BOLOGNA FESTIVAL. TALENTI: JOSEF SUK PIANO QUARTET

Due capolavori del repertorio ottocentesco per quartetto con pianoforte il Quartetto op.47 di Schumann e il Quartetto op.25 di Brahms, inframezzati da un brano Contemporaneo del compositore romano Matteo D’Amico, Trio pour un ange, sono il programma proposto da questo eccellente ensemble, originario di Praga che ha scelto il nome del loro gruppo in onore del grande violinista ceco Josef Suk. Vincitori nel 2013 del prestigioso concorso cameristico internazionale Premio Trio di Trieste, suonano insieme dal 2007 e tengono
concerti in giro per l’Europa.


ROBERTO LATINI: LASCIATE LE MIE ALI AL LORO POSTO. VIAGGIO NELLE LETTERE DI FEDERICO GARCÍA LORCA

Il viaggio nelle lettere di Federico García Lorca è come un filo a dondolo a cui sono appese insieme opera e vita del grande poeta spagnolo. Lettere scritte con la mano sinistra ‘che è la mano del cuore’. García Lorca fanciullo, tra frutta squisita e bagatelle dell’infanzia, si accende e si infiamma nella passione e nella vocazione artistica che diventa la sua tempesta e il suo cuore, l’amo a cui aggrappa il mondo. In cammino con García Lorca e con la maestria di Roberto Latini apriamo le pagine intime e aperte sul mondo della libertà e della passione del poeta, “con il cuore colmo di poesia fino all’orlo” e con i disegni e i paesaggi in cui dissemina la sua scrittura. A introdurre il viaggio teatrale nell’epistolario di García Lorca, Rafael Lozano (Università di Bologna), tra i massimi studiosi dell’opera di Federico García Iorca.


MARIA AMELIA MONTI: LA LAVATRICE DEL CUORE. LETTERE DI GENITORI E FIGLI ADOTTIVI

“Ma tu non lo sai che quando noi donne diventiamo mamme, in qualsiasi modo lo diventiamo, riceviamo in dono una lavatrice del cuore?”

L’adozione raccontata attraverso le testimonianze di chi l’ha vissuta direttamente o indirettamente. Dalle lettere raccolte per la categoria Lettera di un’adozione 2013, nasce La Lavatrice del cuore, spettacolo teatrale scritto da Edoardo Erba ed interpretato da Maria Amelia Monti. Il racconto dell’esperienza di Edoardo e Maria Amelia si affianca a quello di altre coppie, di papà e mamme che raccontano il proprio viaggio, in un’alternanza tra prosa e lettura di grande intensità i cui non mancano momenti ironici.

 


ORACOLO PER LORCA: VOCE SANGUE VITA

Dopo il successo dello spettacolo dedicato a Pasolini, in questo nuovo anno Gabriele Via e Valentino Corvino ci proporranno un viaggio nella poesia musicale e nella musicalità poetica in omaggio all'opera di Federico García Lorca. La ricerca musicale, la sensibilità e la maestria delle esecuzioni virtuose del Maestro Corvino, insieme alla profondità dell'indagine poetica che risulta in una felicità espressiva del dato orale, di grande efficacia e puntualità filologica, fanno delle proposte di Corvino e Via, un esempio unico di un evento capace di portare la poesia a tutti nella sua essenza profonda e viva. Recital in atto unico con selezione di testi del poeta andaluso e musiche originali di Valentino Corvino.


AMARCANTO: CANTI E RACCONTI D’AMORE

Uno spettacolo che miscela musica, canto e teatro, un omaggio al grande poeta andaluso che ha saputo amare la vita attraverso la ferita della poesia. La sua opera nasce da un appassionato legame con la sua terra e da un lucido confronto con l’innocenza. Garcia Lorca vive il dramma dell’inevitabilità della morte con una inesauribile domanda di felicità. Questi sono alcuni dei temi della fecondissima produzione musicale, teatrale e poetica dell'autore spagnolo che ritroviamo nello spettacolo di Amarcanto che presenta il Romancero Gitano, una tra le produzioni più alte di Lorca, eseguito su partitura del maestro Mario Castelnuovo Tedesco. ~


