ORACOLO PER LORCA: VOCE SANGUE VITA

Dopo il successo dello spettacolo dedicato a Pasolini, in questo nuovo anno Gabriele Via e Valentino Corvino ci proporranno un viaggio nella poesia musicale e nella musicalità poetica in omaggio all'opera di Federico García Lorca. La ricerca musicale, la sensibilità e la maestria delle esecuzioni virtuose del Maestro Corvino, insieme alla profondità dell'indagine poetica che risulta in una felicità espressiva del dato orale, di grande efficacia e puntualità filologica, fanno delle proposte di Corvino e Via, un esempio unico di un evento capace di portare la poesia a tutti nella sua essenza profonda e viva. Recital in atto unico con selezione di testi del poeta andaluso e musiche originali di Valentino Corvino.


AMARCANTO: CANTI E RACCONTI D’AMORE

Uno spettacolo che miscela musica, canto e teatro, un omaggio al grande poeta andaluso che ha saputo amare la vita attraverso la ferita della poesia. La sua opera nasce da un appassionato legame con la sua terra e da un lucido confronto con l’innocenza. Garcia Lorca vive il dramma dell’inevitabilità della morte con una inesauribile domanda di felicità. Questi sono alcuni dei temi della fecondissima produzione musicale, teatrale e poetica dell'autore spagnolo che ritroviamo nello spettacolo di Amarcanto che presenta il Romancero Gitano, una tra le produzioni più alte di Lorca, eseguito su partitura del maestro Mario Castelnuovo Tedesco. ~


IVANO MARESCOTTI: LETTERE AL FUTURO. CARO ANTONIO, GIULIA, DELIO, GIULIANO

Con questa proposta vogliamo presentare un Gramsci meno conosciuto, con una lucida capacità di trasmettere i valori in cui credeva, ma con una dolcezza e tenerezza infinite. È il Gramsci che si rivolge alla moglie Giulia, a Delio e Giuliano, i suoi bambini. L’amore verso i loro ha contribuito a mantenere accesa la speranza nel futuro, lo ha aiutato a essere vivo, a creare, a produrre con la mente e con il cuore. Nella proposta prendiamo in esame non solo le lettere presonali di Gramsci ma anche le risposte di Giulia, Delio e Giuliano. Nelle lettere, scelte, emerge “un certo spiritello ironico e pieno di umore” ma pure precisione e forza delicata: ricordi vividi dell'infanzia in Sardegna, l'amore per gli animali, che Gramsci coltivava anche in cella, il desiderio di amore e premura per la moglie e i bambini, espressioni viventi del futuro.

 


BOLOGNA FESTIVAL: TALENTI AMADEUS WIESENSEE

Un vero talento, il ventiduenne Amadeus Wiesensee suona per la prima volta a Bologna.
Allievo del grande Alfred Brendel, il giovane pianista tedesco apre il programma del suo concerto con un autore imprescindibile, Johann Sebastian Bach, eseguendone la Suite inglese n.6 BWV 811. Alla grazia delle danze che compongono la suite bachiana accosta le lineari Variazioni e fuga su un tema di Händel di Brahms, per poi passare al sublime Schubert dei Momenti musicali e al Prokof’ev virtuosistico della Settima Sonata. Una tecnica brillante e una musicalità appassionata fanno di Wiesensee un interprete che sorprende per la maturità del suo pensiero musicale e la personale impronta del suo stile.

 


LE METAMORFOSI: VERTUMNO OVVERO L'AMANTE E I SUOI DOPPI

Vertumno e Pomona: una donna sdegnosa dell’amore, tutta intenta ai suoi compiti nella produzione dei frutti e un dio delle stagioni che adotta tutti i travestimenti possibili per
avvicinarla. Una serie fantasmagorica di metamorfosi, che si succedono l’una all’ altra per
giungere alla seduzione.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio. 

 


MUSICA INSIEME: FONTANAMIX ENSEMBLE. RITRATTO DONATONI

Sull’onda della memoria al futuro che costituisce l’affascinante trama di MICO 2017, ecco la dedica a Franco Donatoni, che a Bologna fu studente del Conservatorio "G.B. Martini", poi docente, negli anni Settanta e Ottanta, della pionieristica facoltà del Dams. Gli ensemble riuniti di FontanaMIX e Accroche Note gli rendono omaggio con tre importanti opere, più una prima esecuzione italiana di Alessandro Solbiati, autore prolifico che è stato tra i suoi più interessanti discepoli.

Musiche di Donatoni e Salbiati.


LE METAMORFOSI MEDEA: OVVERO LA VENDETTA DELL’AMANTE

Di tutte le eroine tragiche, Medea è la più estrema: per punire il marito che l’ha tradita,
si fa assassina dei propri figli. Che cosa porta una madre al figlicidio, un delitto che sfida la
nostra capacità di comprensione? È quel che ci chiediamo anche davanti ad alcuni sconvolgenti casi di cronaca. Nel caso di Medea, il gesto efferato nasce dall’odio per colui che ha amato in passato e che l’ha tanto delusa, dal rancore per essere stata tradita e umiliata; dalla ribellione all’ingiustizia di un comportamento cinico ed egoista che viola i suoi diritti di moglie e di madre. Medea non agisce in un raptus di follia, ma pianifica la sua vendetta, e colpisce il partner nei suoi affetti più profondi, uccidendo quella parte di lui che rappresenta la sua proiezione verso il futuro.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio.

 


LA STORIA DELLA TERRA A COLORI

Vi siete mai fatti delle domande sul nostro pianeta? Vi siete mai chiesti che età ha la Terra,
quando è nata, se è sempre rimasta uguale? Sarà ingrassata o dimagrita? Sarà invecchiata? Ma soprattutto ha sempre avuto lo stesso colore? Racconteremo la storia della Terra in fasi di colori partendo dalla casualità degli eventi geologici che attraverso la determinazione biologica ha portato allo sviluppo del nostro pianeta. Rosso come l’oceano di magma dell’inizio, il nero e il grigio delle prime rocce, il blu degli oceani e dell’ossigeno e il verde dello sviluppo della vita. E oggi come appare la Terra? Oggi la Terra appare come un pianeta “marmorizzato” (una Marble Bar!). Tuttavia, esistono ancora oggi luoghi sulla Terra che mostrano come era la Terra primitiva e sono i luoghi fra i più colorati esistenti al
mondo.

Con la ricercatrice Barbara Cavalazzi, Università di Bologna


LE METAMORFOSI: NARCISO OVVERO L’AMORE IMPOSSIBILE

L’immagine di Narciso perso in un amore impossibile e incapace di staccarsi dallo specchio
d’acqua che riflette il suo viso è familiare a tutti. Ma quell’episodio è solo l’ultimo atto di un mito ricco e affascinante, che coinvolge indovini, ninfe delle acque e dei monti, battute
di caccia nei boschi, amanti delusi e vendicativi, e prima di ogni cosa una singolare profezia di cui solo dopo molto tempo apparve chiaro l’inquietante significato.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio.

Ciclo tematico a cura della Società Editrice Il Mulino

 


DUO SÉRIMPIE: ONDES MUSICALES

Uno strumento elettronico che fa dimenticare di esserlo. Questa una delle suggestive definizioni delle ondes Martenot, capaci di creare atmosfere oniriche e stranianti, con una ricchezza timbrica e potenzialità tecniche tali da avvicinarle alla voce umana. Da un quindicennio il Duo Sérimpie ne ‘diffonde il verbo’, affiancando ondes e pianoforte, con opere di compositori che vanno da Jolivet a Pärt: dal fascino del simbolismo francese al suono del futuro. Musiche di Jolivet, Messiaen, Fukushima, Morin, Charpentier, Bennett, Murail.