SERENA DANDINI / IL CATALOGO DELLE DONNE VALOROSE
Una delle scrittrici e intellettuali più amate d’Italia nel suo nuovo libro edito da Mondadori racconta la vita di donne che hanno saputo vivere una vita straordinaria e all'altezza del proprio valore e che, per il loro coraggio, hanno finito col dare il proprio nome a una delle varietà del fiore più bello: la rosa. Da Jacqueline du Pré, la prima a suonare il violoncello non “da amazzone” ma con le gambe divaricate, come i colleghi maschi, a Olympe de Gouges, autrice della “Dichiarazione dei diritti della donna”, passando per Kathrine Switzer, la prima donna a correre la maratona, fino a Tania la Guerrigliera, rivoluzionaria a Cuba al fianco di Che Guevara. Un libro importante e necessario, che raccontando come le donne sappiano eccellere in qualsiasi campo, mostra anche come la loro storia abbia saputo attecchire in modi spesso laterali e nascosti al "sapere ufficiale". Fiorendo, appunto, nei vivai e nei giardini di tutto il mondo.
VITTORIO FRANCESCHI / CANTI DELL’AUTUNNO INOLTRATO
Una serata speciale con i versi di Vittorio Franceschi, attore, drammaturgo, regista, maestro di teatro. “Non sempre teatro e poesia vanno a braccetto. Anzi, tante volte han l’aria di non conoscersi. Per me, che vivo di teatro e amo la poesia, per me che scrivo e cerco di raccontare con le parole giuste quel che ho intravisto in tanti anni di navigazione dal mio oblò a pelo d’acqua, teatro e poesia sono una necessità. Ho sempre scritto poesie ma solo in tarda età ho pubblicato qualcosa. Un attore che scrive poesie – pensavo – non verrà mai preso sul serio (lo penso ancora). Per fortuna c’è il pubblico, che ne capisce più di tutti. E non giudica per sentito dire ma per “sentito nel cuore”. Questa serata, quindi, è dedicata al pubblico, meraviglioso e insostituibile compagno di viaggio”. (V. Franceschi)
ILARIA BORLETTI BUITONI E MINO PETAZZINI / I LUOGHI VERDI DI BOLOGNA E LA TUTELA DEL PAESAGGIO
Nelle sue attività educative, divulgative e gestionali la Fondazione Villa Ghigi, nell’arco di quattro decenni, ha intercettato, occupandosene in modo occasionale o più approfondito, tanti luoghi verdi di Bologna, noti e meno noti, che nell’insieme sono la rappresentazione, in parte ancora da immaginare e conquistare, di un equilibrato rapporto tra città, verde pubblico e privato, spazi aperti periurbani, territorio. Un originale punto di partenza per riflettere, in termini più generali, su un tema delicato e irrinunciabile come la tutela del paesaggio, a partire da alcune straordinarie esperienze promosse e curate dal FAI in ambito nazionale.
MARCO BRINZI / AUTOBIOGRAFIA DI UN PICCHIATORE FASCISTA
Marco Brinzi porta sul palco il racconto-monologo tratto dal libro di Giulio Salierno (Edizione Minimum Fax), che ripercorre la biografia di un fascista, il punto di vista ideale per capire cosa possa muovere oggi le persone, soprattutto i più giovani, ad avvicinarsi, a giustificare e a riproporre un’ideologia tanto superata e antidemocratica. Negli anni ’50 Salierno è attivista di spicco del Movimento Sociale Italiano romano e frequenta Graziani, Almirante, Rauti. Diciottenne è condannato a trent’anni di reclusione per omicidio a scopo di rapina, fugge in Francia, si arruola nella Legione straniera e va a combattere in Algeria dove finisce imprigionato. L’ideologia fascista comincia a vacillare già nelle carceri algerine, dove si sente molto vicino a quella che la società reputa feccia. Trasferito nelle carceri italiane, Salierno scopre l’appartenenza alla classe degli sfruttati e la solidarietà con altri detenuti più sfortunati di lui: qui si avvicina ai testi del marxismo, sviluppa una nuova coscienza politica e arriva all’abiura del fascismo.
