PASCAL BASILE E GABRIELE VIA / FINO A DALLA VIA ROVERSI
Fino a Dalla Via Roversi” è un concerto pianoforte e voci dove Pascal Basile e Gabriele Via spengono i riflettori sui rumori intorno per restituire al pubblico il valore infinito della bellezza dei contenuti musicali e poetici lasciati da Lucio Dalla e Roberto Roversi.Venti brani scelti per ripercorrere la storia artistica di Lucio Dalla, dalle canzoni costruite sui testi del poeta Roberto Roversi – tre album consecutivi nell’arco di quattro anni – fino a quelle scritte interamente da lui, quando nel 1977 nasce come cantautore, completo e perfetto. Solo un pianoforte e due voci per illuderci di sfiorare con la mano l’anima di Lucio Dalla e di Roberto Roversi
BANDA OSIRIS / IL NON COMPLEANNO DI ROSSINI
Si chiudono ufficialmente oggi le celebrazioni per il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini che hanno visto svolgersi in Italia e all’estero una nutrita serie di manifestazioni promosse dall’apposito comitato ministeriale. Mismaonda, che già ha organizzato la scorsa estate la rappresentazione de ‘Il barbiere di Siviglia’ a bordo di un camion nel quartiere Borgo Panigale, ha deciso di porre il sigillo a questa ricorrenza con un evento colto e scherzoso allo stesso tempo. E chi meglio della Banda Osiris, la storica formazione di musicisti votata a dissacrare con virtuosistica abilità partiture più o meno intoccabili, poteva prestarsi a questo gioco? Un’occasione irriverente per celebrare il Cigno di Pesaro. Il quale, essendo nato il 29 febbraio 1792, si ritrovava a festeggiare il compleanno una volta ogni quattro anni.
IL PIANISTA FAVOLOSO / L’INTEGRALE PER PIANOFORTE DI GYÖRGY LIGETI
Scomparso nel 2006, György Ligeti è uno dei più interessanti alchimisti della musica moderna. Ironico sperimentatore sonoro, la sua affascinante produzione pianistica si ispira a Scarlatti e Chopin come alla musica africana o al jazz. “Avrei voluto essere un pianista favoloso!”, dichiarava Ligeti, e MICO ne presenta proprio l’integrale pianistica, in una staffetta che coinvolge nove talenti, selezionati dal progetto Call for Young Performers guidato da Maria Grazia Bellocchio.
LUCIA SARDO / FELICIA IMPASTATO LA MADRE DEI RAGAZZI
Ha voluto portare il personaggio che interpretava al cinema ne “I cento passi” di Marco Tullio Giordana in teatro. Lucia Sardo racconta Felicia Impastato, la madre di Peppino ucciso dalla mafia con una carica di tritolo, per rendere omaggio a una figura che con la sua lotta costante ha dato una speranza di riscatto e cambiamento alla Sicilia. Felicia era la moglie di un mafioso e, se avesse seguito il codice mafioso, avrebbe dovuto tacere e imporre all’altro figlio la vendetta. Ha scelto invece di interrompere la faida e ha preteso che fosse lo Stato a punire l’assassino di suo figlio. E dopo ventiquattro anni dalla morte del figlio, è riuscita con ostinazione e coraggio a vedere conclusa l’inchiesta con la condanna all’ergastolo di Tano Badalamenti. Un ritratto di donna scevro da ideologia e mito.
ELISA ERCOLESSI, GIULIO GIORELLO E GABRIELE LOLLI / GÖDEL E HEISENBERG I PRINCIPI DEL DUBBIO
La dimostrazione di Kurt Gödel del 1930 insieme al principio d’indeterminazione enunciato dal fisico tedesco Werner Heisenberg nel 1927 rappresentano due cardini del pensiero: non solo per lo sviluppo delle rispettive discipline, matematiche e fisiche, ma per la ricerca epistemologica e la filosofia della scienza del XX secolo, e non solo di quello.
Forse anche a misura di tale rilevanza, molti sono stati i fraintendimenti e le fughe metaforiche sulle quali si può oggi riflettere sedatis motibus.
