FRANCESCA FIALDINI | NELLA TANA DEL CONIGLIO

Si intitola Nella tana del coniglio. Quando la lotta con il cibo diventa un’ossessione il nuovo libro di Francesca Fialdini, conduttrice televisiva molto amata dal pubblico.
Alla luce delle sue inchieste giornalistiche, Fialdini racconta alcune delle storie personali di coloro che hanno combattuto contro i disturbi alimentari.
Sono storie di ragazzi e ragazze che hanno deciso di guarire dall’anoressia o dalla bulimia, patologie di cui in Italia soffrono circa tre milioni di persone.
Vicende di riscatto, di guerrieri e di persone qualunque che hanno saputo condividere nel tempo questa battaglia.
Per affrontare il tema, la giornalista si è avvalsa della collaborazione del dottor Leonardo Mendolicchio, grazie al quale ha approfondito la dimensione medica di quello che può essere considerato uno dei grandi mali del nostro secolo.


ALESSANDRO GORI | CANZONIERE DEI PARCHI ACQUATICI

L’incontro sarà moderato da Elia Tazzari, poeta, fotografo e sentierista ravennate.

Chi è il misterioso protagonista di questo Canzoniere, nonché autore delle 137 poesie che lo compongono?
E qual è il filo rosso sotteso se non un nome, Stefania, l’amore perduto da riconquistare mettendo in scena la versione più onesta di se stessi?
Alessandro Gori ci fa spiare nel buco della serratura che si apre sulla mente di un personaggio complesso e malmostoso, mentre le illustrazioni di Paolo Bacilieri raccontano il pianeta da cui proviene: alternando spensierate cartoline di un’eterna Arcadia a spore di un mondo desolato, dove animali ignari si aggirano per una riviera di conchiglie, matrioske, amanite muscarie e vecchi albi di Alan Ford.
Un libro che è un cocktail da buttare giù tutto d’un fiato.
Ingredienti: un quinto di gazzosa, quattro quinti di pangrattato. Servire con cannuccetta col ginocchino.

 


MARINA PITTA E CARLA LAMA | MAMMA SONO TANTO FELICE...

A tre anni dalla scomparsa dell’autore, va in scena un testo giovanile di Gianfranco Rimondi, drammaturgo, docente e critico teatrale, a cui già l’anno passato l’Oratorio San Filippo Neri aveva rivolto un omaggio.
Il testo, Mamma sono tanto felice... è interpretato e diretto da Marina Pitta e Carla Lama. Scritto nel 1963, il copione coglie la squallida quotidianità di una madre e di una figlia chiuse nell’impossibilità di convivere. In un Dopoguerra quanto mai incerto, la madre si rifugia in fantasie letterarie, cercando di rimuovere un passato torbido. La figlia, invece, sogna fughe e evasioni dalla realtà soffocante. Non c’è amore ma un asfissiante bisogno di amore che riesce ad esprimersi solo attraverso un dialogo duro e maniacale. Le due donne non potranno che rotolare, tra le macerie che le circondano, verso un inevitabile e tragico epilogo.
Rimondi, a cui il Comunedestinò una ‘Turrita d’argento’, è stato il fondatore di Teatro Evento.


LUCA MONTERASTELLI | STORIA DI UN ONEST'UOMO

La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, all'interno di Art city 2024, propone al pubblico Storia di un onest’uomo, installazione site-specific di Luca Monterastelli, a cura di Alessandro Rabottini, in collaborazione con la Galleria Lia Rumma. L’installazione riscrive gli oggetti che appartengono all’Oratorio creando un nuovo paesaggio, in cui gli elementi si accumulano in barricate che evocano una trama narrativa impalpabile. Uno scenario che ricorda un rifugio, uno spazio riparato capace di assecondare il nostro bisogno di protezione da un mondo che si dichiara quotidianamente pronto al collasso. Monterastelli prosegue la ricerca sul potere coercitivo della narrazione politica, facendo leva sulla contraddizione fra il desiderio di rintanarsi per sfuggire ai rischi della contemporaneità e la costante presenza del Reale che torna inarrestabile a bussare alle nostre porte.

