LA VENEXIANA
Il primo dei concerti dedicati a Claudio Monteverdi, nel 450° anniversario della nascita, ruota intorno al tema dell’amore, nelle sue più diverse sfaccettature. Ardenti sospiri, tradite speranze, aspri tormenti e dolorosi passi: come in una ideale raffigurazione amorosa l’ensemble La Venexiana – gruppo vocale e strumentale di fama internazionale, specializzato nell’interpretazione della musica di Monteverdi – intona madrigali dal Settimo Libro, lo struggente “Lamento di Arianna”, il celebre duetto di Nerone e Poppea “Pur ti miro” dall’opera L’incoronazione di Poppea, in alternanza con brani strumentali di Frescobaldi e Kapsberger per tiorba, arpa e cembalo.
BOLOGNA FESTIVAL.TALENTI: ELENA NEFEDOVA
Come si riconosce un talento musicale? Cosa ci fa dire che abbiamo ascoltato qualcosa di
diverso? La giovane Elena Nefedova proviene dalla leggendaria scuola pianistica russa e si è aggiudicata il Premio Venezia. Come d’abitudine Bologna Festival ne ospita il vincitore nella sua rassegna dedicata alle nuove promesse del concertismo odierno. La Nefedova si cimenta con le complessità interpretative della Sonata op.27 “Quasi una fantasia” di Beethoven, con la temperie emotiva dello Scherzo op.3 di Chopin o con il sognante intimismo dei Notturni op.48; dà prova di bravura virtuosistica nei Giochi d’acqua alla Villa d'Este, nel Sonetto 104 del Petrarca e nella Parafrasi da concerto sul "Rigoletto" di Verdi, tra i brani più noti di Franz Liszt.
BOLOGNA FESTIVAL.TALENTI: GRAN DUO
Due artisti affiatati, il clarinettista inglese Rattle e la pianista turca Özsuca, che si sono
conosciuti dodici anni fa al Conservatorio di Oberlin (USA) e hanno continuato i loro studi
a Berlino. Suonano in duo e non solo: Zeynep ha lavorato con direttori come Antonio Pappano, Gustavo Dudamel, Simon Rattle; Sacha è un ottimo solista e collabora con artisti quali Mitsuko Uchida, Isabelle Faust, Katia e Marielle Labèque. Nel loro programma si passa dai Fantasiestücke op.73 di Schumann alla Sonata di Saint-Saëns, dalla Sonata op.120 n.2 di Brahms alla Sonatina di Martin, sino ai pezzi dei meno conosciuti Pierné e Baermann. Il concerto nasce dalla collaborazione con Bologna- Città della Musica Unesco e Liverpool Unesco City of Music.
TALENTI PER LISZT
Ricercato interprete della musica di Franz Liszt, Calogero Di Liberto è un pianista dal gesto
brillante, dotato di grande forza comunicativa, presente sui palcoscenici americani, asiatici ed europei. Oltre ad una selezione di brani lisztiani, alcuni di grande virtuosismo come La campanella o lo studio trascendentale "Tormenta di neve"; Di Liberto eseguirà due nuove composizioni per pianoforte ed elettronica ispirate al compositore ungherese: Il contatore di nuvole di Luigi Ceccarelli e Orbits di Dimitri Maronidis, due lavori selezionati dalla giuria del Premio Liszt per la loro attraente creatività.
Pianoforte Calogero Di Liberto
Elettronica Roberto Salvati
In collaborazione con Fondazione Istituto
Liszt di Bologna
ZERO VOCAL ENSEMBLE: FONTANAMIX ENSEMBLE EUROPERAS
La XII edizione di MICO si conclude con due fondamentali lavori di John Cage: Aria ed Europera 3, affidata allo Zero Vocal Ensemble e agli Attori della Scuola di Teatro "Alessandra Galante Garrone", presenza ormai attesissima nel nostro cartellone. Un’anti-opera dove alle voci si accompagnano trascrizioni di Liszt e registrazioni su nastro di celebri arie, con uno straniante effetto di scissione del tempo e dello spazio, di presente e passato.
Cicli tematici a cura della Fondazione Musica Insieme/Mico
BOLOGNA FESTIVAL. TALENTI: JOSEF SUK PIANO QUARTET
Due capolavori del repertorio ottocentesco per quartetto con pianoforte il Quartetto op.47 di Schumann e il Quartetto op.25 di Brahms, inframezzati da un brano Contemporaneo del compositore romano Matteo D’Amico, Trio pour un ange, sono il programma proposto da questo eccellente ensemble, originario di Praga che ha scelto il nome del loro gruppo in onore del grande violinista ceco Josef Suk. Vincitori nel 2013 del prestigioso concorso cameristico internazionale Premio Trio di Trieste, suonano insieme dal 2007 e tengono
concerti in giro per l’Europa.
BOLOGNA FESTIVAL: TALENTI AMADEUS WIESENSEE
Un vero talento, il ventiduenne Amadeus Wiesensee suona per la prima volta a Bologna.
Allievo del grande Alfred Brendel, il giovane pianista tedesco apre il programma del suo concerto con un autore imprescindibile, Johann Sebastian Bach, eseguendone la Suite inglese n.6 BWV 811. Alla grazia delle danze che compongono la suite bachiana accosta le lineari Variazioni e fuga su un tema di Händel di Brahms, per poi passare al sublime Schubert dei Momenti musicali e al Prokof’ev virtuosistico della Settima Sonata. Una tecnica brillante e una musicalità appassionata fanno di Wiesensee un interprete che sorprende per la maturità del suo pensiero musicale e la personale impronta del suo stile.
MUSICA INSIEME: FONTANAMIX ENSEMBLE. RITRATTO DONATONI
Sull’onda della memoria al futuro che costituisce l’affascinante trama di MICO 2017, ecco la dedica a Franco Donatoni, che a Bologna fu studente del Conservatorio "G.B. Martini", poi docente, negli anni Settanta e Ottanta, della pionieristica facoltà del Dams. Gli ensemble riuniti di FontanaMIX e Accroche Note gli rendono omaggio con tre importanti opere, più una prima esecuzione italiana di Alessandro Solbiati, autore prolifico che è stato tra i suoi più interessanti discepoli.
Musiche di Donatoni e Salbiati.
DUO SÉRIMPIE: ONDES MUSICALES
Uno strumento elettronico che fa dimenticare di esserlo. Questa una delle suggestive definizioni delle ondes Martenot, capaci di creare atmosfere oniriche e stranianti, con una ricchezza timbrica e potenzialità tecniche tali da avvicinarle alla voce umana. Da un quindicennio il Duo Sérimpie ne ‘diffonde il verbo’, affiancando ondes e pianoforte, con opere di compositori che vanno da Jolivet a Pärt: dal fascino del simbolismo francese al suono del futuro. Musiche di Jolivet, Messiaen, Fukushima, Morin, Charpentier, Bennett, Murail.
FONTANAMIX ENSEMBLE: I COLORI DEL SUONO
La sinestesia, ovvero la ‘contaminazione’ di sfere sensoriali diverse, in primis quella della
vista e dell’udito, è la vera protagonista di questo concerto, affidato al FontanaMIXensemble. L’invito è ad immergersi in un programma dove colori e suoni si evocano l’un l’altro, sin dai capolavori di Alban Berg e Olivier Messiaen, affidati al clarinetto solista di Giampiero Sobrino. Con due prime esecuzioni assolute: L’alba dei suoni di Adriano Guarnieri e Frön di Jonatan Sersam. Musiche di Guarnieri, Sersam, Berg, avel,Rihm, Messiaen, Sciarrino, Murail.