FRANCESCA MAZZA / NEL FUOCO DELLA RIVOLTA
3 maggio - il cortile della Sorbona viene occupato senza violenza da 400 manifestanti. Fra il 10 e l'11 maggio - gli studenti occupano il Quartiere latino. 13 maggio - un’immensa manifestazione attraversa Parigi. 15 maggio - viene occupato l’Odeon di Parigi… Così iniziava una complessa, festosa ed illusoria stagione di contestazione che aveva le radici nel panorama di un ampio fermento sociale che andava dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Cecoslovacchia al Messico, dal Brasile all’Italia. Il ’68 compie cinquant’anni. Nel fuoco della rivolta si propone di riflettere, con gli strumenti del teatro, su quell’atto che più che rivoluzionare il mondo, cerca costantemente di ricrearlo, la rivolta appunto, e di raccontare una stagione a cui non si può negare il fascino che ogni richiesta di cambiamento porta con sé, senza celebrare in modo acritico, senza condannare con troppo rigore.
EMMA PARMIGIANI E PIERPAOLO MAURIZZI
Una natura musicale straordinaria e una tecnica eccellente fanno della ventenne Emma Parmigiani un’interprete di sorprendente maturità. Concertino dei violini primi nella Gustav Mahler Jugend Orchester, suona sotto la direzione di Daniel Harding, Kent Nagano, Herbert Blomstedt, Christoph Eschenbach. Tiene concerti da camera insieme ad esperti musicisti, tra cui Kolja Lessing, Ivan Rabaglia, Yves Savary e il pianista Pierpaolo Maurizzi. In programma la sfavillante Tzigane di Ravel, la Sonata in sol minore di Debussy e la Sonata in sol maggiore di Ravel, oltre alla “Regensonate” di Brahms, vertice del repertorio cameristico classico-romantico.
TERZA PUNTATA: LE CONCLUSIONI
Rievocando il tragico epilogo della propria vicenda, Semiramide si specchia nell’anima della donna che ha accompagnato e sorretto Rossini nell’ultima parte della sua vita. Olympe Pélissier, francese, cortigiana dal turbolento passato, amante di Sue e di Balzac, conobbe Rossini per caso. Iniziarono una relazione pubblica e, alla morte della Colbran, si sposarono. Olympe si prese cura di lui con dedizione assoluta, riuscendo anche a risollevarlo da una cupa depressione e riportandolo a comporre. Nel loro salotto, a Passy, si incontravano i maggiori artisti dell’epoca. Alla morte di Rossini visse per la sua memoria.
SECONDA PUNTATA: ACCADIMENTI E RIVELAZIONI
Raccontandosi madre di un figlio lontano, Semiramide incontra Anna Guidarini (1770-1827), madre di Rossini. La Guidarini, cantante non famosissima ma dotata, indirizzò il figlio allo studio della musica e si esibì con lui ancora bambino. All’arresto del marito Giuseppe, anch’egli suonatore di professione, reo di aver simpatizzato con i giacobini, Anna sostenne la famiglia con risolutezza. Tramite un imponente carteggio seguì sempre, da lontano, il figlio per il quale nutriva, ricambiata, un profondo affetto.
L’UTOPIA 50 ANNI DOPO / SOTTO I SAMPIETRINI C’È LA SPIAGGIA
Cos’è oggi un’utopia? Ce n’è ancora una? Se alcuni tra i nostri padri hanno vissuto e contemplato la possibilità di un cambiamento radicale e repentino della realtà, questo lusso noi non l’abbiamo vissuto mai. Kepler-452 camminerà ancora una volta domandando per le strade di Bologna, alla ricerca dell’utopia cinquanta anni dopo il ’68. Sotto i sampietrini è rimasta la spiaggia? E noi ci stiamo sdraiati?
MAX BERGAMI E ROBERTO GRANDI / COME SI PROMUOVE UNA CITTÀ: UN PERCORSO TRA MARKETING CULTURALE E TURISMO
Le città si promuovono sul mercato globale per acquisire quote sempre più significative di turisti. Questa competizione se non è guidata da una strategia che tende, in primo luogo, a definire e comunicare i tratti identitari di una città rischia di rivolgersi contro le città stesse che diventano mete di un turismo di massa indifferenziato. Cercare un equilibrio e una integrazione tra marketing culturale e marketing turistico può costituire un modo per promuovere e gestire in maniera sostenibile ed efficace una città.