Opening 30.01 | dalle 17:30 alle 21
31.01-11.02 | dalle 16 alle 20
03.02 | dalle 12 alle 24

Informazioni: www.fondazionedelmonte.it


ANGELA MALFITANO | IL PITTORE BURATTINAIO

Un omaggio a Concetto Pozzati riproposto in forma rinnovata in occasione della mostra a lui dedicata a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni, con la curatela della figlia Maura.
Lo spettacolo, diretto e interpretato da Angela Malfitano con la partecipazione di Giuseppe Attanasio e Bianca Rapparini, è nato all’interno del progetto Inventario Pozzati realizzato fra il 2019 e il 2021 in vari luoghi della città.
La lingua di Pozzati arriva potente dai suoi scritti d’artista in una forma teatrale così come la sua voce di oratore e le sue opere in proiezione che si sovrappongono al corpo dei performer. Un testamento visionario che ci parla di futuro e del ruolo dell’arte.


GIORGIO IERANÒ | OMERO. NAUSICAA E L’IDILLIO MANCATO

Introduce e modera Federico Condello.

Una principessa incontra un naufrago sulle spiagge di un regno lontano. L’uomo venuto dal mare è Odisseo, re di Itaca: ha conquistato città, guidato eserciti e conosce parole che sanno convincere la mente degli uomini e sedurre il cuore delle donne. Nel VI canto dell’Odissea incontra Nausicaa, non una dea o una maga, come Calipso e Circe; non sposa e madre, come la paziente Penelope. Ma un’adolescente nel cui carattere si alternano innocenza e desiderio, ingenuità e malizia.
Tra lei e Odisseo nasce un dialogo intessuto di ambiguità, da cui traspare la promessa di un futuro destinato a non realizzarsi.


CESAR BRIE | RACCONTAMI DI DOMANI

Attraverso il percorso della vita di due amiche, lo stimato regista internazionale Cesar Brie
racconta una poesia scenica sull’essere donna e sul trascorrere del tempo. É come se il pubblico spiasse le due protagoniste dalla serratura del bagno: conversano, si sistemano, si preparano. Scoprono i cambi della loro figura, si confessano, lavano il corpo e l’anima. In questo bagno gli oggetti più umili ci interpellano e diventano compagni di scena.
I volti ci guardano attraverso lo specchio affinché il reale si riveli come quelle verità che
si possono raccontare solo in segreto.
In scena le attrici Vera Dalla Pasqua e Rossella Guidotti.


CAPPELLA ARTEMISIA | MUSICA PROIBITA

Questo progetto racconta la storia di Eleonora d’Este, giovane badessa che seppe dare al convento di Santa Chiara a Carpi lo sfarzo di una corte rinascimentale.
Lo spettacolo racconterà l’emblematico caso di possessione diabolica nel convento carpigiano, le ambizioni della principessa, l’ansia di libertà delle monache e i giochi di potere che serpeggiavano dentro le mura del monastero.
Il concerto ricostruisce la vita musicale delle monache con brani sacri e profani da autori come Bottegari, Gesualdo, Trabaci, Guaitoli ed altri, nonché le compositrici Sulpitia Cesis e Raffaella Aleotti.


A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE

La seconda giornata si concentra sull’Opera dei Pupi siciliani, con uno spettacolo realizzato in collaborazione con il Museo delle Marionette ‘Antonio Pasqualino’ di Palermo.
Originariamente proclamato, nel 2001, tra i “Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”, il teatro dei burattini siciliani, noto come Opera dei Pupi, è iscritto nel 2008 nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.
Questo genere di spettacolo si è sviluppato agli inizi dell’Ottocento e ha vissuto un grande successo tra le classi lavoratrici dell’isola. I pupari hanno raccontato storie basate sulla letteratura cavalleresca medievale e su altre fonti, come le poesie italiane del Rinascimento, la vita dei santi e le storie di noti banditi.
I dialoghi in queste rappresentazioni furono in gran parte improvvisati dagli stessi pupari.


A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE

In occasione dei vent’anni dall’adozione della Convenzione UNESCO del 2003 sulla Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, in collaborazione con il Ministero della Cultura e il Comune di Bologna, presentano una giornata di studi e tre momenti performativi incentratisulle pratiche tutelate dall’UNESCO. Per questa prima giornata oltre al convegno ci sarà la rappresentazione di Teatro Nō con Umewaka Naohiko, attore professionista (shite) di una delle più rilevanti famiglie tradizionali, afferente alla scuola Kanze, e il percussionista Ko Seijiro, della prestigiosa Scuola Kosei, suonatore di piccolo tamburo (kotsuzumi).
A seguire canti polifonici sardi rappresentati dai cantori della Confraternita Oratorio di Santa Croce di Castelsardo.