MAURA GANCITANO E I GIOVANI REPORTER | IL PATRIARCATO

“Nel nostro mondo un uomo è sicuro di sé, una donna è arrogante.
Un uomo è senza compromessi, una donna è una rompicoglioni.
Un uomo è assertivo, una donna aggressiva.
Un uomo è stratega, una donna manipolatrice.
Un uomo è un leader, una donna ha manie di controllo.
Un uomo è autorevole, una donna è prepotente.
Le caratteristiche e i comportamenti sono gli stessi, l’unica cosa che cambia è il sesso ed è in base al sesso che il mondo ci giudica e tratta diversamente”.
Chimamanda Ngozi Adichie, scrittrice.

Un incontro su un tema quanto mai attuale: il patriarcato. Per l’occasione Maura Gancitano, saggista, filosofa, opinionista e co-fondatrice di Tlon, scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro, salirà sul palco per confrontarsi con la redazione di Giovani Reporter, un portale online che pubblica ogni giorno articoli di opinione scritti da giovani tra i 14 e i 30 anni interessati a raccontare il mondo che li circonda.


MARCO SGROSSO | A COLPI D’ASCIA

Di questo testo, tratto dal romanzo di Thomas Bernhard, Marco Sgrosso ha curato la riduzione
e la regia, oltre ad esserne straordinario interprete, con l’accompagnamento musicale del polistrumentista Cristiano Arcelli.
Scrive Sgrosso: “Incantato dallo stile fulmineo e ridondante di Berhard, dall’intreccio di reiterazioni, assonanze e dissonanze che rendono i suoi testi simili a partiture musicali, sono rimasto affascinato
dalla figura del narratore: uomo tormentato, aggressivo ma vulnerabile, simile ad un animale
braccato.
Mi ha profondamente coinvolto l’analisi della figura dell’artista in conflitto, con se stesso prima ancora che con gli altri, e tanto più incatenato al suo universo quanto più fortemente vorrebbe fuggirlo”.
Con la sua ironia caustica e spietata, Bernhard scandaglia miserie, perfidie e ipocrisie dell’ambiente artistico della sua amata e odiata Vienna, ma il livido quadro finale che emerge da questo vorticoso pamphlet non ha confini geografici.

 


ALESSIO BONI E MARCELLO PRAYER | CANTO DEGLI ESCLUSI

“Io non fui originata ma balzai prepotente dalle trame del buio per allacciarmi ad ogni confusione”.
Sono versi di Alda Merini, la ‘poetessa dei Navigli’ scomparsa nel 2009 a 78 anni. A lei e al suo patrimonio letterario Alessio Boni e Marcello Prayer dedicano un reading (o meglio un concertato a due) intitolato Canto degli esclusi.
Dopo Pavese e Pasolini, i due attori hanno deciso di continuare “il gioco” della poesia nella nudità scenica con Alda Merini: le loro voci si alternano e si intrecciano come sempre per diventare una nell’intento di cadenzare la ritmicità del verso di Alda.
Un verso di forte intensità emotiva nel grumo di contraddizioni che l’hanno abitata. Scrivono Boni e Prayer: “Abbiamo immaginato la sua voce dettarci, come gli antichi rapsodi, il Libro di Poesia da mettere in voce: così è nata la necessità di questo altro viaggio”.


TEATRO DEI BORGIA | GIACOMO

Al termine dello spettacolo si terrà l’incontro I parlamenti di Matteotti, un dibattito sul processo compositivo dello spettacolo tra Gerardo Guccini, docente di Storia del teatro e dello spettacolo al DAMS di Bologna, nonché attento studioso e profondo conoscitore della teatro di narrazione e fondatore della rivista letteraria “Prove di drammaturgia” e Gianpiero Borgia, co-fondatore di Teatro dei Borgia e regista dello spettacolo.

“Un intervento d’arte drammatica in ambito politico”. Così Elena Cotugno (interprete) e Gianpiero Alighiero Borgia (regista) del Teatro dei Borgia raccontano il loro spettacolo Giacomo, tratto dai testi che Giacomo Matteotti lesse in Parlamento il 31 gennaio 1921 e il 30 maggio 1924.
Nel primo il politico denunciava le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, nel secondo contestava i risultati delle elezioni di aprile di quell’anno.
Come si sa, Matteotti sarebbe poi stato ucciso il 10 giugno e quest’anno ricorre il centenario.
In scena vengono riproposti i discorsi di un martire nella loro nuda e terrificante verità: un invito a riflettere sul senso della militanza politica, sui diritti di cittadinanza, sulla possibilità di opporsi alla violenza fascista. “È un richiamo – dice la compagnia - ai valori di libertà e democrazia ma anche al ruolo che il teatro ha nella società”.


