pubblico e introducendo il programma. Un programma che pone al centro naturalmente il violino, protagonista di questa edizione di Bologna Modern, con brani come Sonetto e il Duo da Il gigante.