Incontro moderato da Cathy La Torre.
Un diario pubblico in cui l’apprendistato alla vita è spesso incespicante. L’inizio è l’infanzia, il tempo che fonda l’esperienza di ognuno di noi. L’infanzia di Rosella Postorino è stata segnata da uno sradicamento e il suo sentirsi diversa, ansiosa di riscatto ha generato lo sguardo che ha sul mondo. Così, in queste pagine, è continuo lo scambio tra narrazione personale e collettiva perché, in fondo, le nostre esistenze, le nostre scelte, si somigliano: andarsene, restare, aver paura di fallire, di perdere qualcuno, o sé stessi. Siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicità possibile. Con l’impeto dell’analisi e il rigore dell’empatia, Postorino racconta quel luogo edenico e scosceso che è la famiglia, le aspirazioni e le difficoltà delle donne, la vulnerabilità dei corpi, le ingiustizie che abitano la Terra, i dilemmi etici della contemporaneità, e la fede assoluta nella letteratura.
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