FRANCESCO COSTA | FRONTIERA

Lo conosciamo come vicedirettore de Il Post, lo ascoltiamo ogni mattina sul podcast Morning, e abbiamo scoperto molte cose sugli USA grazie ai suoi libri editi da Mondadori: Questa
è l’America, Una storia americana e California. Esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo, dal 2015 cura il progetto Da Costa a Costa, una newsletter e uno dei primi
e più ascoltati podcast giornalistici in Italia. È stato autore e volto della miniserie televisiva The American Way per DAZN. Nel 2022 ha vinto il “Premiolino”, uno fra i più antichi e
importanti riconoscimenti giornalistici italiani. Al San Filippo Neri Costa presenterà il suo ultimo libro sugli Stati Uniti, edito da Mondadori Frontiera.

C’è una storia che ascoltiamo da un po’ di tempo, e descrive la più grande superpotenza del pianeta come in balìa di un irrimediabile declino.

È la narrazione di un paese che balla sull’orlo del precipizio, dove la radicalizzazione non è arrestata, le differenze fra conservatori e progressisti si sono allargate e le donne hanno perso persino il diritto a interrompere una gravidanza. Tutto vero. L’aria che si respira oltreoceano è elettrica, le tensioni razziali si sono inasprite e c’è un ex presidente che ha cercato di restare al potere dopo la sconfitta, che deve rispondere di oltre 90 gravi capi d’accusa e che nonostante questo – o proprio per questo? – è venerato da un’agguerrita minoranza della popolazione.

Eppure sta succedendo anche altro. Gli Stati Uniti hanno ampliato la forza lavoro come non era mai accaduto prima, stanno riducendo le diseguaglianze, hanno innescato una rinascita industriale, hanno approvato il più grande investimento di sempre contro il cambiamento climatico. Non hanno mai avuto così tante donne con un lavoro, così tante persone con disabilità con un lavoro; il reddito mediano non è mai stato così alto, le persone afroamericane sotto la soglia di povertà mai così poche. Il tutto mentre la Cina affronta una fase di grande incertezza e rinuncia al sogno del tanto atteso sorpasso.

Gli Stati Uniti d’America stanno attraversando un momento affascinante e contraddittorio, poco compreso e per certi versi unico nella loro vicenda nazionale. Com’è possibile che queste cose accadano contemporaneamente, nello stesso posto? Cos’hanno in testa gli americani, al di là delle caricature che vanno forte sui media?

Attraverso un racconto frastagliato e mai lineare, come la realtà che descrive, Francesco Costa ci accompagna in un sorprendente viaggio on the road nel Nuovo Mondo, procedendo frammento dopo frammento nell’esplorazione di un paese che trova sempre il modo di mostrarci le prove generali di quello che vedremo dalle nostre parti, nel bene e nel male. Buon viaggio.

Al termine dell’incontro la redazione di Giovani Reporter realizzerà una breve intervista sul palco.

Segnaliamo per i prenotati che i firmacopie saranno alle ore 17.30, al termine dell’incontro delle ore 16.00, e alle 19.00, pre incontro delle ore 20.00.

❗️I posti sono attualmente purtroppo terminati per entrambe le fasce orarie.

Se chi è prenotato non si presenta entro cinque minuti prima dall'inizio dell'evento daremo priorità alle persone in fila fuori per la lista di attesa, in ordine di arrivo!


ARIANNA SCOMMEGNA | LA VITA DAVANTI A SÉ

“Avevano tutti e due bisogno di amore come non si era mai visto alla loro età, e dovevano unire le loro forze”.
È la storia raccontata in prima persona da un bambino, Momò, nella Belleville miserabile e multietnica degli anni ’70.
Momò vive al sesto piano, a casa di Madame Rosa, ex prostituta che accudisce bambini destinati altrimenti al brefotrofio. Momò è il preferito di Madame Rosa e tra loro si crea un rapporto sincero e stretto che li legherà per sempre.
È una storia che parla di cura e del significato della cura come atto di responsabilità. Momò ci mostra come nelle situazioni più tragiche e amare della vita si possa trovare la forza di sorridere. Il romanzo di Romain Gary La vita davanti a sé è un’iniezione di coraggio, speranza, tenerezza e cura per l’anima.
Il racconto prende forma attraverso la voce e l’interpretazione di Arianna Scommegna e la fisarmonica di Giulia Bertasi.

