Di tutte le eroine tragiche, Medea è la più estrema: per punire il marito che l’ha tradita,
si fa assassina dei propri figli. Che cosa porta una madre al figlicidio, un delitto che sfida la
nostra capacità di comprensione? È quel che ci chiediamo anche davanti ad alcuni sconvolgenti casi di cronaca. Nel caso di Medea, il gesto efferato nasce dall’odio per colui che ha amato in passato e che l’ha tanto delusa, dal rancore per essere stata tradita e umiliata; dalla ribellione all’ingiustizia di un comportamento cinico ed egoista che viola i suoi diritti di moglie e di madre. Medea non agisce in un raptus di follia, ma pianifica la sua vendetta, e colpisce il partner nei suoi affetti più profondi, uccidendo quella parte di lui che rappresenta la sua proiezione verso il futuro.
In occasione del bimillenario della morte di Ovidio.