MATTEO CACCIA / LA PIENA. IL MECCANICO DEI NARCOS
“Quando si pensa al narcotraffico, ci si immagina qualcosa di molto lontano da noi, dalla vita quotidiana della gente comune. Ci sentiamo al sicuro dai protagonisti di queste storie perché non potremmo mai trovarceli accanto. Essi rimangono ai margini della nostra quotidianità. In realtà, possiamo svegliarci un giorno come un altro e trovarci coinvolti in qualcosa d’imprevedibile: il narcotraffico è entrato nel nostro bar preferito”. È la storia vera nella quale si è imbattuto Matteo Caccia, voce popolare di Radio 2 (in onda con Pascal), raccontata con le voci originali dei protagonisti in un audiolibro edito da Audible che è diventato un caso.
BEPPE SEVERGNINI / DIARIO SENTIMENTALE DI UN GIORNALISTA
Un viaggio ironico, delicato e istruttivo: dalla scuola di Montanelli a via Solferino, dal primo articolo per «La Provincia» di Cremona al «New York Times», dai libri alla radio, dalla televisione all’attuale direzione di «7-Corriere della Sera». Italiani si rimane, il nuovo libro di Beppe Severgnini, arriva finalmente sul palcoscenico. Il racconto non spiega solo le trasformazioni nei media a cavallo tra due secoli: parla del tempo che passa, del legame con la terra e la famiglia, del piacere di insegnare e veder crescere nuovi talenti. Una narrazione intima, una sorprendente messa in scena musicale. Il racconto e le letture dell’autore saranno infatti accompagnati da una colonna sonora: perché i Talking Heads e Bruce Springsteen, The National e Franco Battiato sono anche occasioni professionali. E hanno riempito la vita di molti. L’autore – che tra il 2014 e il 2016 ha portato La vita è un viaggio in molti teatri d’Italia – sarà sul palco con Serena Del Fiore, giovanissima artista radiofonica (“conduttrice di sogni in FM”, si è definita). La guiderà, o forse sarà guidato.
DANIELE FURLATI / SCHERMI E TASTIERE
Premiato per le musiche de Il vento fa il suo giro e L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, Daniele Furlati prende le mosse proprio dal regista bolognese per il primo concerto di MICO – Musica Insieme COntemporanea, non senza un omaggio a maestri come Bernardo Bertolucci ed Ennio Morricone (Novecento). Sulle proiezioni dell’Archivio della Cineteca di Bologna, Furlati mostrerà anche l’altro volto della composizione per il cinema: l’improvvisazione, ovvero quella facoltà di creare la musica estemporaneamente, seguendo passo per passo le immagini che scorrono sullo schermo.
CHIARA GAMBERALE / QUALCOSA. IL READING
Come possiamo fare pace con lo spazio vuoto che tutti abbiamo dentro? E come possiamo trovare un equilibrio fra l’ansia di assoluto e la lusinga del niente che ci tormentano? Chiara Gamberale ha provato a rispondere nella sua favola morale ‘Qualcosa’, straordinario successo di critica e di pubblico. Oggi, grazie al Circolo dei lettori, ‘Qualcosa’ diventa un reading teatrale che vede in scena la stessa Gamberale, nei panni della protagonista, Fausto Sciarappa in quelli del saggio e disperato Cavalier Niente e Marcello Spinetta che darà voce a tutti gli altri personaggi del libro. Voce narrante fuori campo Luciana Littizzetto, una presenza magica che ci rivelerà perché “è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”.
PAOLO CREPET / PASSIONE
Una delle insidie più pericolose e sottovalutate della nostra epoca, in cui le nuove tecnologie digitali funzionano come rallentatore emotivo, è il progressivo deperimento della passione, quella sfida lanciata al mondo e a sé stessi per continuare a migliorarsi, a sperare, a sognare. L’unico modo per non arrendersi alla perdita della passione è invocarla, provocarla, inseguirla, raccontarla. È quello che fa lo psichiatra Paolo Crepet componendo un inventario di storie e riflessioni attinte alla propria esperienza che ruotano attorno a questa parola sacra. Siccome gli esempi valgono più delle parole, il libro è impreziosito dalle testimonianze di tre campioni della passione: Paolo Fresu, straordinario jazzista acclamato in tutto il mondo, Alessandro Michele, che ha rivoluzionato il panorama internazionale della moda, e Renzo Piano, tra i più celebri architetti contemporanei. Le loro storie ci insegnano che la passione è basata su tenacia e urgenza di libertà.