 


ÁNEMA | CARTOLINE DAL SUD

Per festeggiare i dieci anni di vita insieme fra Napoli e il teatro, Ánema sceglie di proporre un viaggio per i Sud del mondo: il Sud dell’Italia, ma anche il Sud del Mediterraneo e il Sud delle Americhe.
Troviamo echi di Napoli e di Sicilia, ma anche i ritmi dello chôro, del baião e del tango, come i colori del vicino Oriente. E questi echi si tradurranno in cartoline, cartoline sonore, firmate dai quattro componenti di Ánema e da amici illustri come Egberto Gismonti, Astor Piazzolla, Hermeto Pascoal, e da tutti gli altri che viaggeranno insieme per raccontare il Sud.

 


AURÉLIEN LEHMANN (TIP TAP) E FRANÇOIS MOSCHETTA (PIANOFORTE) | TAP VIRTUOSO

Tap virtuoso segna l’incontro senza precedenti tra la musica classica e ‘la tap dance americana’. Il ballerino francese Aurélien Lehmann ridefinisce la danza del tip tap portando nuova vitalità ai capolavori del pianoforte classico, con alcuni dei brani più noti del repertorio, da Scarlatti a Gershwin, accompagnato al pianoforte dal pianista virtuoso François Moschetta.

Uno spettacolo di livello mondiale, poetico e potente, creato nel 2022 al Teatro del Châtelet di Parigi davanti a 2000 spettatori.

L’evento è prodotto dall’associazione parigina Musique et Toile, che quest’anno festeggia il suo 20° anniversario, con oltre 4.500 esibizioni al suo attivo.

Tap Virtuoso: la danza del tip tap come non l’avete mai vista né sentita prima!

Un estratto dello spettacolo: https://www.youtube.com/watch?v=sOGMpk4XjvY


PER FUTILI MOTIVI E FRATERNAL COMPAGNIA APS | UN CONCERTO PER DONNE INVISIBILI (O QUASI)

Christine de Pizan, Elizabeth Siddal, Carol Kaye.
Tre epoche diverse, tre storie di donne che nel mondo artistico hanno lasciato un segno, ma ce ne siamo accorti?
Fraternal Compagnia sceglie il coro “Per Futili Motivi” per un nuovo viaggio nell’universo femminile.
Dopo l’ultima rassegna intitolata ‘I Martedì dAlle (grandi) Donne’, l’incontro con il coro polifonico femminile aggiunge una nuova tappa al percorso dedicato alle pari opportunità già intrapreso da Fraternal
Compagnia da svariati anni.
Accomuna le due associazioni un’attenzione particolare al carattere popolare di quanto viene portato
in scena.
Brani suonati e soprattutto cantati accompagneranno letture dedicate alle nostre tre nuove protagoniste, per riscoprirne il prezioso contributo.

 


CRISTINA CHINAGLIA | DOTTORESSA, MIO FIGLIO SI MUOVE, È NORMALE?

Se pensate che il mestiere di genitore sia stressante, forse non avete mai provato quello di pediatra.
Non siete convinti?
Lo racconta un medico, Paola Di Turi, che negli anni ha raccolto i dialoghi più surreali, incredibili e significativi che le sono capitati nel suo ambulatorio pediatrico. Trasformandoli nel monologo Dottoressa, mio figlio si muove: è normale? curato dal giornalista Emilio Marrese e affidato alla verve satirica dell’attrice Cristina Chinaglia.
Siamo di fronte a quesiti imbarazzanti.
Come quello della mamma di Miriam, che chiede alla dottoressa, dal momento che alla sua piccola viene la tosse quando beve l’acqua con la bottiglia, mentre col bicchiere no, se può scegliere la seconda opzione.
Dia loghi stranianti, dubbi bizzarri.
Eppure… Eppure chiunque ci sia passato, chi abbia accompagnato il proprio pargolo dal pediatra, si sente chiamato in causa.
Perché è capitato a tutti il bisogno di rassicurazioni, umanissimo, ma talvolta portato al parossismo.