MAURIZIO CARDILLO | LA SOLITUDINE IN PANTOFOLE

Il reading scenico di Maurizio Cardillo si basa sul libro di Michele Mellara Sociopatici in cerca d’affetto (Ed. Bollati Boringhieri). In scena troviamo un buffo interprete della solitudine umana. I suoi monologhi interiori esprimono le contorsioni mentali di chi è solo e rinuncia per timidezza, per apatia o semplicemente per paura a ciò che chiamiamo “socialità”. La testa di questo ometto è “una stanzetta a pigione in una pensione, che peraltro non ha neppure il bagno in stanza”. Da questo spazio angusto i suoi pensieri si avvitano intorno a semplici accadimenti della vita quotidiana: fare o non fare una doccia, alzarsi o no dalla poltrona, uscire o no per andare a fare la spesa, senza tralasciare i grandi temi della vita: l’esistenza di Dio, l’amore, la morte. Alcune canzoni sul tema dell’essere soli si alternano alla prosa, componendo un quadro sospeso tra il ridicolo e il dramma.