MANIFESTO

La fine del mondo è la fine del mondo Festival

a cura di Kepler-452

Direzione artistica Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Avanguardie 2030


IL CORPO DELL’ARRANGIAMENTO

La fine del mondo è la fine del mondo

Festival a cura di Kepler-452

Direzione artistica Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Avanguardie 2030


VANIA

La fine del mondo è la fine del mondo

Festival a cura di Kepler-452

Direzione artistica Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Avanguardie 2030


IL CONTOURING PERFETTO: I CONTORNI IDEALI IN CUI VIVERE

La fine del mondo è la fine del mondo

Festival a cura di Kepler-452

Direzione artistica Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Avanguardie 2030


HOMO RIDENS_BOLOGNA

La fine del mondo è la fine del mondo

Festival a cura di Kepler-452

Direzione artistica Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Avanguardie 2030

 

 

 


TUTTO DA UN’ALTRA PARTE: DESERTI E OCEANI

Per capire un pezzo di mondo che non è il nostro servono decenni, e non è detto che i decenni bastino

Cosa cerchiamo in un luogo vuoto? Cosa ci affascina in un viaggio la cui meta è definita essenzialmente in negativo - un deserto, un oceano aperto, luoghi caratterizzati dall'assenza di tutto il resto - e il cui panorama è un orizzonte piatto? Uno dice, “il viaggio interiore”: ma fuor di metafora non significa niente, perché si viaggia fuori. Ad esempio: nel nord-est dell’Etiopia, nell’Atlantico meridionale, in Atacama.

Claudio Giunta dialoga con Vincenzo Latronico


PAMELA VILLORESI: LA CHIAMA DELLE DONNE

“Mi sono resa conto che, con le nostre figlie e i nostri figli, abbiamo dato per scontate troppe cose: il diritto al voto, il diritto al lavoro, la maternità desiderata e retribuita, i consultori, i diritti e le regole dei lavoratori e soprattutto delle lavoratrici. Forse c'è bisogno di volgere lo sguardo indietro, quando si lavorava per un po' di pane e, lavorando, si rischiava la vita; quando, per sfamare la famiglia, tante donne accettavano lavoro in nero, se lo trovavano, se le gravidanze lo permettevano. Succede anche oggi, purtroppo, ma allora era la regola. Questo recital vuole, attraverso racconti, poesie e musiche, accompagnarci lungo tutto l'ultimo secolo per mostrarci il percorso che le donne e gli uomini hanno compiuto, a prezzo di lotte, fatiche, sfide e talvolta della vita.” (Pamela Villoresi)


MARIO MONTI E FRANCESCO MERLONI: L’EUROPA DI ANDREATTA

In occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Nino Andreatta e in concomitanza con il sessantennale dei Trattati di Roma, Mario Monti e Francesco Merloni presentano il numero speciale della Rivista dell’AREL, l’Agenzia di Ricerche e Legislazione fondata dal grande economista e politico bolognese. Questo numero della rivista, curato da Enrico Letta e Mariantonietta Colimberti, ricorda il grande europeista, campione della concretezza delle politiche e delle identità locali e nazionali, ma anche del senso primario della costruzione europea. Perché l’Europa? Perché stare insieme e come? A queste domande il numero speciale della Rivista risponde con le parole stesse dello statista attraverso le quattro sezioni che la compongono: Europa nostro paese, nostra ricchezza, nostra difesa, nostro futuro.

Introduce e modera l'incontro Alessandro Merli


GRAZIANA BORCIANI E STEFANIA SECULIN: MARLENEDITH

Lo spettacolo di teatro canzone, presentato in anteprima al LabOratorio, narra la storia di Marlene Dietrich e di Edith Piaf e della loro amicizia. Due grandi artiste. Due donne. Due grandi amiche. Due vite dense delle più belle emozioni raccontate attraverso parole e musica. Le loro canzoni più significative, da La vie en rose a L’hymne à l’amour, da Gigolo a Lili Marlene, saranno ripercorse in una veste sobria, elegante e senza fronzoli. Gaia Ferrara narrerà la storia nell’alternarsi di canzoni interpretate da Graziana Borciani e Stefania Seculin.


WALTER SITI E ANTONIO FRANCHINI

Chi l’ha detto che leggere faccia soltanto bene? Leggere smuove inquietudini, apre lo spazio delle domande più pungenti e dei ricordi più difficili. Un libro può spingerci verso luoghi inospitali e costringerci a fare i conti con il contrario di ciò che rassicura. Un romanzo può spostare la nostra attenzione sull’altro, sugli altri come in un corpo a corpo, una resa dei conti che non possiamo rinviare. Tre importanti scrittori italiani raccontano il rapporto fra lettura e scrittura, il cantiere delle parole, il movimento attraverso cui gli interrogativi radicali di un lettore profondo diventano quelli di un narratore. Walter Siti: contagi, ossessioni, paradisi artificiali, amori brucianti. Spinge la scrittura nei pressi dell’indicibile, dove il racconto della realtà si fa più impervio. Da Scuola di nudo a Bruciare tutto, oltre vent’anni di lavoro vissuti “pericolosamente”.

Conduce l'incontro Paolo Di Paolo