IVANO MARESCOTTI: LETTERE AL FUTURO. CARO ANTONIO, GIULIA, DELIO, GIULIANO

Con questa proposta vogliamo presentare un Gramsci meno conosciuto, con una lucida capacità di trasmettere i valori in cui credeva, ma con una dolcezza e tenerezza infinite. È il Gramsci che si rivolge alla moglie Giulia, a Delio e Giuliano, i suoi bambini. L’amore verso i loro ha contribuito a mantenere accesa la speranza nel futuro, lo ha aiutato a essere vivo, a creare, a produrre con la mente e con il cuore. Nella proposta prendiamo in esame non solo le lettere presonali di Gramsci ma anche le risposte di Giulia, Delio e Giuliano. Nelle lettere, scelte, emerge “un certo spiritello ironico e pieno di umore” ma pure precisione e forza delicata: ricordi vividi dell'infanzia in Sardegna, l'amore per gli animali, che Gramsci coltivava anche in cella, il desiderio di amore e premura per la moglie e i bambini, espressioni viventi del futuro.

 


BOLOGNA FESTIVAL: TALENTI AMADEUS WIESENSEE

Un vero talento, il ventiduenne Amadeus Wiesensee suona per la prima volta a Bologna.
Allievo del grande Alfred Brendel, il giovane pianista tedesco apre il programma del suo concerto con un autore imprescindibile, Johann Sebastian Bach, eseguendone la Suite inglese n.6 BWV 811. Alla grazia delle danze che compongono la suite bachiana accosta le lineari Variazioni e fuga su un tema di Händel di Brahms, per poi passare al sublime Schubert dei Momenti musicali e al Prokof’ev virtuosistico della Settima Sonata. Una tecnica brillante e una musicalità appassionata fanno di Wiesensee un interprete che sorprende per la maturità del suo pensiero musicale e la personale impronta del suo stile.

 


LE METAMORFOSI: VERTUMNO OVVERO L'AMANTE E I SUOI DOPPI

Vertumno e Pomona: una donna sdegnosa dell’amore, tutta intenta ai suoi compiti nella produzione dei frutti e un dio delle stagioni che adotta tutti i travestimenti possibili per
avvicinarla. Una serie fantasmagorica di metamorfosi, che si succedono l’una all’ altra per
giungere alla seduzione.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio. 

 


MUSICA INSIEME: FONTANAMIX ENSEMBLE. RITRATTO DONATONI

Sull’onda della memoria al futuro che costituisce l’affascinante trama di MICO 2017, ecco la dedica a Franco Donatoni, che a Bologna fu studente del Conservatorio "G.B. Martini", poi docente, negli anni Settanta e Ottanta, della pionieristica facoltà del Dams. Gli ensemble riuniti di FontanaMIX e Accroche Note gli rendono omaggio con tre importanti opere, più una prima esecuzione italiana di Alessandro Solbiati, autore prolifico che è stato tra i suoi più interessanti discepoli.

Musiche di Donatoni e Salbiati.


LE METAMORFOSI MEDEA: OVVERO LA VENDETTA DELL’AMANTE

Di tutte le eroine tragiche, Medea è la più estrema: per punire il marito che l’ha tradita,
si fa assassina dei propri figli. Che cosa porta una madre al figlicidio, un delitto che sfida la
nostra capacità di comprensione? È quel che ci chiediamo anche davanti ad alcuni sconvolgenti casi di cronaca. Nel caso di Medea, il gesto efferato nasce dall’odio per colui che ha amato in passato e che l’ha tanto delusa, dal rancore per essere stata tradita e umiliata; dalla ribellione all’ingiustizia di un comportamento cinico ed egoista che viola i suoi diritti di moglie e di madre. Medea non agisce in un raptus di follia, ma pianifica la sua vendetta, e colpisce il partner nei suoi affetti più profondi, uccidendo quella parte di lui che rappresenta la sua proiezione verso il futuro.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio.